Capitolo 23

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  Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte  

Albus Silente


Buio.

Buio.

Buio.

Non vedo niente.

Non sento niente.

Dove sono?

E' questo il paradiso?

O forse dovrei dire l'inferno?

Non sento più le braccia.

Non sento più le gambe.

Non sento più il mio corpo.

Bum.

Cos'è?

Bum.

Bum.

Bum.

Che sia...?

Bum.

Bum.

Si... E' il mio cuore.

Pian piano comincio a riavvertire qualcosa: il sangue che scorre nelle vene.

Formicolio... ovunque.

Il mio corpo c'è ancora.

Ne riprendo coscienza lentamente, e mi accorgo di essere in piedi.

Intorno a me però, ancora buio.

Cos'è questo dolore improvviso?

Aaah, fa male.

E' il braccio destro.

Ne avverto altro.

La gamba sinistra.

Mentre riacquisto lucidità, tutto intorno a me si rischiara; cerco di guardarmi intorno, ignorando il dolore, che aumenta sempre di più.

Dove sono finita?

Ah...

Si...

La riconosco.

Sono nella stanza.

Il fuoco nel camino è debolissimo.

La testa, la schiena e l'addome iniziano a fare più male del resto, coprendo qualsiasi altro fastidio che ho avvertito finora.

La vista mi si appanna, ma riesco comunque a inquadrare qualcosa.

Una figura girata di spalle, davanti alle fiamme: i capelli chiari, quasi bianchi, illuminati dalle fiamme.

Emetto un debolissimo lamento, cercando di farmi sentire e forse ci riesco, perché lo vedo girarsi di scatto.

Ma perché ha quell'espressione?

Non capisco.

Lui, sempre composto e freddo, adesso, ha la faccia sconvolta.

-Ma... Malfoy- riesco a dire prima di cadere in ginocchio e perdere i sensi.

***

-SVEGLIATI! PER SALAZAR! SVEGLIATI!-

***

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora