Capitolo 49 (PARTE I)

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Quelli che stai guardando sono ricordi. In questo caso riguardano un solo individuo. Questo è forse il ricordo più importante del mio raccolto, vorrei che lo vedessi.

Albus Silente -Harry Potter e il Principe Mezzosangue


Mi sveglio, ma questa volta apro subito gli occhi.

E con sorpresa, mi rendo conto di essere ancora qui.

Sono girata dall'altro lato, verso il camino ancora acceso e mi accorgo subito di una differenza.

Sotto la testa ho un cuscino.

Strabuzzo gli occhi, rendendomi conto che sicuramente è stato lui a procurarlo, sorridendo subito dopo per il pensiero che ha avuto.

Tiro un po' più su il mantello per coprirmi meglio, e mi rannicchio leggermente, per poi distendere di nuovo le gambe e decidermi a girarmi.

Forse riuscirò a vederlo dormire ancora una volta. Mi piacerebbe tanto.

Con delusione però mi rendo conto che lui non c'è.

L'altra parte del mantello su cui lui era disteso è vuota.

Mi sollevo leggermente su un gomito: -Draco?- chiedo guardandomi subito intorno e notando che non è neanche nelle vicinanze.

Inizio a preoccuparmi, mentre un pensiero veloce mi attraversa la mente: e se fosse scomparso?

No... Non devo pensarci. Non può essere.

Il caso non è ancora risolto.

Mi rimetto seduta, lasciando che il mantello scenda a coprire il mio grembo, ma non curandomi affatto del mio seno scoperto.

Recupero i vestiti che giacciono ai miei piedi e velocemente ricomincio a vestirmi, mentre il cuore inizia ad accelerare involontariamente.

Mi rimetto in piedi e dopo aver rimesso le scarpe, raggiungo l'uscita.

Apro il portone e vengo immediatamente accecata da un raggio di sole.

Strizzo gli occhi più volte, fin quando mi abituo al cambiamento di illuminazione e inizio a guardarmi intorno: è tutto totalmente diverso.

Il prato è verde e gli alberi sono pieni di foglie.

La vegetazione inizia a diventare più rigogliosa, proprio come se fossimo in primavera.

E infine....

Con sorpresa noto che il mandorlo è cresciuto ancora. E' diventato più grande, rendendo l'ambiente che lo circonda più vivo, nonostante a pochi centimetri di distanza si trovi quella maledetta pietra.

La lapide.

Ed è proprio ai piedi di quell'albero che lo vedo: Draco.

E' inginocchiato e mi da le spalle, per cui non riesco a vedere cosa stia facendo, ma tiro comunque un sospiro di sollievo: c'è ancora, non è scomparso.

Inizio ad avvicinarmi, rendendomi conto che fa caldo.

Ne rimango stupita ancora una volta, ma non mi fermo.

Lo raggiungo lentamente: -Cosa stai facendo?- gli chiedo, rimanendo in piedi alle sue spalle e allungandomi di lato per sbirciare.

Lo vedo stringersi qualcosa contro, nascondendolo alla mia vista, cosa che mi fa incuriosire ancora di più.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora