Capitolo 1

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Guardavo fuori dal finestrino della piccola auto persone che camminavano ognuna verso una propria destinazione. Leggere goccie di pioggia si affrettavano a scendere lungo il vetro, il vento scuoteva le foglie degli alberi vicini. Era così che iniziava la mia carriera universitaria.

Scendo dalla piccola porticina metallica dell'auto seguito da mia madre.

"Tesoro, mi raccomando chiamami.. impegnati. Oh, e non lasciarti condizionare dagli altri e se qualcosa non va o non ti trovi bene non esitare."

Lacrime le scorrono veloci sul viso mentre mi stringe forte al suo petto. Sorrido leggermente per la sua apprensione. Mi mancherà mia madre.

"Suvvia cara, Jungkook è ormai un adulto."

Mio padre mi lancia uno sguardo di incoraggiamento posando poi una mano sulla mia spalla.

"Ti troverai bene figliolo. Gli anni Universitari sono sempre i migliori".

Gli sorrido leggermente e dopo gli ultimi saluti inizio ad avviarmi verso i dormitori. "Camera 218" penso mentalmente mentre con gli occhi percorro le targhe affisse vicino alle diverse porte in legno.

All'improvviso qualcuno esce da una camera venendomi addosso. Mi ritrovo sdraiato sul pavimento con qualcuno steso sopra di me. Un cattivo odore di alcool mi entra nelle narici. Si rialza aggiustando la camicia abbottonata male, probabilmente nella fretta.

"Guarda dove cammini."

Lo guardo andarsene, ancora scioccato da ciò che è appena successo. Quando sto ormai per alzarmi, vedo una mano gentile indirizzata verso di me. Mi rialzo, rivolgendo poi il mio sguardo verso una testa di capelli corvini.

"Non ci fare caso, non tutti qui sono degli stronzi come lui. Stavi cercando la tua camera?"

Non ho mai amato parlare con le persone, soprattutto se si tratta di sconosciuti. Mi limito semplicemente a mostrargli il bigliettino con il numero della camera.

Mi guarda poi con occhi spalancati.
"Wow, tu devi essere Jungkook allora."
Poi continua vedendomi confuso. "Io sono Yoongi, saremo compagni di stanza."

Gli rivolgo un leggero sorriso, dopotutto non mi sembra una cattiva persona. Mi guida verso la nostra camera e apre la porta.

"Scusa il disordine, ieri c'è stata una piccola festa tra noi del terzo anno."

Mi guardo in giro sconvolto. La stanza è completamente piena di bottiglie di alcolici, cartoni di pizza, cartine e anche "bustine di plastica" non identificate. Se non altro quello che presumo essere il mio letto è lindo e pulito.

"Non ti preoccupare, metteró a posto."

Annuisco leggermente facendogli capire di non preoccuparsi troppo, andandomi poi a sedere sul letto. Non voglio iniziare una discussione con il mio compagno di stanza neanche mezz'ora dopo averlo conosciuto.

"Di dove sei?" Chiede curioso.

"Busan."

"Oh, capisco. Conosci già qualcuno nell'Università?"

"No."

"Vedo che non sei uno di molte parole." Sorride leggermente quando decido di non rispondere.

Passa le sue mani sulle tasche leggermente imbarazzato, iniziando poi ad indietreggiare verso la porta sotto il mio sguardo.

"Bene, ti lascio fare le tue cose. Ci vediamo emh.. dopo."

Esce lasciandomi solo. Sospiro leggermente, sarebbe stato un lungo anno.

Bet On Love ~Jikook.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora