capitolo 14

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Mi risvegliai nell'laboratorio di Tony Stark attaccata a centinaia di macchinari, cercai di rialzarmi ma venni bloccata da Peter che abbracciandomi mi sussurrò piano dell'orecchio:

<<Sta tranquilla, andrà tutto bene, non ti succederà nulla>> con voce tremolante e spezzata dalla paura chiesi:

<<Cos'ho di sbagliato?, che c'è che non va in me?>> i miei occhi si riempirono di lacrime e continuarono a fissare quelli impauriti di Peter. Si allontanò facendo largo al miliardario che mi guardava con sguardo dolce.

<<Il ragazzo mi ha raccontato del tuo incidente, a che etè è successo?>>

<<Non lo so, so solo che avevo qualche anno>>  Tony si sedette al mio fianco stringendomi la mano.

<<Non sono riuscito a capire che tipo di acido sia so solo che pian piano sta distruggendo le connessioni sinaptiche del tuo cervello>> non risposi, mi limitai a far scendere una delle tante lacrime che stavo trattenendo.

<<Continueremo a fare delle analisi per capire meglio cosa sia e per trovare un rimedio>>

<<In quell'incidente ho ottenuto i miei poteri, il rimedio me li toglierà?>>

<<Non lo so...>> si limitò, mi alzai a fatica ed uscii dalla grande torre senza dire niente, centinaia di lacrime rigavano il mio volto, avevo una sensazione bruttissima allo stomaco, come se centinaia di lame l'oltrepassassero causandomi un’incredibile nausea. Continuai a camminare fino ad arrivare all'appartamento di Josh, bussai alla porta piano, senza forze, per poi ritrovarmi avanti quegli occhi che mi mettevano sempre di buon umore, ma non in quel momento, non dissi nulla, mi limitai ad abbracciarlo come se quello fosse l'ultimo, e probabilmente lo sarebbe stato. Ci dirigemmo in camera sua ci stendemmo sul suo grande letto ed io mi appoggiai al suo petto, riuscivo a sentire il battito del suo cuore, continuava ad accarezzarmi dolcemente la schiena senza fare domande, come se sapesse che quella era l'unica cosa di cui avevo bisogno. Sentii le mie palpebre sempre più pesanti non opposi resistenza e mi addormentai. Mi risveglai il mattino seguente con gli occhi gonfi a causa del pianto del giorno prima, mi alzai piano cercando di non svegliarlo, afferrai il mio telefono ed iniziai a scorrere tra le notifiche:

Peter❤
Teresa dove sei? Mi sto preoccupando!!

 ( 27) chiamate perse da Peter❤                       

Peter❤
Ti prego rispondimi!!

Peter❤
 Lo so che sei sconvolta ma qualunque cosa accada sappi che io e zia May ci saremo sempre per te.

Posai il telefono sul mobile, lasciai un messaggio a Josh con su scritto: " Sono tornata a casa, grazie per tutto. Ti amo." aprii piano la finestra per poi scendere dalla scala antincendio, mi diressi verso casa e appena arrivata venni accolta da Peter e May che mi bombardarono di domande.

<<Mi dispiace di non avervi risposto e avvisati ma mi volevo, distrarre...>> dissi guardandomi le scarpe, May si avvicino piano e con voce calma mi disse:

<<Stai tranquilla tesoro, l'importante che tu stia bene e che non ti sia successo niente>> feci un leggero sorriso e mi diressi in camera, aprii la finestra e mi sedetti sulla ringhiera della scala antincendio, iniziai a vedere centinaia di luci muoversi tra le strade, il cielo tinto di vare sfumature tra il rosso e il violetto, rimasi lì, a fissare quel magnifico panorama, fin quando non entrò Peter in stanza.

<<Che ci fai lì fuori?>> chiese con un leggero sorriso

<<Penso...>> dissi continuando a guardare la grande città, Peter si avvicino a me, mi afferrò la mano costringendomi ad entrare, mi ritrovai lì, difronte a lui.

<<Se mi succedesse qualcosa?>>

<<Non ti succederà nulla, ci sono io qui con te>> disse stringendomi a se accarezzando i capelli, dopo un po’ ci staccammo ed io iniziai a fissarlo, non avevo mai notato i suoi riccioli, o le piccole rughette che gli si formano quando sorride.

<<Andiamo a mangaire fuori?>> chiese lui, io ero ancora immersa nei miei pensieri a notare quei piccoli dettagli mai notati prima.

<<Mh?>> chiesi una volta ritornata nel mondo reale, ridacchiò leggermente e ripetè la domanda, annuii e mi cambiai per scendere. Passata la serata ritornammo a casa ed io mi fiondai in camera, mi misi una maglia di Peter e un pantaloncino come pigiama. Peter entrò in camera ed incominciò a ridere.

<<Perchè ridi?>> chiesi io confusa

<<Perchè quella è la mia felpa e ti va giustò un po’ lagra>>

<<È così che voglio che vada>> dissi mettendo il finto broncio

<<Stai benissimo>> disse Peter dolce, io sorrisi e dissi: <<Grazie lo so>> mi infilai nel letto tra qualche risata e poi ripensai alla giornata passata, la malinconia mi pervase spegnendo il sorriso che era impresso sulle mie labbra.

<<Che hai?>>

<<Stavo ripensando a oggi>> mi calai leggermente per guardarlo <<Peter e se perdessi i miei poteri? O peggio se non ce la facessi?>>

<<Ehy! Stai tranquilla il signor Stark è ottimo e poi non ti succederà nulla fidati di me>> disse con un dolce sorriso, sorrisi di rimando e mi rialzai, sentii le mie palpebre calare fino a quando non mi addormentai.

My Friend ||Peter Parker|| जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें