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Siamo a fine maggio.
Sto insieme ad Harry da ben dieci giorni, e siamo diventati la coppia più commentata dell'intera scuola.

Harry non è mai stato visto con una ragazza fare sul serio, quindi essendo anche il ragazzo più bello della scuola questa storia è sulla bocca di tutti.

Apprezzo che Harry non si nasconda da me, anzi, mi da più attenzioni di quanto io necessiti.

Mi ha presentato i suoi amici, sono tutti molto simpatici.
In più, l'ho convinto a risolvere con Christian, ma non ancora a smettere di fumare.

"Amore, entriamo?" Mi domanda Harry calpestando la sua sigaretta finita al suolo.
"Sì" gli rispondo orgogliosa.

Ha iniziato anche a chiamarmi 'amore', è piacevole... tutti i nomi che usa per chiamarmi sono incantevoli, come lui d'altronde.

Abbandoniamo il gruppo degli amici, e mi afferra la mano incastrando le mie dita fra le sue.
Con fierezza, mi conduce al portone scolastico mano nella mano.

Questo suo velo di romanticismo non mi dispiace affatto.

Percorriamo il corridoio e mi lascia davanti l'uscio della mia classe.
"Buon'interrogazione" mi dice schioccandomi un umido bacio sulle labbra.
"Grazie amore, buona lezione" gli dico sorridendo lievemente.

Una mia compagna di classe dietro di noi schiarisce la voce per farla passare, visto che stiamo occupando lo spazio d'entrata.
Harry ridacchia e mi fa un cenno con il capo prima di andarsene.

Vado a sedermi sul banco.
Sospiro incantata da tutto quello che siamo diventati.
Non voglio partire... io lo amo troppo.

"Guardate un po' la bella addormentata" dice Tricia con un tono schifato.
Mi giro verso di lei.
"Che vuoi?" Le dico senza temere un confronto con lei.

Dopo un intero anno scolastico trovo il coraggio di affrontarla.

"Cosa voglio? Ciò che mi spetta" mi dice con la sua voce da gallina.
"Cosa dovrebbe spettarti?" Le dico con una risata isterica.

"Styles" mi dice con ovvietà, scrollando le spalle.
"Non è mai stata roba tua" chiarisco in cagnesco.

"Senti, non sei tu quella che ci scopa da quattro anni, se permetti" mi istiga.
Inizia a infastidirmi.
"Ora non scopate più" ringhio.

"Questo lo dici tu, scopavamo fino a un mese fa" mi dice stuzzicando di nuovo la mia ira.
"Non me ne fotte! Tu sei stata la sua sgualdrina, non l'hai mai toccato, non l'hai mai chiamato 'amore' o 'tuo', non sai niente del suo passato! Tu sei una stupidissima camera d'hotel, la sua casa sono io" puntualizzo alzandomi dal banco, facendo strisciare violentemente la sedia contro il pavimento.

Mi lancia uno sguardo di sfida.
"Oh mio dio, e ora cosa fai?!" Mi domanda mettendosi i palmi sulle gote e spalancando la bocca, fingendo di essere impaurita.
"Fossi in te, starei zitta" mi avvicino a lei.
Inizia a indietreggiare ridacchiando.

"Parla, parla" mi dice aprendo e chiudendo le mani.
"Hai seriamente rotto il cazzo!" Le urlo addosso spintonandola aggressivamente.
Cade sbattendo la testa contro la gamba del banco.

Sento gli sghignazzi dei nostri compagni di classe.
"Hai ancora il coraggio di parlare?" Le domando retoricamente.
Ricevo un piagnucolio come risposta.

"Charlotte, in presidenza!"
Oh merda.

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"Sei a conoscenza del fatto che questo tuo gesto sta mettendo a rischio la tua promozione a pieni voti?" Mi domanda il preside, con un tono deluso.

Hellish Love Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα