Hellish Love

19

"Ciao Crys! Bello sentirti" rispondo al cellulare con entusiasmo, non appena vedo la chiamata di mia sorella.
Non abbiamo un rapporto così affiatato, per questo ero sorpresa.

In più mi sento tutte le sere con i miei genitori che mi portano i suoi saluti, ma non la sentivo dal giorno in cui sono partita.

"Charlie, come stai?"
"Molt bene, Los Angeles è bellissima, tu come te la cavi?"
"Io non tanto bene, ho bisogno di un consiglio"
Strano. Non si confida mai con me.
"Dimmi pure, Crystal"
"Voglio dire a mamma e papà che fumo, non me la sento più di tenerlo nascosto"

"Crys, dovresti cercare di smettere... te lo dico da sorella maggiore e da amica, non ti rende più bella agli occhi degli altri e non ti rende superiore. È un atto di ignoranza, in più non vivi già una bella situazione con i nostri genitori per i brutti voti e la tua ribellione" cerco di formulare un discorso convincente.

"È facile da dire, per te" si lamenta.
"So che è difficile, ma inizia a fumare meno sigarette al giorno fino ad eliminarle totalmente" le consiglio.
"Ma come faccio, tutte le mie amiche fumano, non mi passerà mai la voglia" piagnucola.

"Crystal, devi prendere il controllo di te stessa, mica ti eri messa a dieta? È la stessa cosa... hai rinunciato a tante cose buone e caloriche per il tuo benessere, così è lo stesso con le sigarette" le faccio un paragone.

"Solo perché tu non hai mai fumato e non hai amici che fumano"
"Oh, invece sì, capita di essere in compagnia e che mi offrano una sigaretta, semplicemente non accetto"

"Non so che dire... quindi non lo dico ai nostri?"
"Non ancora... peggioreresti la situazione. Inizia a fumare di meno, e poi, fammi sapere come va" la raccomando chiudendo la chiamata.

"Brava sorella" commenta sarcasticamente Harry entrando in cucina.
"Hai visto?"
"Ero ironico... falle fare il cazzo che le pare. Vivi e lascia vivere" dice aprendo il frigo e tirando fuori del prosciutto.

"Innanzitutto, chi ti ha autorizzato a sentire la mia telefonata?" Chiedo accentuando la parola 'mia'.
"Io" dice scrollando le spalle.

"Senti, okay, comunque io ci tengo a lei, non voglio che si penta della sua gioventù bruciata quando avrà ottantanni e soffrirà di tumore" dico responsabilmente.

"Può venire anche a te, piccola" mette in chiaro.
"Non chiamarmi così" ordino disgustata.

"Le altre pregherebbero per essere chiamate così... e non montarti la testa, è perché non mi ricordo il tuo nome" mi fa l'occhiolino.

"Per l'amor del cielo, è la miliardesima volta che te lo dico, mi chiamo Charlotte, vuoi lo spelling C, H, A, R-"

"Basta, ho capito, Charls" dice alzando le mani in segno di resa.
"Non chiamarmi Charls"
Nessuno mi ha mai chiamata Charls, e non mi piace come diminutivo.

"Io ti chiamo come cazzo voglio, Charls" dice sottolineando quell'odioso nomignolo.
"Meglio che Chanel" ammetto roteando gli occhi al cielo.

"Ah, devi ancora raccontarmi di domenica" mi dice senza esprimere emozioni, bevendo un sorso d'acqua.
"Nulla, non siamo amici" dico guardando in basso.

"È vero, non lo siamo, ma ti obbligo a dirmelo, se non hai capito" chiarisce.
Perché ha questa potenza su di me?
Sono passati due mesi dal mio arrivo, sarà sempre così stronzo nei miei confronti?
"Suspense" dico.
Si avvicina a me.

Indietreggio ansiosa.
Mi ritrovo attaccata al muro, con lui davanti a me.
Mi guarda deciso negli occhi.

Ho il batticuore, inizio a preoccuparmi.
"Harry, per favore, allontanati"
Dopo questa mia richiesta, mi prende per i polsi per mantenermi salda al muro.
"Se me lo dici, ti lascio, Charls" mi minaccia.
"Lasciami, te lo dico"
E anche questa volta, ha vinto lui.

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Ciao a tutte! La sorella di Charlie riuscirà a uscire dal suo vizio? Harry si placherà mai? Ora almeno ha imparato il nome di Charlotte!!! Vi piace il nuovo soprannome che le da solo lui?