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É giunto il weekend, e sono stata colma di compiti, per due giorni, quindi non ho potuto dare retta alla bipolarità di Harry, anche se ci ho pensato.

Non risponde ai messaggi, e non capisco.
Ieri l'ho visto con Tricia all'intervallo, e mi sono ingelosita parecchio.

Devo capire cos'ha.

'Harry... dimmi che cosa hai, ti supplico. ti aspetto a casa mia, dammi almeno delle spiegazioni' digito impulsivamente sul mio Iphone e premo invia.

Dovrebbe essere casa nostra, ma si è trasferito.
Penso che percepisca anche dal solo messaggio ciò che provo.
Siamo in simbiosi.

****
Mi sveglio da un sonno profondo, perché sento la porta cigolare.

Spalanco gli occhi e mi ricompongo, e dalla mia posizione sdraiata, mi siedo sul letto a gambe incrociate.

Do un'occhiata al telefono, per visualizzare l'orario, e poi do un'occhiata alla soglia della porta, dove è posizionato proprio Harry.

È venuto, con due ore di ritardo, ma è venuto.

"Ciao, Harry" lo saluto scrutando la sua alta figura entrare nella stanza e sedersi accanto a me.
"Charls" ricambia il saluto, posando le mani sulle sue ginocchia.

Dopo un attimo di silenzio, decido di spezzare il velo di tensione.

"Che ti sta prendendo ora? Non capisco perché ti ostini a scomparire" gli dico abbassando lo sguardo.
"Potevi immaginarlo" mi dice sarcasticamente, con una punta di accidia nella voce.
Ridacchio istericamente.
"Puoi essere più specifico? Te lo chiedo per favore..." gli dico cercando di mantenere il controllo.

"Mi ha dato fastidio vederti con quello" sputa seccato, riferendosi evidentemente a Liam.

Wow. Lui, geloso? Geloso di una ragazza? Mica le ragazze erano fatte solo per scopare e lui non aveva sentimenti?

Ho il battito che sta accelerando, e sento il cuore esplodermi in petto dopo questa piccola rivelazione.

Cerco di non dare a vedere il mio entusiasmo.

Io comunque non l'ho fatto con nessun fine, non era la mia intenzione.

Faccio per aprire bocca per dargli spiegazioni, ma mi interrompe:

"Non voglio che mi spieghi nulla, so anche io che non era una mancanza di rispetto, ma mi preoccupo per te... non fraintendermi eh, è un'amicizia con benefici la nostra, ma vedo quel coglione come uno stupido che vuole solo scoparti, e poi non è così bello per i tuoi canoni, tu sei il triplo delle volte meglio" mi dice con sicurezza.

Fa sul serio?
Soffoco una risata.

Pur di non ammettere che è geloso perché un minimo ci tiene a me, si inventa delle scuse.
Addirittura che non è abbastanza bello per una come me...

"Io cosa devo dire, sei sempre aggirato da ragazze troie, Tricia poi... non per dire, ma mi sembrano troppo brutte per te" scimmiotto la sua ultima frase.

"Non ti preoccupare, io so bene quel che faccio... tu sei così ingenua" obietta.
"Smettila di dire cazzate" gli dico ridacchiando.

"E poi, non è che tu non voglia fare altro che scoparmi" gli dico riprendendo l'accusa che aveva fatto a Liam.
Corruga la fronte.
"Charls, non è così. Avrei potuto scoparti qualche giorno fa, ma non ho voluto... faccio piano con te, e non ho neanche bisogno di ribadirlo perché lo sai già" mi dice con una voce maliziosa.

È così sexy. E anche eccitante.
Con un gesto scattante, mi metto a cavalcioni su di lui, per cercare di chiarire il fatto che sia solo pazza di lui.

Deglutisce, sotto al mio sguardo.
Mi sposta i capelli, per accarezzarmi il viso.
Vedo abbozzarsi un sorriso sul suo volto, mentre mi guarda un punto sul collo. Più precisamente, il suo succhiotto.

"È rimasto" annuncia fiero di sè.
"Giá, e ho dovuto girare con i capelli in faccia" sentenzio ironicamente.
Scoppia a ridere tra i miei seni, coperti da una sottile canottiera.

"Non permetterti mai più di coprirlo, chiaro?" Ordina.
Lo guardo confusa.

"Sai cosa vuol dire?" Mi domanda spostando il mio volto verso il basso, avvicinandolo a pochi centimetri dalle sue labbra.
Scuoto la testa non sapendo che aspettarmi.
"Che vuol dire?" Sussurro mordendomi il labbro inferiore.
"Che sei mia" conferma prima di scontrare le sue labbra sulle mie.

Ci baciamo a stampo per poi ritrovarmi la sua lingua premermi fra i denti.
Concedo l'accesso e inizio a muovere la mia lingua freneticamente con la sua.

Mi capovolge velocemente, ritrovandosi sopra di me, mentre continua a baciarmi con passione.
La sua mano afferra l'estremità delle mie mutandine.
Ammonisco questo gesto con la mia mano.

Si stacca da me guardandomi perplesso.
"Non posso, non oggi..." ammetto sperando che capisca.

Mi è arrivato il ciclo proprio stamattina.
Una sfiga dietro l'altra.

"Vuoi che ti coccoli un po'?" Mi propone togliendosi da sopra di me, e mettendosi disteso su un fianco, con il braccio che mi cinge i fianchi.
Annuisco sorridendo lievemente.

Ricambia il mio sorriso, facendone uno a trentadue denti.
Ancora una volta, la pronunciata fossetta si impadronisce della sua guancia.
Come ho sempre desiderato, riempio la fossetta con il mio polpastrello.
Amo vederlo sorridere.

"Sono tua, Harry, sul serio" trovo il coraggio di fargli notare quanto sia importante per me, per la prima volta.
Mi risponde di nuovo azzerando le distanze fra di noi e ricominciando a baciarmi.

Sta volta il bacio è più casto e non c'è foga, è tranquillo e dolce.
Le nostre lingue si muovono lentamente, e io assaporo le sue labbra morbide e buone.

Io, a differenza sua, penso di avere le labbra tutte screpolate.
Poteva avere chiunque... ma ha scelto di essere diverso con me.

"Sei mia per sempre, piccola"

~~~
Viva la pace! Durerà per molto? Non c'è che sperare!

Hellish Love Where stories live. Discover now