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"E tu chi cazzo sei?!"
Rimango spiazzata dalla maleducazione di questo ragazzo e da come si rivolge a una perfetta sconosciuta...

Cerco di essere il più sciolta possibile, presentandomi:
"Sono Charlotte, per gli amici Charlie"
sorrido lievemente porgendogli la mano.
Magari si addolcisce.

Guarda compiaciuto la mia mano che rimane sospesa senza essere stretta dalla sua.

"Senti, non me ne frega un cazzo, levati dalla mia stanza. Ora" ordina ringhiando.

"Ehi, ehi! Cosa succede?" Domanda in un sussurro Anne dal primo scalino in basso delle scale.
"Questa, ha invaso il mio spazio! Ecco che cazzo succede!"

Se pensa che con questo suo fare arrogante vada da qualche parte, si sbaglia di grosso.
"Harry Edward Styles, quante volte devo ripeterti di moderare i termini? E in più questa casa non è un albergo, non puoi tornare quando ti pare" rimprovera il figlio con tono deciso.

"Blah, blah, blah. Io me ne andrei anche ora" urla sul punto di una crisi di nervi il cosiddetto Harry.

Ma chi si crede di essere, dovrebbe abbassare le ali. Il solito vippino che si crede il capo del mondo.

"Senti, Harry, ne abbiamo già parlato... tra qualche mese avrai la maggiore età e farai della tua vita quello che ti pare... ma finché sei qui, comando io!" Sbotta la madre con un tono più alto e frustrato.
"Perdonami, Charlie" mi dice Anne fuggendo dalla discussione e tornandosene in camera sua.

Osservo Harry guardare la figura della madre sparire.
"Beh? Che cazzo ci fai ancora qui?" Mi chede seccato.

Va bene l'educazione, ma non potrà mettermi i piedi in testa tutto l'anno.
"Si può notare che ero in cerca di qualcosa, di certo non ero entrata nella tua camera perché me ne importasse qualcosa, quindi puoi anche evitare di arrabbiarti" gli dico tutto d'un fiato, senza guardarlo negli occhi.

Sento qualche applauso ironico, uno dietro l'altro.
Alzo lo sguardo verso lui.
"Oh, allora dovrei chiederti scusa? Ancora non hai capito nulla bambolina, qui comando io, e se sei capitata per caso nella mia stanza o sei entrata perché volevi farti un giro, me ne fotto, devi solo sparire... così difficile?" Mi dice spegnendomi con il solo sguardo.

"B-beh, io non l'ho fatto di proposito, l'ho già detto, cercavo solo il bagno... non ho intenzione di litigare con te" borbotto tremante.

"Senti cosa, io non litigherò con te, perché a priori non esisti per me. Io e te non ci conosciamo, chiaro? Per il resto del tuo fottuto annetto qui, non cercare nemmeno di rivolgermi parola, l'ultima cosa che voglio è rovinarmi la reputazione parlando con una sfigata come te. E se stavi cercando il bagno, continua a farlo" dette queste parole senza trapelare emozioni, entra velocemente nella sua stanza sbattendo la porta rumorosamente.

Ah, quello scocciato dovrebbe essere lui?
Ottima come conoscenza.
Mi dispiace che nemmeno si ricordi il mio nome, comunque a me piace essere amica di tutti e sicuramente non è la migliore cosa avere un nemico con cui vivo sotto lo stesso tetto.

Sono basita dal suo comportamento meschino, menomale che Abby è simpatica.
Devo solo evitarlo, non mi devo abbattere. Non mi farò di certo rovinare l'anno da lui.

Poi, da quanto ho visto, non è mai in casa... quindi sarà difficile vederlo, se non a scuola.
È ufficialmente la prima persona davvero odiosa che abbia mai incontrato.

Insomma, mi aspettavo uno che non badava alle regole e dava qualche risposta ai genitori, ma di certo non un apatico del genere. Che scortese, sono senza parole.

****
Mi sveglio a causa di un rumore proveniente dal bagno, che stanotte ho finalmente trovato, era nell'ultima porta a sinistra.
Pazienza, meglio tardi che mai.

Prima di alzarmi dal letto, mi stiracchio un po' e poi decido di mandare dei messaggi alla mia famiglia, comunicando che sto bene e sono arrivata.

È domenica e sono le 10:00, stamattina ho fatto fatica a dormire, perché devo ancora abituarmi al fuso orario.

Mi alzo definitivamente dal letto e apro il guardaroba per vedere cosa indossare.
Non mi manca per niente il freddo della mia Londra, qui si sta benissimo.

Opto per un paio di boy-friend jeans a vita alta e una t-shirt della Levi's.
Mi cambio velocemente ed esco dalla mia stanza.

Scendo le scale e in salotto non c'è nessuno.
Non staranno mica dormendo...
Ho capito che è domenica, però nella mia famiglia si usa essere mattinieri, non sono abituata ad alzarmi a mezzogiorno.

C'è anche da dire che questa è casa anche mia, quindi non penso di fare torti se guardo la televisione.
Mi siedo sul divano e accendo la tv, aprendo Netflix per vedere Downtown Abbey.

Volendo potevo anche guardarlo sul mio MacBook pro, ma non ho voglia di andare a prenderlo.

Dopo una puntata durata più di un'ora, sento qualche passo proveniente dal corridoio. Questa casa è enorme.
Mi giro spontaneamente, trovando di fronte a me Abigail ancora in pigiama.

"Oh, Charlie, mi hai spaventata! Come mai già sveglia?" Mi domanda perplessa.
"Beh... sono una abbastanza mattiniera" ammetto ridacchiando.

Corruga la fronte.
"Wow" si complimenta incredula.
"Stavo guardando Downtown Abbey, tu lo guardi?" Le domando, visto che per arrivare alla stagione che stavo guardando, ho visto che qualcuno l'aveva finita.

"No... non sono il tipo, guardo più serie adolescenziali" dice scrollando le spalle.
"Anche a me piacciono" dico giocherellando con il telecomando.
"Vado a prendere qualcosa da mangiare" mi avvisa Abby avviandosi per la cucina.

Annuisco senza che effettivamente mi possa vedere.
Torna dopo qualche minuto con due piatti contenenti due waffle a testa con sopra del cioccolato fuso. Lei sì che è accogliente.

Mi porge il piatto, e poi si siede a gambe incrociate sul divano.
"Grazie" le sorrido iniziando a mangiare questa perfetta colazione.
"Di niente... stanotte ho sentito Harry blaterare, insopportabile" commenta la ragazza roteando gli occhi al cielo.

Scoppio a ridere.
"Devo dire che non è il massimo della simpatia..." dico imbarazzata.

"Hai perfettamente ragione, pensa che fa fatica anche a parlare con me, e siamo fratelli!" Ammette.
"Che strano" dico inarcando un sopracciglio.
"Già... ma lui è fatto così, è bello e popolare, e tutti cadono ai suoi piedi. Ovvio che è egocentrico, sono le persone che gli lasciano fare" mi spiega.

Ho già identificato che tipo di ragazzo è, il solito a cui sbavano dietro un sacco di ragazze che vengono solo usate.
Non hanno testa.
So solo che non devo rivolgere parola a questo Harry, per assicurarmi un anno sereno.
~~~
Ciao! Come vi stanno sembrando i primi capitoli? Ci tengo a sapere qualsiasi opinione riguardante ogni capitolo per avere maggiori stimoli per scrivere.
È la mia prima storia quindi chiedo scusa per qualsiasi eventuale errore ortografico oppure di distrazione! Detto questo, al prossimo capitolo💖

Hellish Love Where stories live. Discover now