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"Ieri come è andato il primo giorno?" Domanda interessata Anne travasando il caffè nelle tazze e distribuendolo a me e Abby.

"Tutto bene, grazie. La scuola è veramente immensa ed è davvero un bell'ambiente" rispondo sinceramente.
"Già, ma aspetta a dirlo, ci seppelliranno presto di compiti" dice Abby mentre mastica il suo cupcake.

"Immaginavo, ma ce la faremo" le dico confidente.
Mi rivolge un sorriso e poi ritorna ad addentare la sua colazione.
Sento il rumore di passi veloci che calpestano le scale, e mi giro improvvisamente, osservando la figura di Harry con lo zaino in spalle e una sigaretta spenta in bocca.

"Buongiorno Harry, caff-" Anne non termina la sua proposta perché il ragazzo non l'ha nemmeno calcolata, sbattendo la porta e andandosene frettolosamente.

"Non capisco che gli ho fatto di male... ho sempre fatto il possibile, veramente" si sfoga la madre mettendosi le mani tra i capelli.

"Non possiamo farci granché, mamma. Ce l'ha col mondo... gli passerà" Abby cerca di consolare invano la madre, che è sul punto di cadere in una crisi isterica, dal modo in cui cammina avanti e indietro attorno al tavolo della cucina.

"Non credo, Abigail. Non gli ho fatto niente, tutte le scelte che ho fatto nella mia vita sono state fatte solo per il suo bene... l'ho salvato e non mi è neanche riconoscente" sbotta Anne.

Di cosa starà parlando? Qui non è solo Harry il misterioso... lo è tutta la famiglia.
Mi incuriosisce sapere il perché Harry ce l'ha tanto con tutto il mondo e non sta con nessuno che non consideri alla sua altezza.

Non rivolge nemmeno parola a chi l'ha messo al mondo e gli dà da vivere.
"Mamma, devi calmarti, o andrai a lavoro con la luna storta. Quando avrà 18 anni vivrà da solo come suo desiderio e si accorgerà di quanto ha avuto durante questi anni. Fine" dice saggiamente Abby chiudendo l'argomento, probabilmente per non parlare troppo davanti a me.

"Scusa, Charlotte. È che proprio non lo capisco... fa niente, ragazze, andate a scuola o farete tardi" ci avvisa Anne tranquillizzandosi dopo le parole confortanti della figlia.

Io e Abby decidiamo di alzarci e avviarci per andare a scuola, salutando Anne.
Matthew è già all'asilo, lo porta George.
Usciamo di casa e andiamo a scuola.

Per un buon tempo di 10 minuti, stiamo zitte, guardando i nostri cellulari e scrivendoci con delle persone.

"Con chi ti scrivi?" Mi chiede spezzando la tensione Abby.
"Oh, con nessuno... soliti amici e famiglia" ammetto ridacchiando.
"E tu?" Chiedo.
"Beh... devi sapere che ho un debole per Alex... lui è così carino" dice mentre le spunta un sorrisone.
"Non me l'aspettavo!" Affermo entusiasmata.
"Lo so, ma questo flirt va avanti dal mese scorso... e devo ammettere che mi piace" dice arrossendo.

Batto le mani perché sono felice per lei.
"Mi ricordi la mia migliore amica all'inizio della sua bizzarra relazione" le confido ridendo al pensiero.
Ridacchia.

"E tu? Hai visto qualcuno?" Mi chiede.
"Mh, no, ma sinceramente non sono una a cui piacciono le relazioni... non ne ho mai avuta una, sono troppo timida e ho bassa autostima" dico abbassando lo sguardo.
Abby si ferma un attimo.

"Hey, arriverà anche per te! Non devi scoraggiarti, e poi sei proprio carina, sul serio" mi dice.

La guardo negli occhi, ringraziandola con lo sguardo.
Sono queste le persone vere, quelle che ti aiutano a superare le debolezze.
Sono felice di averla incontrata.

Intanto riusciamo a trovarci subito davanti a scuola, senza nemmeno il tempo di fermarci un attimo, perché siamo troppo in ritardo.

"Corsa?" Propongo guardando l'orario.
"Corsa" annuncia iniziando a correre.
La seguo scoppiando a ridere e correndo più che mai.

Abby va molto più veloce di me, mentre io sono un po' più lenta.
Salgo le scale per poi girare nel corridoio della mia classe, ma mi trovo a terra dopo aver sbattuto su qualcuno.

Che figuraccia. Alzo lo sguardo e mi trovo negli occhi verdi e freddi di Harry.
"Scusa" gli dico tremando.
Mi guarda con disprezzo, e mi supera senza dire niente.

Chi lo capisce, peggio di un mestruato. Mi rialzo e mi trovo davanti Abby che viene verso di me.
"Che succede? Tutto bene? Non ti ho più vista allora mi sono fermata" dice col fiatone.

"Mi sono scontrata con il lunatico di tuo fratello" dico alzando e abbassando le spalle.
"Scorbiutico, quello" scuote la testa Abby.
"Già... non l'ho fatto mica di proposito, eppure mi fulmina con lo sguardo" le dico impaurita.

"Tranquilla, Charlie, ti abituerai anche a lui. Più che altro a casa non lo vedrai mai durante il pranzo o la cena, lui a pranzo è a scuola per i corsi legati alla sospensione mentre cena molto tardi rispetto a noi, farà sempre in modo di non essere in contatto con la famiglia, perché non ne vuole far parte. In più, esce quando vuole e torna all'ora che vuole. È irrispettoso, e ti sconsiglio di provare a capirlo, non è umano praticamente" il modo spaventato con cui Abby descrive il fratello, descrive davvero l'apatia di quel tipo.

Non ha davvero sentimenti, secondo me.
Vivo in quella casa solo da tre giorni e capisco già di non dover aver a che fare con lui.

"Ma... è pericoloso?" Chiedo abbastanza perplessa.
"Non con le ragazze, intendo fisicamente... verbalmente, eccome, ti distrugge con una sola parola. Ne so bene, non gli parlo più da ormai quattro anni" mi dice.

Quindi è dall'inizio del liceo che è così arrabbiato con il mondo intero?
Quindi cerca sempre guai assicurati?
Quindi scopa le ragazze senza alcuna esitazione e poi le calpesta come le sue sigarette?
Quindi ha sempre quello sguardo che impietrisce chiunque?
Quindi è così inumano?
Quindi non ha cuore?
È strano, e mi spaventa... devo assicurarmi, per vivere al meglio il mio anno, di non parlargli.
~~~~~
Ciao! Ecco a voi il quinto capitolo di Hellish Love, che ne pensate?
Harry sarà mai un ragazzo così freddo da non avere emozioni e trattare chiunque gli stia attorno come uno straccetto?
Come la vedete? Fatemi sapere, baci e al prossimo aggiornamento!🎀

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