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"Tu... tu cosa?" Gli domando incredula, con dentro di me le emozioni che si cospargono mentre la pioggia mi cade addosso.

Mi sento leggera... ho la sensazione di volare.

"Sì, io ti amo. Non so che cazzo sia l'amore, non ci credo nemmeno, ma possiamo inventarlo noi" mi dice inceppandosi nelle parole, imbarazzato dalla sua confessione.

Harry ha detto di amarmi.
E io sono al settimo cielo.
Lui mi ama? Io non avrei mai potuto pensare a ciò.
Ero convinta che non ce lo saremmo mai detti.

Sorrido come un'ebete.
"Beh? Ti prego non rifiutarmi... non lo avrei mai detto a nessuno, e non pensavo di poter trovare qualcuno che mi mandasse fuori di testa" mi dice onestamente.
Sorrido ancora.
"Charls, se vuoi pensarci prima basta che mi dici qualcosa-"
Interrompo le sue parole blande e spezzo la distanza che separava le nostre labbra.

Alzo le punte e lo bacio cogliendolo di sorpresa.
Sento il suo sorriso formarsi sulle mie labbra, per poi continuare a baciarmi.
Lascio che le nostre lingue si incontrino e si muovano in un ritmo dolce e armonioso.

Ho avuto il mio bacio sotto la pioggia a Los Angeles, con Harry.
Harry ha detto di amarmi.
La mia vita è perfetta.
Mi era mancato.

Le sue mani percorrono i miei fianchi senza andare oltre, e le mie braccia sono intorno al suo collo.

Ci stacchiamo per prendere fiato.
Ci guardiamo un attimo, e scoppiamo a ridere.
Mi mordo il labbro.
Harry, vedendo questo gesto che lo fa impazzire, mi riattrae a sè e ricomincia a baciarmi.
Mi mordicchia il labbro ed è una sensazione che mi piace, è come se fossi parte di lui.
Io gli credo.
Lo perdono per tutto il male... perché lo amo anche io, anche se lui non lo sa.

"Entriamo in casa" gli dico essendo bagnata fradicia.
Mi sorride.
Con un gesto svelto, mi afferra per le ginocchia, sollevandomi in modo che il mio petto sia su una sua spalla.

Scoppio a ridere.
"Dai, scemo!" Gli tiro dei piccoli pugnetti sulla spalla.
Lo sento aprire la serratura di casa.

Mi tiene stretta a lui, finché non entriamo.
Mi fa scendere da lui e riprende a baciarmi, come se fossimo due calamite.
Lascia che la porta si chiuda venendo sbattuta dal vento, e si concentra solo a me.

"Sei eccitante, così bagnata" mi dice maliziosamente, leccandosi il labbro.
Una delle cose che mi è mancata di lui è anche la perversione, perché tra noi c'è molta attrazione fisica unita al sentimento.
"Lo sei anche tu" gli dico mordendomi il labbro.

"Non voglio fare nulla con te, voglio dimostrarti che per me sei tutto, e vali oltre al sesso" mi dice baciandomi la fronte.
Mi stupisco della sua dolcezza.
"Spogliami e basta, Harry" gli dico fingendo di essere annoiata da queste parole riprendendo a baciarlo.
Questa volta faccio io il primo passo.

Mi bacia più freneticamente, e mi solleva facendo cingere le mie gambe attorno al suo bacino.
Mi porta fino alle scale.
Le sale non smettendo di lasciarmi umidi baci a stampo sulle labbra.

"Camera mia?" Mi propone.
"Sì" rispondo con ovvietà.

Apre la porta della sua cupa stanza da letto.
Mi lascia cadere sul letto, e rimbalzo un po' emettendo un cigolio che mi fa ridere.

Si mette a cavalcioni su di me, causando dei brividi che percorrono tutto il corpo propagandosi dalla schiena.
Mi era mancata anche questa situazione.

Si abbassa verso di me e inizia a baciarmi da sotto l'orecchio fino alla mascella.
Deglutisco.

Mi sfila la felpa bagnata e mi slaccia espertamente il reggiseno.
Mi bacia il petto, fino ad arrivare in mezzo ai due seni.

Mi bacia intorno al capezzolo, per poi ciucciarlo.
Emetto un gemito gutturale.

"Ti piace?" Mi domanda.
"Si" dico balbettando.
Disegna cerchi immaginari intorno al mio seno, mentre succhia ancora e mordicchia un capezzolo.

Mi mordo in labbro in preda all'eccitazione.
Inizia a mordermi una parte del seno e a succhiarla velocemente, lasciandomi una chiazza violastra.

"Sei mia, e lo so solo io... per ora" annuncia.
Mi bacia dal basso verso l'alto, fino ad arrivare ad un punto del collo.
Lo mordicchia e lo succhia, lasciando il suo marchio anche lì.
"Sei mia, e lo sanno tutti" mi dice.
"Sono tua" gli dico.

Mi stampa un bacio sulle labbra, per poi portare la sua attenzione sui miei jeans.
Me li sfila, e rimango in biancheria intima.

Gira il mio corpo mettendomi a pancia in giù.
Sento la sua erezione premermi sul gluteo.
Mi lascia umidi baci sulla linea della spina dorsale, e poi sul mio gluteo.
Lo mordicchia, e lo bacia.

Mi rigira verso di lui.
"Togliti la maglietta" gli ordino.
E così fa.
I suoi pettorali tatuati, gli addominali scolpiti e le braccia muscolose rendono il tutto ancora più eccitante.

Mi sfila le mutandine.
Mi spalanca le gambe, e inizia a baciarmi dall'inguine fino alle labbra vaginali.
Stimola il clitoride massaggiandolo, e poi inizia a leccare la mia parte intima.

Rispetto all'altra volta, la muove più velocemente e sento il piacere.
Metto le mani in mezzo ai ricci di Harry, e li tiro mentre cerco di non rumoreggiare il mio piacere.

Continua a leccare finché non sento l'orgasmo. Il mio primo orgasmo, oltretutto.

"Ti è piaciuto?" Mi domanda ridacchiando.
Si stende accanto a me, cingendomi l'addome.
"Mi sento come se mi fossi fatta la pipì addosso" ammetto suscitando una risata sulla mia spalla.

"Comunque, Harry" gli dico mentre gli accarezzo i riccioi.
"Dimmi, piccola" mi concede.
"Ti amo anche io" gli rivelo.

"Piccola, non voglio più condividerti con nessuno, stai con me" mi dice.
Mi stupisce sempre di più.
"Cosa intendi?" Gli domando inconsapevole di ció che mi sta dicendo.
"Mettiti insieme a me"

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