Note #2 - La canzone del sole

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LA MI RE MI

Beatrice mi guarda con quegli occhi grandi, color di foglia, incurante del fatto che questa sia un'altra canzone, e ridacchia sotto i baffi.
"Sei caduto nel clichè più... più..." Tentenna, poi si illumina. "Più clisciato degli ultimi quarant'anni."

LA MI RE MI

"Davvero, Andre, sembra che non conosciate altre canzoni, voi Jimi Hendrix!" Continua a osservarmi, sorniona. Mi indica con un dito con lo smalto chiaro tutto smangiucchiato. "E abbozza."

LA MI RE MI

Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi

Mi tira uno schiaffo sul braccio. "Ehi, a chi cazzo pensi? Ti sembro Blake Lively? Io non sono fatta così."

Le tue calzette rosse

"Quelle le ho!" Ride felice, mentre indica i calzini che spuntano dalle sneakers.
Mi fermo un attimo.
"Ma se sono arancioni!"
"Dettagli di poco conto, piccolezze insignificanti. Da quando avete imparato a distinguere i colori sulla tavolozza, voi uomini?" Chiude l'argomento intimandomi di continuare con la mano.

E l'innocenza sulle gote tue,
due arance ancor più rosse.

Ingenua, meravigliosa, Beatrice.
Rossa Beatrice. Rossa come il sangue che ti affluisce in faccia quando mi sorprendi a guardarti troppo a lungo, troppo intensamente, mentre dentro ringrazio in silenzio Dio che nessuno ti abbia mai guardato così, prima di me.

E cos'eri, in fondo, prima di me?
Eri fiore sbocciato, ma incolto, che offre al mondo tutto quello che può e non pretende nulla in cambio.

Cos'ero, prima di te?
Lascia perdere, Bea.

LA MI RE MI

E la cantina buia dove noi respiravamo piano
e le tue corse, l'eco dei tuoi no, oh no
mi stai facendo paura

In un numero imprecisato di cantine buie, ché perdo il conto anche se mi impegno, ho respirato così piano da avere l'impressione, quasi, di non essere vivo, sopraffatto dall'emozione, dal desiderio lascivo.
Mi sento sporco ad aver vissuto prima di te, eppure che colpa ne ho? Io mica avevo messo in conto di incontrarti.
Mi sei piombata tra capo e collo come gli acquazzoni ad agosto: inaspettati, imponenti e rinfrescanti.

LA MI RE / MI LA MI RE MI / LA MI RE

Dove sei stata, cos'hai fatto mai?
Una donna, donna, donna dimmi
Cosa vuol dir sono una donna ormai?

Non crescere mai, Beatrice, non diventare donna mai. Perchè se poi diventi donna mi lasci, non è vero? Se diventi donna ti rendi conto che io sono troppo poco per te e tu sei tanto, tanto così, e poi non andrò più bene, come quando dimagrisci e riesci finalmente a vederti bella allo specchio e i vestiti vecchi, che ti ricordano quello che eri, li butti perchè non li vuoi più.
Non diventare grande mai e continua a guardarmi con quegli occhi enormi, come fossi Superman, anzi Iron Man; Thor no, che quello è biondo, io castano.
Non trovare mai un biondo.

"A che pensi, Andre?"
"A te."

LA MI RE MI

Ma ti ricordi l'acqua verde e noi,
le rocce, bianco il fondo?
Di che colore sono gli occhi tuoi?
Se me lo chiedi non rispondo.

E come potrei mai?
Ho gli occhi color sono fatto male e lo so, ché i mostri sotto al letto li ho lasciati da bambino e quelli dei vent'anni mi si coricano accanto, la notte, a sussurrarmi nenie che mi turbano l'anima. E sono irrequieto. Insoddisfatto.
Color scusami già in anticipo per quello che ti ho fatto e ti farò, perchè so che rovino tutto quello che sfioro.
Color non so stare al mondo, mi aiuti?
Color buio che illumini tu, con quegli occhi verde smeraldo che come piccoli semafori mi danno permesso e forza di andare avanti in questo rincorrersi di giorni già visti, già usati.

Mi fermo, ti guardo.
Seduti su questo asfalto grigio su una sciarpa colorata posata per terra, come fosse la nostra isola felice.
Un bacio leggero come una pioggia di petali.

"Continua, dai."

LA MI RE MI

O mare nero, o mare nero, o mare ne...

Tu sei (Le ceneri)Where stories live. Discover now