2. Lucky strike

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Dicembre 2009

Andrea

Caterina.

Il biglietto che mi ha lasciato insieme al suo numero di telefono dice che si chiama così, visto che l'alcool e la mia perenne confusione di volti e nomi non mi permettono di ricordarlo altrimenti. Aveva un vestito lungo a righe, bianco e nero, e lanciava nella mia direzione sguardi ammiccanti dal momento in cui aveva messo piede in quel locale, anonimo, uguale a tanti altri, al Pigneto.

Oggi mi ama, domani forse mi odierà. Mi ha detto "Chiamami" languidamente, mentre si allontanava.
Lo so di non farci bella figura, Carolina, ma se solo fossi stata meno insignificante di così, dentro al tuo vestito a righe, magari ti avrei chiamata davvero. Magari no.

Caterina, Caterina, non Carolina.

Mi ha detto che studia scienze politiche a Tor Vergata, che ha un carlino di nome... boh, cazzo ne so come si chiama il cane. Lei è sempre sola, la sua famiglia sta attraversando un momento difficile, bla bla. Se fosse stata zitta sarebbe stata molto più interessante.

E in effetti quando non parlava più, mentre, nello stanzino del locale, trovato aperto per un colpo di fortuna, era troppo impegnata a regalarmi la gioia effimera della serata, a svuotarmi da tutte le menate, dallo stress, dalle cazzate, andava meglio.
Solo un corpo.
Nient'altro che pelle, muscoli, ossa, organi.
Che meraviglia, la vita.

Alla fine del tutto sono tornato a casa in scooter, cercando di non svegliare i miei mentre rientravo. Mi sono messo a letto e, adieu!, un altro giorno è volato via. Altro giro di giostra, altra corsa, signori miei. Lo spettacolo è appena iniziato, venghino, venghino!
La musica è sempre la stessa da sempre, gli altoparlanti gracchiano un po', si sente il cigolio delle giostre sotto il peso degli anni, il cavalluccio è un po' scrostato e il trucco del giostraio sbavato, lì, sotto l'occhio destro. Lo vedete? Oh, ma tranquilli signori miei, the show must go on, il divertimento è assicurato! Venghino signori, il biglietto è a metà prezzo, venghino!

Sorrido amaramente, mi alzo dal letto e accendo una Lucky Strike blu che ho fregato da Caterina. O era Carolina? Boh, sticazzi.

In un imprecisato momento tra il terzo e il quarto tiro, mi viene in mente la brunetta che piace a Carlo. Ha due occhi verdi che ti tengono incollato lì a fissarli finché non ti sembra di perdertici. Da qualche parte ho letto che gli occhi verdi sono un sacco rari.

È delicata, lei. Inesperta, timida, ma intraprendente. Viene da non toccarla, per non romperla, o forse per non rompere l'incantesimo che le aleggia attorno.
O forse niente di tutto questo è vero, perché io non la conosco poi così tanto - o almeno, qualche uscita tutti insieme dalla sera della festa di Giacomo in cui siamo stati capaci di scambiarci solo qualche sillaba di convenienza non credo sia classificabile come "conoscenza".

Il fatto è che, però, la penso.
Sto fermo, non ci parlo, non mi ci intrattengo - per ora - ché piace a Carlo, ma la penso.

E chissà che fa, adesso.

Che fai, Beatrice? Dormi o sei sveglia? Senti Carlo? Sogni lui, vuoi lui?
Vuoi le sue mani a stringerti, sfiorarti la pelle, apprezzare la sua consistenza di velluto?
Vuoi le sue orecchie a sentire le tue melodie, il tuo stupore, le tue meraviglie?
Vuoi i suoi occhi a guardare il verde che sparisce dai tuoi, ingoiato dalla pupilla nera che si dilata?
Vuoi la sua bocca, a dirti che sei sua, a sussurrarti sul corpo parole segrete, in posti segreti?
Li vuoi?

Perché io, di italiano e letteratura, non ci capisco un cazzo e forse non potrò mai essere il tuo Dante; ma so suonare, Beatrice, so fare vibrare corde che tu nemmeno immagini. So muovere le mani velocemente, ma anche piano, so trovare accordi impensati, so comporre le musiche più belle che tu abbia mai ascoltato, musiche solo tue, solo per te, su di te.

Spengo la cicca e penso a Carlo, a quando me l'ha detto.
"È mia."
Sorrido, seh, hai visto mai.
Beatrice è solo di Beatrice.

***

Per l'inizio del capitolo avevo trovato una meravigliosa e poetica immagine in bianco e nero, ma poi i miei ormoni da adolescente impazzita nulla hanno potuto di fronte al giovane Leo.
Prendete e godetene tutti 🥂

 Prendete e godetene tutti 🥂

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