Mi fissa, studiando la mia reazione che naturalmente è solo una: mi fa gelare sul posto.

Ricordo perfettamente quando l'ha detto la prima volta, ma per fortuna arrivò Harry a salvarmi da qualsiasi domanda scomoda. Ora invece, nessuno potrà salvarmi da quello che lui sta per dire.

Mi rendo conto che i miei occhi si sono spostati da lui e che ora vagano per la stanza, come se il mio subconscio cercasse in qualche modo un appiglio di salvezza da qualche parte.

-E' inutile che tu continua a mentirmi. L'ho capito da solo. Delirio o non delirio quelle parole erano chiare. E quello che stai facendo adesso, questo tuo voler arrivare fino in fondo, per me è una dimostrazione più che sufficiente-

-Io... Io non sto mentendo!- Torno a guardarlo –Non è nulla di ciò che tu pensi! E' il legame che mi fa agire così!- gli dico, quasi disperatamente, come a volerlo supplicare di credermi.

Solleva un sopracciglio: non mi crede.

-Non sto mentendo Zabini! E' quel legame!- dico di nuovo, stavolta più convinta.

-Non so cosa sia, ma so che finora ho visto solo un'altra persona comportarsi come te...-

Non ho bisogno che aggiunga altro. So perfettamente a chi si riferisce.

La persona di cui parla è lei.

E' Daphne.

E dal suo punto di vista, Daphne si comportava come me perché era...

No.

Faccio un altro passo avanti e poi un altro e un altro, fino a raggiungerlo.

-Se lei si è comportata come me finora è solo per un motivo. E quel motivo lo conosci benissimo anche tu. Voleva proteggersi. Ha fatto di tutto per fare in modo che io e te ci incastrassimo a vicenda- dico, ma stavolta senza gridare, perché la mia voce è bassa e gutturale, quasi come se lo stessi minacciando –Non osare dire che i nostri comportamenti fossero uguali o che avessimo lo stesso scopo. E soprattutto...- faccio un respiro profondo, mentre sento le mie guance avvampare –Non osare pensare neanche per un secondo che io possa provare qualsiasi cosa nei confronti di Malfoy-

Mentre queste parole lasciano la mia bocca per raggiungere lui, avverto una fitta allo stomaco, come se fosse senso di colpa. Senso di colpa come quello che ho avvertito finora con i miei migliori amici. Quello dovuto alla menzogna...

E se questo senso di colpa che sto avvertendo fosse per lo stesso motivo... allora significherebbe che sto mentendo...

"Stai mentendo... A Blaise... E soprattutto a te st..."

Blocco i pensieri un'altra volta, zittendo la mia coscienza.

Non è così... Io non provo niente... NIENTE.

"Non puoi cancellare quello che è successo"

Si invece. Posso e lo farò...

Non era reale...

"Eri disperata per lui"

No... Era il legame a guidarmi.

E' tutto dovuto a quello.

Ne sono certa.

Lui nel frattempo continua a guardarmi negli occhi: sono talmente vicina che quasi riesco a vedere ogni dettaglio del suo volto, ma non oso scostarmi. Voglio che mi osservi attentamente, perché solo così potrà capire che ciò che gli sto dicendo è la pura e semplice...

-Mi dispiace-

Mi acciglio: -Cosa?-

Che vuol dire che gli dispiace?

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Where stories live. Discover now