"Grazie a Draco"
Il silenzio si allarga ancora una volta, fin quando mi torna in mente un dettaglio che avevo sorvolato finora.
-Sai come ha fatto lui a sapere che secondo me eri tu il colpevole?!- gli chiedo quindi.
Lui si acciglia: -Gliel'hai detto tu!- risponde beffardamente.
-Ah ah! No stupida serpe! Ti ho mentito! Gliel'ho detto, ma solo dopo che lui, come me, ha sentito Daphne parlarmi mentre ero ricoverata!-
Si acciglia: -Co...-
-Pensavi che ti avrebbe ascoltato?- lo interrompo -Che avrebbe seguito il tuo ordine di non venire in ospedale? Beh mi dispiace dirti che non lo ha fatto e che è venuta a minacciarmi di nuovo! Diceva che tu e lei avreste avuto la vostra vendetta!-
-E' impossibile! Tu eri in coma!-
-Riuscivo a percepire la realtà in qualche modo!- rispondo non entrando nei dettagli. Sarebbe troppo lungo da spiegare e soprattutto ci sono cose che non posso assolutamente raccontargli.
-Mi ha detto che le dispiaceva che il suo regalino non avesse funzionato e che avrebbe dovuto buttarmi giù dalla scogliera! Che quei trenta metri di altezza avrebbero dovuto ricordarmi qualcosa! Quindi dimmi! Come puoi ancora difenderla? LEI VOLEVA UCCIDERMI ZABINI! E HA AMMESSO DI AVER UCCISO DRACO!-
Rimane in silenzio, stringendo ancor di più i pugni. I suoi occhi sono attraversati dall'ira, che però non osa sfogare su di me. Non può. La verità è ormai evidente.
E' stata lei e lui ormai ne è consapevole.
-No...- dice infine.
Lo guardo, ancora con il fiato corto e fuori di me per la rabbia.
Mi irrigidisco, ma non reagisco immediatamente. Devo capire cosa vuole dire.
-Non può essere... Tu eri in coma...-
-L'ho sentito chiaramente. E come me, l'ha sentito anche lui!- rispondo infastidita.
-No... No... Non lo farò... Non posso dirglielo. Non lo farò. Fine della questione-
Una scarica di adrenalina mi scorre lungo la schiena, ma anziché urlare di nuovo, la mia espressione si indurisce: -Benissimo- inizio a dire freddamente -Questo dimostra molte cose- la mia voce risulta diversa, ma lui sembra non stupirsene, continuando a guardarmi sempre con lo stesso sguardo teso.
-Me ne vado. Chiuderò questa questione una volta per tutte, con o senza di te- dico avviandomi verso la porta –Pensavo che a lui ci tenessi. Che per te fosse un fratello. Ma evidentemente tieni di più a te stesso e alla tua felicità- continuo, girandomi a guardarlo un'ultima volta, appena giunta davanti la porta della cucina.
Lui alle mie parole sembra riprendersi improvvisamente e la sua espressione diventa furiosa.
-A me dimostra solo una cosa e cioè che l'unica stupida qui sei tu se credi che io mi beva ancora le tue bugie-
Mi blocco, ma non lascio passare neanche un secondo perché scatto immediatamente: -Credi ancora che ti stia prendendo in giro?! Dopo ciò che hai visto ieri?! Dopo aver parlato con lui, CREDI CHE IO VOGLIA ANCORA MENTIRTI?!-
-Esattamente-
Faccio un passo verso di lui: -COME OSI?! Come puoi anche solo pensarlo! Sto rischiando la vita ogni giorno...-
-Ti ho già detto- mi interrompe di nuovo –Che non puoi mentirmi-
-NON TI STO MENTENDO!-
-Io leggo sempre tra le righe-
ŞİMDİ OKUDUĞUN
Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018
Hayran KurguLa felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luce. [Albus Silente] "Lumos" Questa storia è un'opera di fantasia. I personaggi già esistenti appartengono a J.K. Rowling. I restanti per...
Capitolo 43
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