Capitolo 54

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È stato un primo giorno di lavoro energetico e importante.
Il mio collega di reparto, Ruggero, è stato gentilissimo e disponibile in tutto, mi ha spiegato tutto quanto.
A fine turno scendiamo insieme e all'ingresso incontriamo Fede mentre mi aspetta
‹Ciao stavo per passare io alla Warner› dico
‹E io ti ho anticipato›
Lo bacio, ‹lui è Federico il mio fidanzato› dico presentandolo
‹Ruggero› dice, ‹hai una ragazza intelligente, capisce subito al volo›
‹Lo so da me grazie› dice. So che era molto scortese così gli do una gomitata
‹Perdonalo Ruggy, Fede è un po' protettivo› dico
‹Ha anche ragione› dice
‹Ci vediamo domani› dico e porto via Fede, ‹potevi essere almeno più educato no?›
‹Ruggy eh?? Che cosa vuole da te?›
‹Fede, mamma mia è praticamente gay, non te ne sei accorto?› dico alzando gli occhi al cielo, ‹al massimo quella che deve stare attenta sono io› Poi andiamo a prendere Serena a scuola.
Mentre attendiamo che escono, mi arriva un messaggio ed è da Martina
"Ho lasciato la bambina con Giovanni...andiamo a prendere il tuo vestito?"
Le rispondo con un "okay' e ci diamo appuntamento davanti al negozio di vestiti da sposa, quello dove la Warner mi ha regalato il vestito per quello con Mattia.
‹Mi devo vedere con Martina per comprare il vestito›
‹Tanto ci vediamo stasera› dice
Serena esce dalla scuola e ci raggiunge correndo, ‹Io allora vado, ci vediamo questa sera›
‹Non stiamo insieme?›
‹Devo comprare il vestito da sposa› dico
‹Anch'io devo comprarmi il mio vestitino› dice
‹Lo compreremo domani il vestito per te, oppure puoi usare quello dell'altra volta›
Do un bacio a Fede e raggiungo Martina al negozio. Per la seconda volta entro in questo negozio, ma mentre prima avevo già un vestito, adesso non c'è nulla che mi aspira. ‹Non c'è più o meno lo stesso modello del primo...però solo bianco?›
‹Si deve arrivare ..ma a fine mese›
‹No, è tardi mi serve per questo venerdì›
Martina spalanca gli occhi appena sente venerdì. ‹Tra due giorni?›
‹Lo so, solo che dopo partono per concerti e andiamo per le lunghe, tanto ci serve solo il vestito, è tutto pronto›
‹Se siete sicuri voi, lo sono anch'io›
Alla fine trovo un vestito lungo, a sirena, bianco con qualche sfumatura di rosa alla fine e la scollatura a cuore. ‹Mi piace› dico
‹Allora vada per questo...è il suo abito da sposa?›
Annuisco convinta.
Quando vado alla cassa per pagare però mi dice che è già stato pagato. ‹Ci ha chiamato il suo fidanzato e ci ha detto che qualunque cosa prendevi di metterlo sul suo conto› dice
Perché non mi avvisa quando prende queste decisioni? Così evito di fare queste figuracce
‹Grazie› dico prendendo il vestito e usciamo, ci dirigiamo verso casa mia per posare il vestito in casa ma passando alla stazione incrociamo mia madre con il mio patrigno ed Emanuela, e con molta calma li abbraccio entrambi. ‹Come mai da questi parti?›
‹Ci hanno detto che ti sposi›
Sorrido, ‹vi accompagniamo all'albergo?›
‹No, tua madre biologica ci ha dato delle stanze a casa loro› dice mia madre
‹Così vi troverete direttamente là venerdì quando ci sarà il matrimonio›
Arriva il loro taxi e attendiamo che parte prima di andare via
‹Una di queste sere giro notturno per Milano, voglio rimorchiare un milanese, sona stufa dei soliti romani maleducati› dice Emanuela. Non è cambiata proprio per niente.
Mi fa l'occhiolino mentre il taxi si allontana.
Andiamo a casa e loro non ci stanno per fortuna così posso nascondere il mio vestito da sposa nel mio armadio ma entrano due minuti dopo. ‹Fatto spese?› dice
‹Si...e ti ringrazio nuovamente dei soldi, sai che non piace che spendi soldi per me›
‹Oosso permetterlo, poi dovrai anche abituarti› dice
‹Fa parte del pacchetto anche i soldi come i tuoi fan›
‹Anche tu eri una fan ricordi?›
‹Infatti ero› dico ma adesso sto per diventare la signora Rossi, chi lo avrebbe mai detto?
Martina si congeda dicendo che le mancava la piccola. ‹Cucino qualcosa? Ho un certo appetito e ho una voglia di una di quelle torte tutte ricoperte al cioccolato, vero che me la vai a prendere?›
‹Adesso?›
‹Ti prego›
‹Se mi guardi in quel modo, sai che non resisto› dice mi bacia prima di andare a prendermi la torta.
Ritorna cinque minuti dopo con la torta che gli ho chiesto, tutta al cioccolato,
‹Proprio quello che volevo, grazie amore› dico
La mangiamo davanti al televisore mentre guardiamo i cartoni per fare contenta Serena, tanto tra dieci minuti la porto a letto. ‹Lascia perdere faccio io...tu riposati› dice
‹Sono solo incinta, non malata› dico.
‹L dottoressa ha detto che devi rilassarti›
Sbuffo e cambio canale mettendo sul cinque, dove c'è un film d'amore, appena incominciato.
Quando Federico ritorna, sono praticamente in lacrime per via del film ma anche perché ho finito praticamente tutta la torta. ‹Diventerò grassa e brutta, e tu mi lascerai sola per andare con la prima bella ragazza che vedrai› dico
‹Silvia forse è meglio che vai a riposarti anche te, stai delirando› dice
Scoppio a piangere. ‹Non mi amerai più, non mi vorrai più me lo sento›
Fede mi asciuga le lacrime con un fazzoletto
‹Io starò con te per sempre, non è niente la mia vita senza di te Silvia› dice, ‹ero perso quando ti hanno rapito, anzi vi hanno rapito, siete le persone più importanti della mia vita, assieme alla musica e se dovessi scegliere tra voi e la musica, preferirei buttarmi da un ponte›
‹Uh che dolce› dico
Avevo smesso di piangere ma ho lo stesso gli occhi lucidi per le belle parole di Fede,
‹Ti amo e ti amerò per sempre›
‹Ti amo-dissi e ci baciamo nel mentre Fede mi prende in braccio
‹Uh stai iniziando a pesare eh› dice
‹Ehi non è carino da parte tua dirmelo› dico
‹Scusa› dice mi accarezza la pancia poi ci baciamo ancora e ci lasciamo andare dalla passione.    

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora