Capitolo 6

1.8K 115 7
                                    

Sono davanti alla Warner Music ad aspettare Francesco per la famosa intervista ma è in ritardo, così decido di chiamarlo. ‹Silvia scusami ma è successo un casino con mia madre e non penso di farcela› dice
‹Quindi la annulliamo?› dico sperando in un si
‹Richiederla un'altra poi è veramente difficile, non potresti farla da sola?›
‹Cosa? Non posso farcela, io...› dico.
Sono nel panico.
‹Ti ho inviato per messaggio le domande, mi fido di te e farai un figurone› dice
‹Ma...›
‹Chiedi di me› dice
‹No, aspetta Francesco› dico ma è troppo tardi. Ha già attaccato.
Perfetto, mi chi mancava solo questo. Vedo il suo messaggio, faccio un respiro profondo poi mi armeggio di coraggio ed entro. Infondo è il mio mestiere questo no?
‹Salve sono Silvia Dorato e sono qua per il conto di Francesco Esposito, che oggi non è potuto venire per un inconveniente› dico
‹Si, mi segua› dice
La seguo. ‹Agitata?› mi chiedo
‹Moltissimo, è la mia prima intervista da tirocinante› dico
‹Andrà benissimo, poi i ragazzi sono dolcissimi e ti faranno sentire a tuo agio›
Mi immagino, soprattutto Federico ha l'abilità di farti sentire a tuo agio.
Si ferma davanti alla porta e mi fa segno di entrare. ‹In bocca al lupo› dice
Sorrido ed entro, li vedo seduti in un lungo tavolo bianco. ‹Come va?› domando
‹Silvia smettila, siamo amici› dice Benjamin e mi fa segno di sedermi accanto a lui e davanti a Federico, ‹vi avverto che neanch'io so le domande, il mio capo mi ha abbandonato all'ultimo minuto per un imprevisto› dico
Tiro fuori il cellulare e il registratore e via all'intervista.
Non guardo mai negli occhi Fede però.
Sono sempre le stesse domande, dove si sono conosciuti e perché 20:05 come titolo del loro album ma l'ultima domanda rimango colpita perchè non me la aspettavo.
"Se in un futuro lontano della vostra vita, scoprite di essere padri come reagireste?"
Sento lo sguardo di Benjamin addosso.
‹Io reagirei in maniera positiva e mi prenderei le mie le mie responsabilità, anche se per caso dovessi diventarlo a quest'età non mi tirerei di certo indietro› confessa Fede
Rimango colpita dalla sua rivelazione perché non me la aspettavo.
Forse c'è qualche speranza di ritornare quelli di una volta.
‹E se dovessi scoprirlo anni dopo di essere diventato padre?› domanda Benjamin
Bastardo l'ha fatto apposta per farmi sentire in colpa, così gli lancio un calcio sotto la sedia.
‹Sicuramente mi arrabbierei moltissimo con la madre, perché io odio le bugie poi nascondere una figlia al padre è veramente una cosa meschina e brutta che ti possono fare› dice.
Ecco appunto. Non ho proprio nessuna speranza.
‹Bene, l'intervista è finita grazie per aver risposto a tutte le domande› dico
‹Stiamo andando a pranzo, vuoi venire?› domanda Benji
Serena ha il tempo pieno oggi ed esce alla quattro, così accetto. Andiamo ad un self-service. ‹Alla fine Serena ha fatto video per il concorso?› dice
Perché deve comportarsi così?
‹Serena?› chiede Federico
‹Mia nipote, ti ricordi che te ne ho parlato davanti all'asilo, è una vostra fan e mi ha chiesto di aiutarla nel video› mento
‹Vado un attimo in bagno› dice Benjamin e quando se ne va cala un silenzio imbarazzante tra noi. Si sente solo il nostro masticare e i nostri respiri. ‹Tutto bene?› butto là per fare un po' di conversazione
‹Si, te?›
‹Bene grazie› dico
Di nuovo quel silenzio imbarazzante.
‹Ti va non so uno di questi giorni andiamo al cinema come amici ovviamente›
‹Devo vedere la mia agenda, consultare i miei impegni› dico
‹Sei è così impegnata?›
Se lo sapessi...
‹Sai devo laurearmi a breve e devo mettermi sotto› dico, ‹vorrei uscire con un voto alto›
‹Al liceo non ti importava uscire con il massimo› dice
‹Le persone cambiano› dico ma forse i sentimenti no, quelli restano.
‹Ti passo a prendere questo sabato alle 19?› dico
‹Hai deciso tutto te eh› dico
Però vorrei tanto uscire con Federico, almeno per riallacciare i rapporti. Poi quello che sarà, lo deciderà solo il destino.
‹Vada per le sette› dico. Potrei lasciare Serena dallo zio Giovanni.
Sto pagando per me, ma Benjamin mi anticipa e paga anche per me. Lo ringrazio.
E invece Fede paga il suo e la cassiera non faceva altro che battere le ciglia ma lui sembra non dargli corda. ‹Io ho un appuntamento, ci sentiamo› dice Ben
Lo fa apposta.
Mi squilla il mio cellulare, ‹pronto› dico
‹Silvia sono la mamma di Roberta vorrei chiederti se Serena potrebbe venire a stare da me per questa notte, me l'ha chiesto Roberta›
Ma non avevano litigato? ‹Va bene› dico e chiudo.
‹Qualcuno di importante?› dice
Nego con la testa.
‹Hai già visitato la città?› dice
In realtà no tra tutti gli impegni mi sono proprio dimenticata.
Camminiamo per quasi tutto il pomeriggio e mi fa vedere i monumenti fondamentali. È bello ascoltarlo.
Mi ricorda quando siamo andati a Spoleto ed ero io a fare da guida turistica e lui mi ascoltava. Sembra passata un'eternità a quel giorno.
Poi ci sediamo ad un parco e guardiamo i ragazzi che giocano. Guardo Fede di sottecchi ed è pensieroso. Chissà a cosa pensa.
Forse dovrei andarmene. ‹Si è fatto tardi, meglio che vada› dico e mi avvio quasi correndo.
‹Silvia aspetta› urla Fede poi me lo ritrovo dietro di me. ‹Non è molto conveniente andare da soli a quest'ora›
È bugia perché la faccio tutti i giorni sempre a quest'ora per andare a prendere Serena al corso di canto.
Federico mi accompagna fino sotto casa, sto per entrare quando mi si avvicina e all'orecchio e mi sussurra: ‹aspetto con ansia sabato› dice e mi bacia sulla guancia.
Il contatto delle sue labbra sulla mia guancia ha fatto risvegliare quelle emozioni provate da adolescente e che non volevo che rinascessero.
‹A sabato› dico e corro dentro casa.



***

Sto per coricarmi a letto quando sento il campanello. Chi cavolo può essere adesso? Spero che non sia l'amministratore, ma sulla porta vedo Federico.
‹Che cosa ti sei dimenticato?› domando
Sembrava confuso. ‹Non lo so, sto andando a casa› dice
‹Sei ubriaco per caso?› dico ma non sento puzza di alcool. ‹Vieni dentro› e lo faccio entrare, anche se in giro è pieno di giocattoli dappertutto. ‹Ti offro qualcosa?› dico
‹Un bicchiere d'acqua› dice e si siede sul divano.
Ritorno dalla cucina con il bicchiere ma vedo Federico si è addormentato sul divano. Poso il bicchiere sul comò e mi avvicino. Mi sono dimenticata di quanto è bello quando dorme?
Faccio per alzarmi quando la sua mano blocca la mia.
‹Resta› sussurra. 

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta 2 Where stories live. Discover now