Capitolo 9

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Federico mi guarda. ‹Bene adesso che ti sei sfogata, posso spiegarti perché l'ho fatto?› domanda Fede
‹Non voglio nessuna spiegazione da te, sei solo un'irresponsabile, una chiamata che costava farla› dico, ‹andiamo Serena e salutalo perché non lo rivedrai più›
‹Ma mamma...› dice
‹Con te facciamo i conti a casa, hai perso una possibilità Federico› dico e me ne vado mentre Serena cammina in silenzio dietro di me. ‹Sei tanto arrabbiata con me mamma?› chiede
‹Con Fede per lo più› dico
‹Voleva farmi una sorpresa, è colpa mia› dice
‹Serena so che gli vuoi bene ma meglio non che non lo vedi più› dico
‹Meglio per te perché non lo vuoi vedere, io ti odio› dice e corre via
‹Serena!› la chiamo poi le corro indietro ma è già scomparsa.
Mannaggia a Federico. Lo chiamo. ‹Serena è scomparsa per causa tua, quindi prega che non le succeda nulla altrimenti ti terrò responsabile› dico poi attacco e la vado a cercare.
Controllo dappertutto ma non la trovo da nessuna parte. Dove può andare una bambina di tre anni?
Federico mi viene vicino mentre sono seduta in una panchina sul punto di piangere.
‹Che cosa ci fai qua?› dico
‹Sono venuto ad aiutarti con Serena, voleva rimediare› dice
‹Un po' tardi› dico
‹Okay cazzo ho sbagliato e forse non dovevo farlo› dice
‹Dovevi solo farmi una chiamata punto› dico
Mi squilla il cellulare ed è l'insegnante di canto. ‹Serena è da me› dice
‹Oh grazie, arrivo› dico e chiudo, ‹puoi anche andare› e raggiungo la scuola. Ma Federico con la sua faccia tosta mi segue.
‹Voglio solo assicurarmi che stia bene› dice
‹Starà bene e si abituerà alla tua assenza perché non ti vedrà più› dico
‹Lo fai per lei...o per te?› domando
Decido di non rispondergli a questa domanda.
Arrivo davanti alla scuola e Mattia ci accoglie sulla porta. Noto che entrambi sono sorpresi nel vedersi. ‹Voi due vi conoscete?› dico
‹Si, eravamo compagni di liceo, perché io prima abitavo a Modena› dice
Ma tu guarda com'è piccolo il mondo.
‹Serena?› dico
All'improvviso parte una canzone suonata dal pianoforte e tutti noi entriamo dentro.
Non avevo mai sentito cantare Serena. Mai.
Quando finisce, invece di venire da me va da Federico. ‹Posso venire a stare da te?›
Mi guarda, ‹credo che dovresti chiedere il permesso alla mamma›
Serena nega con la testa e incrocia le mani al petto,‹no› dice
‹Serena› dice lui
‹Non voglio› dice
‹Sarai contento adesso? È tutta colpa tua› dico ed esce.
‹Silvia non sono contento per niente, non mi va di vedervi lontani, siete così carine insieme› dice
Queste frasi leccaculo con me non attaccano. ‹No› dico
‹Ci diverteremo su› dice
‹No› dico
‹Oh tale madre tale figlia proprio› esclama Federico.
‹Solo per stasera può rimanere a dormire da te› dico.
Usciamo tutti e tre insieme dal corso di canto. Serena va via con Federico e neanche mi ha salutato. Mi si avvicina Mattia
‹Sei stasera sei sola ti va di vederci?› dice
‹Facciamo un'altra volta?› domando
‹Va bene› dice
‹Sarei stata di pessima compagnia› dico. Lo saluto e me ne ritorno a casa.
Quando mi stavo coricando nel letto squilla il telefono. ‹Pronto› dico
Nessuna risposta
‹Pronto› riprovo di nuovo
Nessuna risposta ma sento le loro risate di sottofondo. ‹So che siete voi› dico
‹Scusa mamma, non volevo farti arrabbiare› dice
‹Lo so› dico
‹Ti voglio bene e mi manchi tu qua nel letto› dice
‹Occhio Serena che Fede russa parecchio› dico
‹Ehi non è vero, non russo› dice Federico
‹Oh si, russavi› dico, ‹Serena hai lavato i denti?›
‹Vado subito› dice e la sento scendere dal letto, poi prende il telefono Fede,‹tremenda tua figlia se non si fa quello che dice lei...mi ricorda qualcuno›
‹Si, è molto sveglia come bambina› dice
Silenzio imbarazzante come succede spesso quando siamo al telefono insieme
‹Sei ancora là?› dice
‹Si› dico
‹Domani vale ancora la proposta del cinema?›
‹Devo decidere..ancora sono arrabbiata con te› dico
‹Cinema? A me piace il cinema, dai mamma andiamo› dice
‹Te lo sta chiedendo anche lei, non puoi rifiutarti adesso› dice
‹Va bene domani andremo al cinema, grazie della telefonata› dice
‹Notte mammina› dice
‹Buonanotte› dico, le mando un bacio poi chiudo.
Forse il destino mi sta dando una chance per dire la verità a Fede senza che lui si arrabbi.
Infatti stanotte...

*Giungo a casa di Fede il giorno dopo, mentre Serena era a scuola, non avevo detto niente a nessuno di questa decisione di dirgli la verità...
Fede esce di casa, ‹ciao che ci fai qua?›
‹Devo parlarti› dico
‹Dimmi›
Sospiro, ‹ma mi prometti che non ti arrabbierai?›
‹Prometto› dice
‹Serena è tua figlia› dice a tutta un fiato
Fede non dice nulla.
‹Fede...› dico scuotendolo ma lui si ritrasse e se ne va senza dire nulla
...*

Mi alzo che suonasse la sveglia tutta sudata.
No, credo che non sia il momento adatto.
Anche se penso che nella realtà, si arrabbierebbe tantissimo, altro che non mi rivolge la parola, mi cancellerà dalla sua vita.


Sabato sera
‹Ci vediamo Oceania vero?› domanda Serena
Siamo in coda al cinema mentre decidiamo che film vedere. ‹Si mi piace...tu che dici Fede?›
‹Carino, approvato›
Prendiamo tre biglietti per Oceania poi ci dirigiamo verso la scala aspettando che finisce lo spettacolo precedente. Ma durante l'attesa, sentiamo una voce dietro
‹La famigliola perfetta› dice
Se è Benjamin lo picchio.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta 2 Where stories live. Discover now