Capitolo 39

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Finalmente Federico si degna di farmi una chiamare, ‹richiamarmi ieri sera no?›
‹Non è che tu ti sia fatta sentire› dice
Sapevo che quella non glielo avrebbe detto.
‹Tutto bene? Intuisco di si, visto che usi Serena per conquistare le ragazze vedo›
‹Ma che dici? Non farei una cosa del genere›
‹Vorrei parlarle› dico
Attendo qualche minuto, poi sento la sua voce, ‹ehi tesoro come stai?›
‹Bene...mi manchi›
‹Anche tu manchi tantissimo...papà ti vizia vero?›
‹Si tanto, ma sarebbe stato bello se ci fossi anche tu› dice.
Arriva Mattia, ‹pronta?› mi chiede
‹Finisco di parlare con mia figlia e vengo› dico poi ritorno al telefono, ‹domani ci vediamo›
‹Ti vedi con Mattia?›
‹Andiamo a cena dagli suoi...però questo non dirlo a papà› dico
‹Va bene›
‹Ti voglio bene›
‹Anch'io mamma› dico poi chiudo.
Rimango alcuni momenti con il telefono a pensare poi mi inizio a cambiare.
Non voglio dare espressione di essere una di basso livello, così decido di mettermi il vestito che ho messo al matrimonio della sorella di Fede. ‹Sono pronta› dico.
Con la sua macchina ci rechiamo a casa dei suoi genitori ma siamo entrambi silenziosi. Io non riuscivo a pensare alla chiamata fatta con Serena
‹Che hai Silvia?›
‹Mi manca Serena, forse dovrei raggiungerla›
‹Raggiungere Serena o Fede?›
Perché deve fare così? ‹Fermati› dico›
Mattia si ferma, ‹chiama i tuoi e dirgli che non veniamo più›
‹Prego›
‹Ti prego fallo per me, non sono dell'umore giusto per conoscerli›
Mattia sbuffa e chiama i suoi, la chiamata dura pochi minuti. ‹E ora andiamo alla stazione›
‹Alla stazione?›
‹Voglio raggiungere mia figlia›
Mattia mi guarda poi fa marcia indietro ma invece di andare verso la stazione, va dritto verso l'autostrada. ‹Con il treno ci mettiamo troppo tempo› dice
‹Ti adoro grazie› dico baciandolo.

Arriviamo a Modena verso le undici e mezza e le luci sono ancora accese.
Vado a suonare il campanello e mi viene ad aprire proprio Serena. ‹Mamma?› dice abbracciandomi, poi si avvicinano Mattia e Fede
‹Sono contenta che siete venuti› dice quest'ultimi
‹Una cosa pensata al momento› confesso
Mattia va a già a letto e io vado a mettere invece Serena, ‹dormi con me?›
Mi tolgo i tacchi e mi metto affianco a lei. ‹Sono felice che sei ancora qua› dice poi si addormenta tra le mie braccia.
Ancora non ho incontrato la fantomatica Laura, forse neanche la voglio incontrare.


FEDERICO.
Sono rimasto colpito quando ho visto Silvia e Mattia alla porta, talaltro eleganti.
‹Chi era alla porta?› mi domanda mia madre
‹Silvia con il fidanzato, sono venuti per Serena›
‹Non sei contento che è venuta›
Io non sono contenta con chi è venuta. ‹Buona notte› dico.
Salgo al piano superiore per andare in camera mia ma nel mio letto le vedo tutte e due dormire abbracciate. Tiro fuori dall'armadio una coperta e gliela metto sopra, ma facendo si sveglia Silvia. ‹Ciao› dice
‹Ciao›
‹Mi dispiace per essere venuta e aver rovinato il vostro fine settimana›
‹Sono contento invece che sei venuta invece›
Cale un silenzio imbarazzante
‹Sei fantastica vestita così› confesso
Arrossisce e a me è sempre piaciuto vederla arrossire, soprattutto se sono io a farlo.
‹Vuoi che mi sposto?› dice
‹No, io dormirò qua nel letto accanto› dico sdraiandogli e lei anche. ‹Buona notte›.
Lei si riaddormenta subito mentre io le guardo per qualche oretta, poi verso l'una mi addormento anch'io.

La mattina dopo quando ci svegliamo siamo solo io e Silvia. ‹Serena è già sveglia?›
‹Non dorme fino a tardi› dice
‹Come il padre proprio› dico
‹Ironica oggi› dico.
Si alza, ‹non ti creo problemi con la tua fidanzata, fai finta che non ci sono›
‹Laura non è la mia fidanzata se intendi dire, siamo ottimi amici anche perché...›
Mi avvicino, ‹anche perché l'unica che voglio sei solo te›
‹Si Fede, molto commuovente...ma ti ricordo che io invece sono fidanzata›
‹Me lo ricordo, non ce bisogno che ne lo ricordi sempre›
‹Meglio così non te lo scordi› dice, scende dal letto ed esce dalla stanza.
Accidenti, devo trovare un modo per riavvicinarla e farle ricordare i bei momenti insieme. Non posso permettere che si sposi con quel inutile di Mattia.
Mi alzo anch'io ma a metà scale li sento parlare, mi nascondo e ascolto la loro conversazione.
‹Papà che stai facendo? Non si spia›
‹Shhh lo so ma è una questione importante questa› dico
‹Ah davvero quindi spiare la conversazione tra me e il mio fidanzato è importante?›
Mi volto di scatto ed è Silvia con le braccia conserte
‹Ovvio che no, non mi interessa che cosa dice quel cretino di Mattia› dico
‹Non ti credo, Serena ti va di accompagnarmi per la città?›
‹Basta che può venire anche papà?›
Alza gli occhi al cielo. ‹Se era proprio necessario› dice
‹Ci divertiremo› dice lei
‹Se vuoi nella mia camera di Valentina, ci sono dei vestiti, magari c'è la tua taglia›
Ringrazia e va verso la camera di mia sorella mentre io vado nella mia.

SILVIA.

Io e Valentina portiamo praticamente la stessa taglia, i suoi jeans sembrano proprio fatti per me. ‹Sono pronta› dico e vado verso la porta.
‹Dove vogliamo andare?›
‹Al centro, ma con la mia macchina, così poi stasera partiamo direttamente verso Milano›
Aspettiamo che Fede ritorni con la macchina, poi ci avviamo verso il centro città.
‹Mamma ci sei venuta qualche volta a Modena?›
‹Si, due volte› dico
‹E ad entrambe le volte avevamo litigato e qua ci siamo riappacificati› dice Federico.
Accendo la radio e stanno trasmettendo Amore Wifi
‹In radio passano proprio tutto› dico ironicamente mentre la radio diceva: "questi erano Benji e Fede, il futuro delle nuove generazioni"
‹Futuro delle generazioni wow› dico
Federico parcheggia vicino alla stazione, poi andiamo a piedi verso la città.


***

‹Io dico che è per qua› dico
Stiamo discutendo su dove potrà essere il Mc,
‹Ci ho abitato per vent'anni lo saprò dove sta o no?› dice
Sbuffo. ‹Hai vinto tu ma solo perché non mi andava di litigare› dico
‹Molte gentile› dice e inizia a camminare assieme a Serena, 2la mamma è veramente dura da sopportare›
‹Ci sento benissimo Federico e tu sei insopportabile, non capisco come io faccia a sopportarti?›
‹Forse perché mi ami?›
‹Nei tuoi sogni forse, siamo arrivati?› dico
Annuisce.
Lui va a prendere le nostre ordinazioni mentre noi siamo al piano superiore alla ricerca di posti.
Federico ritorna qualche minuto dopo con il vassoio, e più tardi vediamo una ragazza avvicinarsi. All'inizio pensavo ad una fan, ma mi stava antipatica.
Poi ho un lampo di genio. È la fantomatica Laura.
‹Tu saresti Silvia, che pessimo gusto›
Ma sentila...
‹Tu invece sei Laura?›
‹Si sono io ma evidentemente già mi hai visto da qualche parte›
‹Si, nel laghetto› dico
Fede cerca di non farsi vedere che sta ridendo
‹Ma come ti permetti?›
‹Mamma era solo una battuta› dico
‹Ora te lo faccio vedere la battuta› dice e mi versa la sua bottiglietta d'acqua sui miei capelli,
‹Brutta cretina› dico e sto per contraccambiare ma Fede mi blocca,
‹Ti prego non farlo, ci sono i giornalisti fuori›
‹Chissene, poi vorrei ricordati che lo sono anch'io e non ci metto un attimo a differmare il suo nome›
‹Non lo faresti mai›
‹Lo vedremo› dico
Laura se ne va indignata ma uscendo mostra il suo sorrisetto falso come la sua faccia.
‹Che ti è preso?›
‹Mi sta antipatica›
‹Sei gelosa?›
All'improvviso sento le guance andarmi a fuoco. ‹Ovvio che no› dico
‹Si la mamma è gelosa›
‹Zitta tu› dico, ‹adesso mangiamo che il viaggio è lungo›

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta 2 Where stories live. Discover now