Capitolo 52

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Mi sveglio un po' rimbambita e mi ritrovo in una stanza buia e umida. ‹Mamma› dice Serena
‹Tesoro› dice abbracciandola, ‹come stai? Ti hanno fatto del male?›
‹Non mi hanno toccato› dice
La porta si spalanca poi viene rinchiusa. ‹Ma che scena commovente› dice
Mi volto e vedo Mattia avvicinarsi, stringo Serena. ‹Tu? Perché?› domando
‹Perché? Tu e quel antipatico del tuo fidanzato mi avete rovinato la vita› dice
‹Perché Serena? È solo una bambina, non ha nessuna colpa› dico
Lui mi tira uno schiaffo, ‹siete o no le persone più importanti della sua vita?›
In effetti lo siamo.
‹Lo voglio vedere soffrire come ho sofferto io per causa sua, ti ho dato tutto, ti avrei dato tutto quanto ma tu ha preferito tradirmi con lui, per questo deve pagare› dice
‹Prova solo a toccarlo con un dito e giuro che ti ammazzo› dico
Scoppia a ridere
‹Dico seriamente prova solo a toccarlo e ti ammazzo› ripeto nuovamente
Mattia mi viene vicino, ‹oh piccola Silvia, non sai nemmeno quello che gli aspetta› dice, cerca di sfiorarmi ma io mi sposto così lui si alza ed esce rinchiudendoci di nuovo dentro
‹Mamma ho paura› dice
‹Andrà tutto bene shh› dico abbracciandola.
So che Federico ci troverà e ci salverà.


FEDERICO.
Non ho chiuso occhio da stanotte, non ho fatto altro che pensare a Serena e a Silvia se stanno bene o no. Giuro quando becco chi le ha rapite, lo uccido con le mie stesse mani.
Non ho voglia di andare alla Warner per provare perché non sono dell'umore giusto né sono concentrato, preferisco andare in caserma. ‹Vengo con te Fede, non voglio lasciarti solo› dice Benjamin al telefono.
In caserma non hanno buone notizie, solo che il rapitore di Silvia è lo stesso di Serena. ‹Altre notizie?› dico
‹Non è facile, dobbiamo solo aspettare e cercare di rilassarci›
Batto un pugno sul tavolo. ‹La mia fidanzata e mia figlia sono state rapite da un pazzo e lei dice che dobbiamo aspettare e rilassarci› dico
‹Fede calmati› dice Ben
Esco dal suo ufficio incavolato nero e ci dirigiamo verso la Warner. Non volevo andare a casa e pensare, volevo solo distrarmi e infatti in saletta ci sono proprio le persone adatte. Mia madre, la mamma di Silvia, Martina, il fratello e Sara.
‹Abbiamo saputo la notizia e vogliamo starti vicino Fede, le ritroveranno vedrai› dice mia madre, la abbraccio forte. Ho proprio bisogno di le in questo momento e tanto che le lacrime mi iniziano a rigare il viso. Non ho mai pianto, ma adesso ne avevo bisogno.
‹Dovevo rimanere con lei e aspettare che finiva il colloquio› dico
‹Non potevi prevedere che succedesse questo› dice
All'improvviso si sente un urlo, è Martina piegata in due. ‹Non per rovinare il momento ma mi sono rotte le acque› dice
‹Chiamo l'ambulanza› dice Giovanni.

All'ospedale i medici portano in sala parto Martina che stringe la mano a Giovanni, pallido in volto. ‹Non ci arriva in sala parto› dico
‹Vorrei vedere tu al tuo posto› dice Sara.
Almeno mi sono distratto un po' e che distrazione.
Silvia non potrà vedere la nascita del bambino della sua migliore amica.
Giovanni ritorna un'ora dopo frastornato ma felice, ‹è una femminuccia› dice
‹E Martina come sta?›
‹Bene› dice
Sto prendendo il telefono per avvisare Silvia ma neanche averlo fatto apposta mi stavano chiamando i carabinieri. ‹Abbiamo delle novità› dice il capitano, ‹sappiamo dove sono nascoste›
‹Vengo con voi› dico correndo all'uscita e raggiungo la caserma. Salgo nella loro macchina, ‹dove si trovano?› dice
‹In una casa abbandonata poco fuori Milano›
Facciamo un breve tragitto poi imbocchiamo una stradina stretta. ‹Sicuri che stanno qua?› domando
‹Dalle telecamere la macchina che ha rapito Silvia è stata vista entrare qua› dice
Arriviamo davanti ad un viale ma non ci facciamo vedere, ‹la macchina è quella› dice
‹Facciamo piano, senza far rumore› dice e scendiamo della macchina.
Camminiamo quatti fino all'ingresso della casa poi uno dei carabinieri apre con un calcio la porta sfondandola. ‹Qua non c'è nessuno› dico girando per la casa finché non vedo qualcosa per terra, mi avvicino ed è l'anello di Silvia e accanto c'è anche del sangue. Se le hanno toccato con un solo dito, li ammazzo.
‹Non sono andati molto lontani› dice
Mi affaccio a una finestra mezza rotta e vedo una macchina scura scappare, ‹di là› Saliamo in macchina e mentre una gli andava dietro, noi facciamo un altro giro
‹Ma dove stiamo andando?›
‹Sicuro che vanno ad un'altra casa abbandonata, noi li aspetteremo senza farci vedere e li prenderemo› dice
I rapitori sono diretti verso la casa abbandonata vicino al fiume e quello che mi colpisce è vedere scendere dalla macchina Mattia. ‹Figlio di puttana, io lo ammazzo› dico cercando di scendere ma il maresciallo mi ferma, ‹oh al diavolo› scendendo e mi avvento su Mattia.
‹Fede, smettila ti prego no› urla Silvia implorandomi di smettere e c'è bisogno l'intervento di un carabiniere per fermarmi
‹Continuiamo noi adesso grazie› dice
Lascio Mattia ai carabinieri per andare da Serena e Silvia, ‹per fortuna state bene› dico baciandole entrambi.
Dopo che gli ho tolto la corda dalle mani Serena mi salta in braccio mentre Silvia cerca di alzarsi in piedi, ‹stai bene?› dico. La vedo molto pallida. Lei non mi risponde perché sviene. ‹Meglio chiamare un ambulanza› dice il capitano.
Sempre con Serena in braccio chiamo l'ambulanza indicandogli più o meno l'altezza dove ci troviamo, poi mando un messaggio a Ben
"Trovate.
Sono salve e sane entrambi, Silvia è solo svenuta, siamo venendo all'ospedale
"
Lui mi risponde con un "vi aspettiamo qua allora"

Quel cavolo di medico non arriva più, è mezz'ora che Silvia sta dentro. Quando mi alzo la porta si apre e ci raggiunge una dottoressa. ‹La ragazza sta bene, si è ripresa, ha avuto solo un piccolo svenimento, può capitare nelle sue condizioni.›
‹Quali condizioni?› dico
‹La ragazza è incinta di tre settimane non lo sapevate questo?›
Rimango senza parole.
‹Si, avrò un fratellino, avrò un fratellino› urla Serena saltellando per tutta la stanza
‹Si può vedere?› chiedo
‹Starebbe riposando dopo tutta questa stanchezza, quando si sveglia si› dice
‹D'accordo› dico e mi siedo.
La dottoressa si congeda mentre noi restiamo in sala d'attesa aspettando che Silvia si riprenda.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta 2 Where stories live. Discover now