Capitolo 36

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Ho lasciato Serena da Fede perché stasera devo vedermi con Mattia. ‹Dove andiamo così elegante?› mi domanda
‹Ho un appuntamento› dico rimanendo sul vado
‹Ti vedi con Mattia scommetto...infondo hai scelto lui›
‹Non ho scelto proprio nessuno io› dico
Non voglio innervosirmi. ‹ci sentiamo domani› dico ed esco.
Il taxi mi sta aspettando giù, gli faccio vedere l'indirizzo poi parte.
‹Vuole che la rivenga a prendere al ritorno?›
‹No grazie› dico
Lo pago poi scendo.
Forse con tutti i soldi che spendo per il taxi posso tenerli per pagarmi la patente.
Perché sto pensando a questo adesso?
Entro nel locale e subito vengo accostata da un cameriere, ‹signorina Dorato, mi segua›
Non mi domando come mai sa il mio cognome, lascio scorrere anche perché quello che vedo davanti agli occhi fa dimenticare tutto.
Un tappeto di petali rosse, un tavolo apparecchiato per due a lume di candele, poi mi vedo apparire un mazzo di rose rosse davanti, mi volto e vedo Mattia . ‹Sei venuta› dice
Mi guardo intorno, ‹è tutto bellissimo grazie›
‹Tu sei bellissima› dico lasciandomi un bacio, ‹però la serata non è finita, c'è un'altra sorpresa›
Ci accomodiamo e arrivano i camerieri con le prime portate. ‹Perché tutto questo?›
‹C'è una cosa che ho pensato mentre eri fuori› dice
‹Cosa?› dico
‹Ricominciamo daccapo, sul serio questa volta› dice. Lo vedo inginocchiarsi davanti e apre una scatolina davanti a me. ‹Vuoi sposarmi?› dice
Rimango un attimo senza parole ma mi ritrovo ad annuire, ‹si› rispondo
‹Sul serio?›
‹Si sul serio› dico
Si alza, ‹serio serio?›
Mi alzo anch'io, ‹serio, serio› dico e lui mi mette l'anello, ‹è molto bello› dico
Ci mettiamo di nuovo a sedere, ‹brindiamo a questo momento› dice aprendo la bottiglia poi la versa nel mio poi nel suo, ‹a noi› dice.
Non so se ho fatto una cosa giusta ma voglio provarci.
La cena procede bene. Poi alle 23 parcheggia sotto casa mia. ‹Posso venire a vederti domani?›
Domani mi laureo.
‹Non volevo nessuno sinceramente, sai mi emoziono quando mi guardano gli altri›
‹Allora festeggeremo dopo› dice
Annuisco.
‹Dopo che hai intenzione di fare?›
Gli dico la verità? ‹Fede mi ha detto che la Warner cercano una giornalista ma se non vuoi che lavori là con lui io...›
‹Tanto o là o con Serena vi vedete lo stesso›
Non avevo ancora deciso se chiamarli o no, ma adesso mi sono convinta e accetto.
Non posso perdere questa occasione per via di Fede, al lavoro non problemi personali.
‹Possiamo comunicarlo dopo la laurea?›
‹Certo› dice e mi accompagna fino alla porta, ‹sono contento che hai accettato, mi hai reso felice›
Mi bacia. ‹Buonanotte›
‹Notte›
Mi lascia andare dentro.
Adesso chi glielo dice a Serena? E a Federico?


La mattina seguente sono in fila ad aspettare il mio turno e dovrei essere la quarta se vanno in ordine alfabetico. Mi guardo l'anello, avrò fatto bene ad accettare?
Mattia è dolce, gentile, carino, merita una possibilità poi se va male, va male.
Mi chiamano. Faccio un respiro profondo poi entro. ‹Buongiorno, che tesi porti?›
‹La storia del giornalismo› dico
‹Quando vuole, può incominciare›
Respiro e inizio a esporre la mia tesi.
Dieci minuti i professori mi fanno qualche domanda poi mi fanno firmare e mi consegnano la laurea. ‹Buona fortuna per tutto› dice il rettore
‹Grazie› dico.
Uscendo dall'aula vedo Federico assieme a Serena, cerco di nascondere l'anello il più possibile per non farglielo vedere. ‹Allora?›
‹107› dico
‹Complimenti› dice abbracciandomi. Poi mi ricordo che è il suo compleanno.
‹Auguri› sussurro
‹Grazie› dice, ‹viene alla mia festa?›
‹Non lo so, devo vedere che cosa ha organizzato Mattia ma Serena può venire›
‹Davvero?›
Annuisco. ‹Devi fare qualcosa?› dice
‹Vorrei andare alla Warner a parlare con il direttore›
‹Ha decido di accettare?›
‹Si› dico.
Non ho ancora chiamato il numero ma non mi cacceranno se vado di persona.
Infatti quando entriamo Benjamin ci viene incontro, ‹allora come è andata?› dice
‹107› dico, ‹sono venuta per vedere se mi prendono a lavorare qua›
‹Ma certo che ti prendendo› dice
Benjamin si accorge che qualcosa non andava. ‹Federico puoi avvisare la band che tra poco arriviamo› dice
‹Per chi mi hai preso? Per la tua segretaria?› dice Federico ma va lo stesso, assieme a Serena.
‹Che hai Silvia?›
‹Niente› dico
‹Ti conosco...›
‹Mattia mi ha proposto di sposarmi ieri sera› confesso
‹Tu sei sicura di fare un passo del genere? Guarda che dopo il matrimonio non si torna più indietro›
‹Si sono sicura› dico
‹Sono contento per te› dice
‹Potresti fare in modo che Fede non lo sappia?›
‹Certo›
Il direttore della Warner mi riceve e senza neanche farmi presentare mi parla direttamente di quello che dovrei fare qua. ‹Ma sei sicuro di volermi qua?›
‹Perché non dovrei volerti?›
‹Perché ho sempre portato casini a Fede›
Alza le spalle. ‹Quello è passato, poi ci serve una giornalista in gamba come te e Fede mi ha parlato bene di te, anzi mi ha quasi supplicato di assumerti›
‹Davvero?›
‹Si ma per favore non dirglielo che te l'ho detto› dice
Sorrido. ‹Va bene, allora quando posso incominciare?›
‹Lunedi se vuoi› dice.
Saluto Ben poi vado verso casa insieme a Serena che è molto silenziosa.
Magari è solo stanca.

Mi stavo diciamo divertendo con gli amici di Mattia. Sono simpatici. Quando sento vibrarmi il telefono e sul display leggo Federico. Esco fuori dalla sala rispondere. ‹Fede, è successo qualcosa a Serena?›
‹No, è solo triste› dice

‹Perché?›
‹Dimmi una cosa è vero che ti sposi?›
Come l'avrà saputo?
‹Lo prendo per un si› dice
‹Io te lo avrei detto› dico
‹Non mi importa, per me sei libera di fare quello che vuoi ma io sono preoccupato per Serena› dice, ‹complimenti› e chiude.

Non volevo che lo scopriva in questo modo. Volevo parlargli ad entrambi.
‹Silvia, tutto bene?› dice Mattia
Annuisco. ‹Era solo Martina che voleva congratularsi con me› mento.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora