Capitolo 20

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Non so quante ore siano passate da quando siamo chiusi in questa sala. Potrebbe essere mezzanotte ma anche le undici di sera. Fede è mezz'ora che litiga la porta per provare ad aprirla.
‹Uffa non ho neanche il telefono dietro e non posso neanche avvertire il mio fidanzato› dico
‹Ahia porca...› impreca Fede
‹Che hai fatto?› dico
‹Mi sono fatto male› dice, ‹hai parlato e mi sono distratto›
‹Certo la colpa mia adesso, non è che forse perché non sei capace› dico
‹Allora provaci tu› dice
‹Sei veramente inutile Federico, sai solo parlare› dico. Ma dopo due minuti la maniglia mi resta in mano
‹Perfetto l'hai rotta›
‹Non l'ho fatto apposta, queste maniglie fanno schifo› dico
‹Si adesso fanno schifo le maniglie... e ti dico di più siamo ancora più nei guai, mi sa che dovremo passare la notte qua dentro› dice Fede
‹Te lo scordi› dico, ‹non c'è una finestra in questa stanza?› domando
‹No, è adibita per le registrazioni›
‹E allora? Questo non significa che non può esserci una finestra› dico.
Sbuffo.
Io sono nervosissima.
‹Sei veramente antipatica quando fai così› dico
‹Oh non mi interessa che cosa pensi di me adesso, voglio solo uscire da questa stanza›
Scorgo una finestrella minuscola, ‹meno male che non c'erano finestre› dico iniziando ad arrampicarmi per raggiungerla
‹Silvia è pericoloso così ti ammazzi›
‹Guardo lo preferisco piuttosto che stare chiuso con te›
‹Pensa a Serena, già non ha un padre, la vuoi lasciare anche senza madre› mi dice cercandomi di farmi scendere
‹Lasciami› dico divincolandomi ma metto male un piede e gli cado addosso. Sentiamo girare la chiave della porta ed entra Paolo con Sara e Mattia. Mi pare ovvio che tra tutti i momenti loro potevano venire proprio al momento più sbagliato.
‹Che cosa sta succedendo qua?› domandano i nostri rispettivi fidanzati
Ci alziamo velocemente
‹Ci hanno chiuso dentro› dico
‹ "Ci hanno chiuso dentro" ma che stiamo in telenovela?› domanda Sara
Mattia mi guarda senza parole, ‹Mattia dì qualcosa anche tu› dico
‹È abbastanza chiaro quello che ho visto› dice e se ne va
Non mi va di litigare per questa sciocchezza. Gli corro dietro. ‹Mattia aspetta›
‹Silvia› mi chiama Fede
Ma non gli do retta e inseguo Mattia fuori. ‹Non è come credi›
‹Ah no? Entro e vedo la mia fidanzata e il suo ex insieme, che cosa devo pensare›
‹Non è successo niente›
‹Non so se crederti›
Credo che le parole non bastano in questo momento, così lo bacio e lui all'inizio non ricambia ma poi si.
Dopo che ci siamo chiariti torno da Serena che mi chiede se può andare da Federico.
‹Va bene ma solo per stanotte› dico.
Mattia così mi ha invitato a casa sua, e ho deciso di accettare.
Parcheggia vicino casa sua poi saliamo. ‹Che vorresti fare?›
‹Una doccia se è possibile› dico
Mi mostra il bagno, ‹per qualsiasi cosa io sono in cucina›
Ringrazio e mi chiudo.
Avrò fatto bene ad accettare il suo invito? Perché di certo Mattia non vorrà mica giocare a carte stasera.
Finita la doccia indosso la maglia che Mattia mi ha fatto trovare sul letto e lo raggiungo in cucina. Sta bevendo del vino rosso. ‹Vuoi qualcosa?›
‹Mi va bene quello che stai bevendo te› dico. Anche se non sono un'amante dei vini.
Mi porge il bicchiere e ci andiamo a sedere sul divano. Mattia accende la televisione e poi allunga la mano dietro le mie spalle, e l'altra la appoggia sulla mia gamba iniziando a salire fino al bordo delle mie mutandine. ‹Mattia no› dico spostandomi, ‹non credo che sia il momento giusto›
‹Capisco› dice alzandosi
Perché si incazza?
Non è mica obbligatorio fallo se uno non sente pronta.
‹Mattia non voglio che sia arrabbiato con me›
‹Non sono arrabbiato› ma mentiva
Lo guardo, ‹forse un po', cavolo Silvia tu mi piaci ed è ovvio che voglio farlo con te›
‹Ho bisogno di tempo› dico. In realtà c'è qualcosa che mi blocca, o forse qualcuno.
‹Scusa› dice
‹Scusami tu› dico e mi sporgo per baciarlo poi vado nella camera degli ospiti.
Mi infilo sotto le lenzuola ma prima di spegnere il cellulare, mi accorgo che ho un messaggio. Da mia madre. Lo apro.
"Siamo arrivando. Ci mancate. Baci"
Anche lei mi è mancata.
Sto per spegnerlo quando mi squilla il cellulare. Questa volta è Fede. Che vuole a quest'ora? Gli rispondo, magari è successo qualcosa con Serena. ‹Pronto›
‹Disturbo?›
‹Stavo andando a letto›
‹Insieme immagino›
Sono tentata di dirgli di si solo per fargli un dispetto. ‹Non sono affari tuoi, mica io ti vado a chiedere se dormi con Sara›
‹Abbiamo rotto›
‹Non sapevo›
Bussano alla porta, ‹dormi?› domanda Mattia
‹Sono al telefono con la mia migliore amica› mento
‹Allora ci vediamo domani, buonanotte›
‹Buonanotte›
Si avvicina per baciarmi, poi se ne va.
‹Inizi a mentire al tuo fidanzato› dice
‹Serena sta a letto?› dico cambiando argomento
‹Si, è qua vicino a me e sta dormendo› dice, ‹domani possiamo vederci?›
‹Arriva mia madre e vorrei stare con lei›
‹Ti prego, devo parlarti›
Sbuffo. ‹Va bene›
‹Passo da te io mentre riporto Serena a casa›
‹Okay› dico, ‹buonanotte› ma lui ha già chiuso la chiamata.
Spengo il telefono e stavolta mi addormento.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora