Storm #Wattys2017

Capitolo 40: Let it go

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Capitolo 40

Hayley

Il mio appartamento era divenuto un vero e proprio inferno. In quel periodo, infatti, Will non faceva altro che farmi visita ogni singolo giorno della settimana pregandomi di aiutarlo a comprendere anche le formule più semplici di matematica in modo che fosse abbastanza preparato per superare il test di fine anno.
Il giorno del diploma iniziava a farsi sempre più vicino, in quei giorni i miei amici persistevano organizzare gruppi di studio che, per una ragione a me ignota, avevano come sede casa e, ciliegina sulla torta, a causa dell'avvicinarsi del matrimonio di Emily e mio padre, Will si presentava al mio appartamento anche per ricordarmi che, presto, avremmo vissuto sotto lo stesso tetto.
Erano veri e propri giorni di fuoco quelli ed io quel pomeriggio, seduta sul pavimento del mio soggiorno, circondata da libri di scuola e amici, mi stavo sforzando assiduamente di concentrare ogni briciolo della mia attenzione solo ed esclusivamente sullo studio.

" Will, come cazzo è possibile che tu faccia fatica a svolgere un esercizio così semplice? Ci riuscirebbe anche un bambino. Quanto cavolo sei stupido? Devo ancora capire come sia possibile che tu abbia tutte A e che un sacco di volte tu riesca a risultare così sveglio ed intelligente " esclamò Aiden, allargando le braccia i n modo da enfatizzare le sue parole.

Guardandolo, mi fu chiaro che avesse ormai completamente esaurito quel briciolo di pazienza che possedeva, considerando che era ben la terza volta che spiegavo a Will come svolgere il medesimo esercizio senza ottenere alcun riscontro positivo. In seguito alle parole di Aiden, tuttavia, io gli colpii il capo in modo da rimproverarlo e lui si voltò a guardarmi con gli occhi sgranati, per poi inarcare il sopracciglio sormontato da una piccola cicatrice delle dimensioni di una graffetta. Era ancora di una tonalità nettamente più chiara rispetto al suo colorito di pelle e da un mese a quella parte non riuscivo a fare a meno di perdermi qualche istante ad osservarla, pensando a quanto fossi grata che quella fosse l'unica ferita che Aiden avesse riportato in seguito al suo incidente.

" Detto da te che ti sei dimenticato come si attraversa la strada, neanche avessi cinque anni, sinceramente, fa un po' ridere" replicai io, rigirandomi tra le mani la penna e suscitando le risate di Kyla, Will e Ash.

Aiden mi aveva informata di essere stato investito da una macchina non appena avevo notato la sua ferita, il giorno in cui mi avevano dimessa dall'ospedale. Aveva trascorso i gironi precedenti presentandosi negli orari di visita con indosso un cappellino, ma io non mi ero mai domandata quale fosse la ragione dietro al suo gesto. Aiden indossava relativamente spesso i cappellini, indipendentemente dalla stagione. Mi aveva inoltre confessato che l'idea di non dirmi nulla in primo momento fosse stata di Ash e che fosse nata perché lei era certa che se lo fossi venuta a sapere quando suo fratello era ancora ricoverato, io, di certo, avrei trovato un modo per scappare dalla mia stanza e recarmi nella sua in modo da assicurarmi che stesse bene. Preoccupazione del tutto fondata.

" Colpito e affondato" disse Kyla, prima di scoppiare nuovamente a ridere.

In quel momento Aiden roteò gli occhi e sbuffò rumorosamente, dando a vedere quanto fosse infastidito dal fatto che noi non facessimo altro che ricordargli la sua idiozia.

" Killer ha ragione e comunque non è colpa mia. Semplicemente il mio cervello si rifiuta di capire la matematica, è più forte di me. Inoltre non ha senso, perché non si trova un analista? Perché devo risolverli proprio io i suoi problemi? " aggiunse Will, guadagnandosi un'occhiata da tutti noi.