Capitolo 13: Pictures of you

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Capitolo 13

Hayley's POV

Ero alla mostra di Aiden ed avevo da poco riposto il mio cappotto nella cabina armadio che, per altro, era già gremita da diversi soprabiti eleganti ed era permeata dall'odore del profumo di diverse persone che, probabilmente, era rimasto impregnato sui tessuti.
Il luogo in cui mi trovavo era caldo ed accogliente, nulla a che vedere con il freddo che caratterizzava l'aria di New York in quella giornata. Aveva ormai cessato di piovere, tuttavia la città era permeata dall'odore di asfalto bagnato e le gocce di pioggia cumulatesi sulle grondaie ricadevano al suolo producendo un suono regolare.
Un brivido mi percorse la schiena quando il calore che albergava nel luogo in cui mi trovavo mi investì la pelle che doveva ancora abituarsi al cambio di temperatura.
Aiden era accanto a me, sulle sue labbra era dipinto un sorriso smagliante e i suoi occhi persistevano a scrutare la mia figura come se non riuscissero a farne a meno.
Mi dava l'impressione che fosse incantato da me, quasi lui fosse stato un cobra e il il suo incantatore. Quella sera indossava uno smoking nero che lo faceva apparire incredibilmente professionale e pronto a dirigere l'azienda di suo padre, la giacca gli fasciava le braccia muscolose, dandogli un'aria affascinante.

Io aggiungerei che è terribilmente sexy.
Non avevo dubbi a riguardo.

" Credo che il rosso sia il mio nuovo colore preferito" disse Aiden, sorridendo nuovamente e poggiando una mano sul mio fianco.

Il mio corpo era fasciato da un vestito rosso che avevo acquistato il pomeriggio precedente appositamente per l'occasione, era tanto lungo da accarezzare il pavimento e quando mi ero guardata allo specchio prima di uscire di casa avevo avuto l'impressione che ciò che vedevo nel riflesso fosse frutto di un'allucinazione.
Mio padre si era addirittura quasi messo a piangere, dato che a detta sua assomigliavo incredibilmente a mia madre ed ero bella da togliere il fiato.

" Hai detto la stessa cosa del viola " replicai divertita, fissando i miei occhi in quelli di Aiden.

Le iridi del ragazzo erano messe in risalto dalla cravatta blu che indossava e sotto le luci forti che illuminavano la sala nella quale erano esposte le sue fotografie parevano brillare come due gemme preziose. I capelli scuri di Aiden, nonostante lui indossasse dei vestiti eleganti, erano scompigliati come sempre e sentivo quasi le mani pizzicarmi per la voglia di accarezzarli.

Inquietante.
Stai zitta.

" Beh allora è ufficiale: tu sei il mio colore preferito" affermò, prima di chinarsi verso il mio viso e lasciarmi un delicato bacio a fior di labbra.

Risi divertita nel sentire le sue parole e lui mi fece l'occhiolino, prima di prendermi per mano e condurmi verso la prima fotografia esposta. Non avevo ancora visto nessuno degli scatti di Aiden, poiché avevo dovuto prima riporre il mio cappotto nella cabina armadio e, successivamente, ero stata trattenuta dal ragazzo accanto a me.
L'aria era permeata dalla fragranza di muschio proveniente da un profumatore per ambienti e alle mie orecchie giungeva la melodia soffusa di una canzone che non conoscevo, mista al chiacchiericcio dei presenti alla mostra.
Ero in grado di udire anche il suono prodotto dai tacchi che indossavo e che erano calzati anche da altre donne presenti nella stanza dove mi trovavo a contatto con il pavimento di legno chiaro. Poco distante da noi vi era una donna piuttosto anziana con indosso un lungo ed elegante vestito nero che, tra l'altro, era in netto contrasto con il colore candido dei suoi capelli raccolti uno chignon sopra la testa. Sulle spalle della donna poggiava uno scialle di pelliccia bianca che ero certa fosse estremamente morbido, tanto da invogliarmi ad andare da lei ed accarezzarlo, cosa che ovviamente non feci per evitare di risultare inquietante.
Le orecchie della donna erano donate da due perle bianche che si abbinavano perfettamente alla collana che portava al collo ed era intenta a sorseggiare dello champagne dal calice che reggeva nella mano destra.
Quando i miei occhi si posarono sulla prima fotografia della lunga fila appesa alla parete bianca, per poco il mio cuore cessò di battere. Si trattava dello scatto nel quale Aiden mi aveva immortalata il primo giorno che ci eravamo conosciuti, lo stesso che io avevo sottratto dalle sue mani e che gli avevo concesso di tenere perché troppo bello per essere strappato.
Era una fotografia in bianco e nero, al centro dello scatto vi ero io intenta a compiere una giravolta sul marciapiede. I miei capelli mi coprivano il viso e le macchine che sfrecciavano sull'asfalto accanto a me erano sfocate, l'unica figura a fuoco era la mia. Sulla didascalia posta sotto lo scatto vi era scritto: Roman Holiday, ossia la canzone che ascoltavo nel momento in cui ho incontrato Aiden, la stessa sulle note della quale lo avevo baciato per la prima volta alla festa di Stacy.
Le mie labbra si allargarono in un sorriso e sentii le mie guance arrossire per l'imbarazzo. Ogni singola fotografia appesa alle pareti aveva me some soggetto principale, Aiden aveva dedicato la sua mostra interamente a me.

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