Capitolo 24: Beauty and the beast

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Importante:
Dunque prima di iniziare volevo informarvi che l'incontro si farà! Ditemi quale mese preferireste, così mi organizzo e vi faccio sapere il giorno e l'ora dell'incontro ( sono tipo contenta come il giorno in cui mio papà ha detto che mi portava a Disneyland...tre anni fa).
Per coloro che non potranno venire all'incontro organizzerò una live su Instagram venerdì 24 ( vi farò sapere l'ora a breve) così potrete farmi tutte le domande che vorrete.

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Capitolo 24

Hayley's POV
Era sabato sera e mi trovavo a casa da sola, considerando che mio padre si era dovuto incontrare con Max così da poter mettere a punto il contratto che avrebbe legato l'azienda Stephenson alla Kingston, avvisandomi che successivamente avrebbero cenato assieme.
Avevo intenzione di incontrarmi con Ash di lì a poco e se in realtà avrei già dovuto essere pronta per uscire, in modo da parcheggiare l'auto sotto casa sua in perfetto orario, in realtà, mi trovavo ancora bellamente sdraiata sul letto, intenta a guardare una vecchia replica di Scrubs.
Indossavo ancora il pigiama e i miei capelli erano un vero e proprio disastro, considerando che l'unica cosa che mi ero preoccupata di fare fino ad allora era stata truccarmi quello stretto necessario per non terrorizzare chiunque mi incontrasse.
Ero certa che Ash mi avrebbe rimproverata senza sosta per il mio ritardo cosa che, riflettendoci, capitava relativamente spesso, soprattutto se si considerava che io non ero mai stata famosa per essere una persona puntuale. Andava contro la mia natura, era un dato di fatto: il sole brillava in cielo ogni giorno, Will sembrava un Labrador fifone, Aiden aveva un ego gigantesco e io ero costantemente in ritardo. Non vi era nulla da fare a riguardo, non importava quanto mi sforzassi.
Erano trascorsi giorni dall'incontro di boxe di Aiden e Will ed io ancora non ero riuscita a cancellarmi dalla mente l'immagine del viso di Hanna ed il modo in cui questa assomigliava in modo a dir poco incredibile a Bella. Non ero nemmeno stata in grado di dimenticare l'aria bizzarramente felice che circondava Matt e che si discostava molto da come, solitamente, era avvolto da un'aura di malinconia e tristezza che pareva tanto fitta da poter essere toccata con mano.
Non avevo chiesto ad Aiden chi fossero Lucas e Hanna o quale tipo di legame vi fosse tra loro e quelle che, per me, non erano altro che semplici sconosciuti. Mi ero auto imposta di non ficcanasare più nel passato di Aiden, eppure, una parte di me era tanto curiosa da non riuscire a far altro che rimuginare su ciò che era accaduto la sera dell'incontro, sforzandosi di mettere insieme i frammenti di ciò che sapevo riguardo a Bella e a ciò che la legava ad Aiden, sperando che, prima o poi, il puzzle avrebbe iniziato ad avere un senso. Tuttavia, non era stata in grado di giungere a nessuna conclusione, se non a quella amara e triste che non ero in possesso di abbastanza informazioni per riuscire a risolvere quello che per me era ormai divenuto un rebus intricato.
Avevo paura, temevo che se avessi continuato ad indagare non sarei stata felice sapere quale sarebbe stata la verità, una volta svelata. Una parte di me mi gridava di non persistere a ficcanasare ovunque, a non lasciare che la mia curiosità mi guidasse e mi conducesse in luoghi dove le bugie e i segreti mi avrebbero assalita come delle belve affamate; mentre l'altra mi sussurrava che era giusto che io fossi curiosa, che io ero stata sincera fino in fondo con Aiden, mentre lui ancora si ostinava ad occultare quella parte del suo passato che lui stesso voleva dimenticare. Quella parte di me mi continuava a ripetere che il ragazzo si sbagliava, che non vi era nulla da temere nella verità, che sicuramente lui non era il mostro che credeva di essere.
Tuttavia, io sapevo perfettamente quanto il passato potesse essere tetro e difficile da fronteggiare, inoltre avevo visto con i miei occhi quanto fragile e spaventato fosse Aiden di ciò che aveva fatto e qualcosa nelle sue iridi mi aveva spinta a credere che aspettare che fosse lui a parlarmi fosse la scelta più saggia, perché un accozzaglia di informazioni ed indizi, anche se avessero potuto potenzialmente condurmi alla verità, non mi avrebbero di certo potuto spiegare la ragione dietro determinate azioni. Aiden era l'unico che avrebbe potuto far luce sui miei dubbi.
Ad ogni modo, non riuscivo a fare a meno di pensare che i suoi segreti fossero come mattoni impilati gli uni sopra gli altri formando uno spesso muro che ci separava. Probabilmente, fino a quando quel muro non sarebbe stato abbattuto, io ed Aiden non saremmo mai stati davvero vicini, perché quell'insieme di parole taciute e di verità nascoste aveva dato vita ad una barriera che solo lui avrebbe potuto infrangere.
Avevo come la sensazione che per Aiden, mantenere quei segreti fosse come trattenere il respiro, che fosse disposto a lasciarsi soffocare, piuttosto che svelarli uno alla volta, poiché troppo spaventato di quali conseguenze avrebbero sortito le sue azioni. Il suo passato non era come il mio, vi si celava al suo interno un'oscurità fitta e nera, sempre pronta ad inquinare le acque salate del mare in tempesta che albergava nell'animo di Aiden, macchiando quell'oceano sconfinato che si rifletteva nei suoi occhi.
Era come se tra le onde si nascondesse una creatura maligna, composta di bugie, verità, dolore e segreti nascosti, tanto oscura e spaventosa da essere temuta dall'oceano stesso.

Storm #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora