Capitolo 27: Happy Ending

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Capitolo 27

Hayley

La festa in maschera proseguiva tra sorrisi di circostanza e conversazioni scandite da risate divertite e bicchieri di champagne spumeggiante, l'aria era pervasa dai profumi dei presenti e dalla voce forte e al contempo delicata della cantante che sedeva sul pianoforte. Non erano molte le persone intente a ballare e ciò che di più divertente vi era a quella festa era lo spirito di intraprendenza di Josh, il quale continuava a parlare con ogni donna gli rivolgesse un'occhiata interessata per poi scomparire al piano superiore di quell'edificio lussuoso e ritornare svariati minuti dopo per riprendere a sfoggiare il suo fascino da chitarrista.
Non avevo mai particolarmente apprezzato quei party popolati da ricchi e rilevanti personaggi dell'imprenditoria e non, infatti, quando vi ci dovevo partecipare a Los Angels, finivo sempre per bere quantità eccessive di champagne così da rendere le conversazioni intraprese con gli amici di mio padre leggermente più sopportabili. Ad ogni modo, tuttavia, finivo sempre per trovare un modo per sgattaiolare via e incontrarmi Scott sulla spiaggia, cosa che mi faceva guadagnare ogni volta una ramanzina da parte di mio padre.
In quel momento, a vedere l'espressione cupa dipinta sul volto di Aiden, mi fu chiaro che lui desiderasse trovarsi a chilometri di distanza da quella sala gremita di persone chiassose e noiose, quasi il suo unico pensiero fosse quello di scappare senza mai voltarsi indietro. Quella realizzazione mi portò ad avvicinarmi a mio zio, ignorando platealmente il fatto che stesse flirtando con una donna dai lunghi e lucenti capelli rossi e interrompere la conversazione che i due erano intenti ad avere. La donna mi scoccò un'occhiata interessata, curiosa di sapere cosa portasse una ragazza giovane come me ad avvicinarmi a Josh. Le sue labbra si allargarono in un sorriso quasi beffardo, dandomi a pensare che, probabilmente, trovasse a dir poco ridicolo che io volessi attirare l'attenzione di mio zio, il che mi rese molto difficile non scoppiare a ridere.

Come se io volessi davvero provarci con Josh.
Potresti lasciarglielo credere, sono sicura che sarebbe divertente.
Non ne ho voglia e poi Josh si arrabbia sempre quando rovino le sue conquiste.
Peccato, sarebbe stato divertente.

" Josh, visto che mi vuoi bene puoi farmi un favore? Ho bisogno che tu mi copra, sono stufa di restare qui" dissi, poggiando la mano sulla spalla di mio zio e sfoggiando un sorriso innocente.

Josh ricambiò il sorriso e scosse leggermente il capo, quasi fosse stupito che non glielo avessi domandato prima e che avessi spettato tanto a farlo.
Lui sapeva quanto io detestassi quel tipo di feste, soprattutto perché quel giorno glielo avevo ripetuto fino allo sfinimento e non avevo fatto altro che lamentarmi durante il tragitto in limousine per recarci in quel lussuoso edificio nel cuore di Manhattan.

" Io non ti ho vista e noi non abbiamo mai avuto questa conversazione" replicò lui, prima di sorseggiare il suo champagne e tornare a rivolgere le sue attenzioni alla donna che aveva dinanzi.

Scoccai un bacio sulla guancia di mio zio e mi feci strada tra la folla di persone che gremiva quella grande sala da ballo illuminata dai lussuosi e costosi lampadari di cristallo posti sul soffitto. Trovai Aiden in un angolo della stanza, aveva lo sguardo fisso dinanzi a sé e non sembrava osservare niente in particolare, quasi fosse completamente estraniato da ciò che lo circondava.
Quella sera Aiden pareva essere confuso, come se avesse avuto la mente offuscata da una miriade di pensieri che non era in grado di reprimere e le occhiaie che gli solcavano gli occhi non facevano altro che sostenere la mia tesi, dandomi a pensare che in quel periodo faticasse a dormire di più rispetto al suo solito.
Mi domandai se quel suo stato di confusione fosse dato da Bella e se mai avesse avuto intenzione di parlarmi di lei e del passato che li legava e che, a quel punto, pareva essere intenzionato ad ispessire il muro invisibile che ci sperava giorno dopo giorno.
Avevo a disposizione pochi pezzi di quell'intricato puzzle e non riuscivo proprio a venirne a capo, troppo confusa per anche solo provarci.
Volevo concedere ad Aiden la possibilità di abbandonare i pensieri che lo opprimevano, anche solo per qualche ora, dandogli l'occasione di riemergere dalle proprie acque e tornare in superficie per respirare liberamente.

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