Inizio a sbendarmi e per fortuna il dolore non aumenta.

Quando arrivo all'ultimo strato, mi fermo:

"Forza"

Prendo un grosso respiro e tolgo la garza: il respiro che ho fatto non è servito a niente.

Sento la testa tornare a girare e gli occhi riempirsi di lacrime: uno squarcio, mi attraversa la pancia in orizzontale, proprio sotto il seno.

E' ricucito con la magia (opera di Malfoy sicuramente), ma noto che il taglio è ancora molto arrossato e frastagliato.

E' orrendo.

Inizia a pizzicare: forse sarà meglio ricoprirlo.

Afferro la bacchetta poggiata come sempre accanto al materasso e avverto una fitta alla schiena.

Oddio.

Allungo una mano sfiorando il punto da cui parte il dolore: un'altra cucitura è ciò che percepisco sotto le dita.

Sgrano gli occhi e continuo a percorrerla: non è estesa come quella sulla pancia, ma parte comunque da un lato, arrivando a qualche centimetro dalla colonna vertebrale.

Ingoio, mentre le lacrime iniziano a scendere: ecco perché non mi risveglio.

Nessun sedativo.

Sono...

Sono...

Sono...

Quello spuntone di roccia contro cui sono finita mi ha...

Sono...

Le lacrime mi offuscano completamente la vista ed emetto un rantolo, anche se vorrei urlare.

Sono...

Sono morta.

Quello spuntone mi ha trapassata da parte a parte.

E' finita.

Sono morta.

Mi lascio ricadere sul materasso, incurante del dolore e di tutto il resto e soffoco le urla sul cuscino.

E' finita.

NO.

NO.

NO!

Non può essere così!

Non vedo più niente, non sento più niente, solo le mie urla attutite e le mie mani che si chiudono convulsamente attorno alle bende che ho tolto prima.

Non mi importa.

"NON MI IMPORTA!"

Sono morta.

Morta, morta.

Sbatto più volte il pugno sul materasso, mentre nella mia mente riecheggiano le voci dei miei migliori amici e di Ron.

Non tornerò più da loro.

E' finita.

Il dolore si fa sempre più forte e ben presto sono costretta a bloccarmi e mi rannicchio su me stessa, continuando a piangere.

-Granger-

-VATTENE!- urlo d'istinto, chiudendo gli occhi.

Emetto di nuovo un lamento per il dolore, che prontamente soffoco sul cuscino. Non voglio che lui se ne accorga.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Where stories live. Discover now