Pansy

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Ed è così che, sei mesi dopo, Pansy Parkinson si stava preparando per andare al matrimonio dei suoi migliori amici.

E, non che le piacesse sottolinearlo, era la testimone della sposa.

Si stava truccando quando sentì un debole pop: si girò appena in tempo per estrarre la bacchetta e constatare che era solo Blaise.

"Dio, Blaise. Non puoi entrare dalla porta come fanno tutti?" borbottò rimettendo la bacchetta nella tasca della borsa.

"Potrei, ma non credo di piacere a tuo padre" ammise.

Si avvicinò a Pansy e la abbracció da dietro. Guardò il loro riflesso nello specchio: la ragazza era splendida nel suo abito verde smeraldo. E lui era perfettamente coordinato con lei, con un completo nero e la cravatta dello stesso verde di lei. "Gli piaceresti di più se non entrassi direttamente in camera mia anche nel pieno della notte, non credi?"

Blaise alzò le spalle. "Stai con me solo per il sesso"

"Proprio così" rispose Pansy ridendo. Ma al ragazzo bastò guardarla negli occhi, per capire che stava scherzando.

Sorrise anche lui di rimando. "Sei pronta?"

"Certo"

Pansy prese la mano che le porgeva e si smaterializzarono insieme.

Il giardino di Villa Malfoy era stato tirato a lucido più del solito. Due grandi padiglioni bianchi svettavano al centro, e all'esterno un ampio tavolo da buffet era imbandito di stuzzichini.

Pansy sorrise nel vedere con quanta cura i due sposi - e Narcissa - avevano pensato ai dettagli. Era così che le piacevano i matrimoni: eleganti e raffinati.

"Ma ci pensi che le prime persone che vedo al matrimonio di un Malfoy sono gli Weasley?" fece notare Blaise.

Pansy sorrise. "Sono cambiate tante cose"

E in effetti si diressero proprio verso la massa rossa che erano gli Weasley. Blaise battè una pacca sulla spalla a Ron, che si girò e gli strinse la mano. I due si meritarono l'occhiata divertita  di Pansy e quella orgogliosa Hermione, che era non poteva essere più contenta del fatto che quei due fossero così amici.

La folla iniziò a dirigersi verso il padiglione più grande, dove erano state disposte file e file di sedie. Tutti presero il proprio posto.

Pansy si avvicinò a Draco e fece un sorriso rassicurante. "Sei uno schianto, tesoro"

"Anche tu, Pansy" ricambió.

"Non credere che non si noti quanto tu sia nervoso. Rilassati, va bene? Potter è arrivato?" aggiunse poi, guardandosi intorno. Se Draco era agitato - e Rose non era nei paraggi - l'unico che lo poteva calmare era Potter.

"Potter é qui" borbottó Harry sbucato all'improvviso dietro Draco.

"Allora renditi utile" suggerì con la stessa aria altezzosa che aveva da sedicenne. Harry rise e Draco gli lanciò un'occhiata truce.

La musica iniziò e Pansy trotterelló al suo posto. Guardare Draco che vedeva arrivare la sua futura sposa era bello. Perché, nonostante fossero passati quasi nove anni, la guardava ancora con lo stesso amore.

E Rose era ancora più bella. Aveva un tradizionale abito da sposa, semplice sopra e stretto sui fianchi. Alle ginocchia si apriva in una spumeggiante cascata di balze, che rendevano i suoi movimenti sinuosi ed eleganti.

Draco invece aveva i capelli biondissimi arruffati come piacevano alla sua sposa. Gli occhi erano lucenti e felici, senza quell'aria malinconica e tempestosa.

She saved me. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora