Capitolo 38

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Quando Voldemort pronunciò l'Anatema che Uccide per la seconda volta davanti a Harry Potter, tutta la sala trattenne il fiato. Sembrava la fine naturale di tutto, e forse era quello che tutti si aspettavano.

E anche lei aveva smesso di torcersi le mani per vedere. E aveva visto che Harry era sopravvissuto.

Voldemort era davvero morto, e allora cosa poteva andare storto?

Corse ad abbracciare il suo ragazzo nel tumulto generale e si baciarono così, davanti a tutti.

Qualcuno applaudì, qualcuno borbottò qualcosa sul fatto che era una Mangiamorte. Ma ritrovare Harry, dopo che tutto era finito, era così bello....

Poi tornò bruscamente alla realtà, appena le acque si furono calmate. Era una Mangiamorte davvero. E avrebbe avuto un processo, ora che era tutto finito. E i suoi genitori, neanche sapeva che fine avessero fatto...

Ma per ora era un problema secondario. Doveva trovare Rose.

Ed eccolá lì al tavolo di Serpeverde seduta tra i Malfoy. Sembrava il suo posto naturale, e Victoire sorrise vedendola felice.

Camminò per la Sala Grande finché non individuò i suoi genitori in un angolo e si avvicinò. Sapeva che aveva gli occhi dei curiosi puntati contro e le dava fastidio, ma in quel momento sapeva di essere giudicata dagli altri e non poteva fare nulla per evitarlo.
"Madre, dove siete-"

"Dobbiamo andare via, Victoire"

Il mondo sembrò crollare addosso alla ragazza per la millesima volta. "A Parigi?" chiese.

"Si" Therese sembrava angosciata. "Partiremo domattina"

Victoire avrebbe voluto ridere. "Sai che non verremo con voi, vero?"

"Lo so" la donna abbassò lo sguardo. "Trascorreremo la notte a Malfoy Manor. Ci saluteremo domani mattina, se è questa la vostra decisione"

"Andate. Io e Rose arriviamo più tardi" decise Victoire. Si voltò e corse via prima che la madre potesse replicare. La paura di finire ad Azkaban era grande, ma in quel momento si doveva godere il momento. Era libera di stare con Harry, e quella era l'unica cosa di cui non si sarebbe mai pentita.

                            * * *

"É finita" osservó Rose.

"Uhm, si, suppongo di sì"

Draco rivolse lo sguardo lungo la Sala Grande. Non c'era nessuna divisione, genitori e studenti insieme.
"Vuoi tornare a casa?"

Rose inarcò un sopracciglio guardando il suo ragazzo. Era felice di averlo lì, anche se venivano giudicati dagli altri. Aveva sempre saputo quali erano le conseguenze dell'essere una Mangiamorte, ma essere indicata come tale era tutta un'altra storia.
"Quella è casa tua, Draco. Non mia"

"Finché non ci sarà il processo è quella casa tua, Rose"

Victoire apparse dal nulla e si sedette in mezzo ai due. Quando Draco le lanció un'occhiataccia, lei sorrise. "Si, andiamo a casa"

"Da dove sei arrivata, Tori?"

"Scommetto che eri imbucata da qualche parte con il Sopravvissuto" scherzó Draco.

Victoire arrossì e Rose registrò il modo in cui il suo ragazzo si era rivolto a Harry Potter. Forse era cambiato qualcosa.
"Ero con Harry. Ma non eravano imboscati" ribattè secca.

"Grifondoro" borbottò Draco.

Victoire alzò gli occhi al cielo e Rose ridacchió per conto suo.

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