Capitolo 15

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Draco faticó a ricordare che era successo davvero. Stava stringendo la ragazza di cui si era innamorato tra le braccia, e non aveva mai provato qualcosa che di avvicinasse alla felicità di quel momento.

Finalmente la rosa era sua, e lui doveva stare attento a non farle male.

La sera prima... Sembrava tutto un sogno, immerso di luce argentata. Era rimasto stupito dal fatto che lei, una ragazza vergine, si concedesse proprio a lui, un Mangiamorte.

Questo significava che si fidava davvero di Draco, tanto da concedergli la sua prima volta. Significava sapere e volere che la sua purezza fosse intaccata proprio da lui, e accettarlo senza ricevere in cambio altro che tutto l'amore che Draco riusciva a darle.

Stava così bene lì con lei, avrebbe voluto restarci per sempre.

Solo che Draco non era normale, lui aveva una missione da compiere senza che lei venisse messa in mezzo. Perché se mai le fosse successo qualcosa per colpa sua, Draco non se lo sarebbe perdonato. Non avrebbe accettato di mandare un altro stupido mazzo di rose bianche, no.

Avrebbe voluto proteggerla da tutto, ma aveva la costante sensazione che fosse lei a salvare lui.

* * *

Accarezzó lentamente i morbidi ricci della ragazza che teneva fra le braccia. Non accennò a muoversi: aveva paura di svegliarla. Gli sembrava così piccola e dolce, beata nel sonno, con un'espressione neutra sul viso. Senza quelle barriere che la dividevano dal resto del mondo, senza quella smorfia di arrogante superiorità in cui si rispecchiava costantemente.

Pensó che per lei non fosse stato facile abituarsi ai Serpeverde. Aveva sempre vissuto insieme alla sorella gemella da cui era stata separata, catapultata in un mondo totalmente diverso da quello a cui era abituata. Victoire aveva trovato la forza che le serviva nei Grifondoro, ma Rose l'aveva trovata in se stessa.

Ma non aveva chiesto aiuto, perchè dopotutto il Cappello Parlante non sbaglia mai. Era una Serpeverde, e questo non si poteva cambiare. Era forte e orgogliosa, arrogante e sicura di sè... "Draco.."

"Sono qui"

Aprì gli occhi e fece scorrere lo sguardo lungo la stanza, poi sorrise dolcemente. "Non ricordo che ci fossimo vestiti ieri sera"

"Già..." Draco alzó lo sguardo. "Penso che sia stata la Stanza delle Necessità"

Era contento che tra di loro non si fosse creato uno strano imbarazzo. Si sentiva strano, leggero, sospeso in un limbo di felicità.
Rose allungó una mano e la portò fino al braccio di Draco. Sfiorò il Marchio, ne accarezzò i bordi, seguendo il disegno. L'inchiostro nero come la pece contro la pelle chiara del ragazzo, le linee dure di quell'incantesimo potente e distruttivo. Quando Draco la guardó negli occhi, fu stupito di vedere che erano lucidi. "Rose..."

"Non è giusto"

"Non - non ci possiamo fare niente. Sto bene"

"Non è vero, Draco" lei scosse la testa. "Lo so che stai male"

"Me lo merito" rispose. Deglutí, e Rose rimase a guardare la linea pallida della sua gola.

"Nessuno potrebbe meritarselo"

"Non puoi saperlo, Rose. Io..." distolse lo sguardo. Doveva dirglielo ora. Anzi, avrebbe dovuto dirglielo anche prima di fare l'amore con lei, ma aveva deciso di prendersi quei momenti per sé. Era una cosa così egoista.... E adesso non si sarebbe stupito se la ragazza fosse corsa via a gambe levate. "La collana maledetta" Draco fece un respiro tremante. "Sono stato io a farti andare al San Mungo"

Rose smise di sfiorare il Marchio e guardò il ragazzo negli occhi. "Draco..."

"Non dire niente. Ti prego"

"Draco" una lacrima sfuggí dal suo controllo, ma abbozzó un sorriso. "Lo sapevo già"

"Cosa?"

"Le rose bianche, io..." Rose fece una pausa, per guardarlo negli occhi. "Non ero sicura che fossi stato tu, ma hai detto di sentire profumo di rose nell'Amortentia. Pensavo - pensavo che lo sapessi, ormai"

"E - non ti importa?"

Rose si morse nervosamente il labbro.
"Sapevo che non l'avevi fatto per me. Io - io ero sicura che l'avessi fatto per colpa di qualcun altro"

A Draco sembrò che un macingno si levasse dal suo petto. Ma si sentiva ugualmente in colpa, perché per lei non doveva essere stato facile perdonarlo. La attirò vicino a sé e le alzó il viso con un gesto delicato, incastonando gli occhi con i suoi.

"Non ti farei mai del male. Lo sai, vero?" sussurrò, a pochi centimetri dalle sue labbra.

Lei annuì impercettibilmente e si allungò fino a dare un bacio leggero sulle labbra di Draco. Si staccarono e al ragazzo dispiacque incredibilmente di perdere il contatto.

"Dovremmo andare" mormoró lei. "Pansy si starà preoccupando"

"Al diavolo Pansy e il resto dei Serpeverde"

Rose ridacchió. "Pansy ti vuole bene"

"Certo che mi vuole bene. Riesci ad immaginare un motivo per cui qualcuno non dovrebbe volermi bene?"

"Proprio no"

"Già" Draco ghignó. "Esatto"

Rose si alzò e si avvicinò all'armadio, magicamente riempito dei loro vestiti. Lanciò una divisa a Draco e si cambiarono entrambi in silenzio.

Un silenzio intriso di domande. Come si sarebbero dovuti comportare? Draco sapeva che Rose sarebbe piaciuta subito a sua mamma, con le sue maniere educate e il suo portamento elegante. E a suo padre sarebbe importato solo il suo stato di sangue, e i Lihley erano Purosangue. Aveva paura per lei, per quello che le sarebbe successo se qualcuno avesse scoperto che era la ragazza di un mangiamorte.

"Draco?" esordí Rose. Tanto, prima o poi avrebbero dovuto parlarne. E quel silenzio avrebbe obbligato entrambi a rimettere quei muri che faticosamente avevano abbattuto.

"Si?"

"Noi..." Rose esitó. "Che cosa é cambiato?"

Draco si schiarí la voce. "Che cosa intendi?"

"Dopo questa notte. Insomma..." Rose non sapeva neanche come trovare le parole giuste. "Non voglio che tu ti metta in pericolo, Draco"

"Non mi metterò in pericolo" ribatté Draco. "E non mi interessa quello che diranno gli altri. Ho paura per te, Rose"

"Io starò bene" rispose lei, un debole sorriso abbozzato sul viso. "Mi prometti che starai attento?"

Draco annuì, promettendo a se stesso di fare tutto quello che poteva per salvare lei. "Andrà tutto bene"

"Non puoi saperlo, Draco"

Non era più solo. E questo bastava. "Oh, invece lo so"

"Ah, davvero?"

"Si" Draco le sorrise. "Non ti libererai di me molto facilmente, Rose"

Rose ricambió e lo bació. "Lo spero davvero"

She saved me. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora