Capitolo 27

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Victoire girava in cerchio per la stanza vuota. Non riusciva proprio a contenersi: doveva parlare con Malfoy in quel momento e non lo trovava da nessuna parte.

Quel che Harry le aveva detto erano frasi confuse e perse, ma la gioia di sentire la sua voce era prevalsa su qualsiasi cosa. Sapeva che se qualcuno avesse avuto anche solo il lontano sospetto di un collegamento con il Sopravvissuto lei sarebbe stata torturata a morte da Voldemort in persona per diventare una spia. Ma in fondo poteva già sembrare una spia e se ne era resa conto nell'incertezza della voce di Hermione: non le era mai andata particolarmente a genio  - - forse perché era un po' gelosa del fatto che i suoi due migliori amici dedicassero la stessa attenzione che dedicavano a lei ad un altra ragazza - ma quella diffidenza la faceva dubitare di se stessa.

Eppure Harry le era sembrato fermo e sicuro come un leader. Sapeva che non avrebbe chiesto niente che non fosse necessario per metterla in pericolo, quindi trovare l'Horcrux che doveva essere a Malfoy Manor doveva essere estremamente necessario.

Quello di cui Victoire aveva bisogno era conoscere qualcuno che sapeva dove si poteva trovare la Coppa di Tosca Tassorosso e quel qualcuno era Malfoy, sempre che avesse accettato di aiutarla. E lei dubitava fortemente che lui potesse mai accettare di aiutare il grande Potter, ma forse avrebbe potuto farlo per Rose...

Smise di camminare in cerchio quando sentì la serratura della porta scattare e una ragazza sgusciare dentro la loro stanza. "Rose!"

Rose alzò lo sguardo e incontrò i suoi candidi occhi chiari, un po' imbarazzata. "Sono le undici del mattino! Non per impicciarmi in quello che fate tu e Malfoy, ma avresti potuto avvertirmi.."

"Uh, già. La prossima volta ti avviserò"

Non ci avrebbe pensato due volte a non dirle niente per l'ennesima volta e stava mentendo, ma questo Victoire lo sapeva benissimo. "Dov'é Malfoy?" chiese con finto disinteresse.

Rose alzò gli occhi e la guardò con le sopracciglia alzate. "Perché ti interessa?"

"Perché devo chiedergli una cosa"

Rose la scrutó con un fastidioso sospetto. Come se la trovasse ridicola, e Victoire si sentiva proprio così. "Senti, Victoire..."

"Si, lo so. Malfoy non ha nessun motivo per aiutarmi. Lo so" ripeté. "Ma ne vale la salvezza del mondo magico..."

Victoire poté vedere un lampo di paura attraversare gli occhi di Rose. "Che cosa? Potter ti ha contattata?" chiese abbassando la voce ad un sussurro.

"Si" Victoire sospiró. "Ha bisogno di un, ecco, un oggetto che si trova qui"

"Un oggetto?" chiese dubbiosa. "Riusciresti ad essere più precisa?"

"Un, uhm, oggetto di valore?"

"Grandioso" Rose sbuffó. "Okay, senti. Se i Malfoy avessero un oggetto di valore, non lo terrebbero in casa ora che è piena di Mangiamorte"

Victoire la guardò. "Giusto..."

"Sarebbe alla Gringott" concluse. "È poi, non è detto che sia dei Malfoy"

Victoire alzó gli occhi al cielo. "E di chi può essere?"

"La famiglia dei Malfoy è legata ad altre famiglie. I Black, ad esempio... o i Lestrange"

Victoire annuí gravemente. "Pensi che potrei dire queste cose ad Harry?" chiese dubbiosa. Non voleva che Rose pensasse che l'aveva usata per ottenere informazioni proprio ora che si stavano riavvicinando.

"Penso che sarebbe un'idea stupida" Rose scosse la testa. "Ma sicuramente è l'unica che il tuo grande Harry Potter ha, quindi... Stai attenta. Non hai idea di quello che ti farebbero se scoprissero che sei in contatto con lui"

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