Capitolo 8

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Una strana carica di elettricità le attraversava il corpo. Tutti gli occhi erano puntati su lei e Malfoy, come se fossero due spettacoli da circo. Perfino sua sorella, che non si era fatta scrupoli con Potter, la guardava con aria di rimprovero.

Non era giusto. Non era così che doveva andare.

Rose alzò lo sguardo e incontrò quello del ragazzo. Non sapeva decifrarlo, ma tanto non importava. Nessuno sapeva leggere dentro i suoi occhi pallidi, costantemente infrangibili.

Però notò un tenue rossore salire fino alle guance di Malfoy, tingendole di un lieve color rosato.

Tutti le lanciavano occhiate complici e Rose si sentì come se le stessero silenziosamente promettendo di non rivelare a nessuno il loro segreto.

Ma quale segreto?

Lei e Draco si erano rivolti la parola si e no cinque volte e da quello che aveva potuto vedere lui era confuso quanto lei. Stranamente cercò di accantonare quel pensiero senza fare congetture.

Si concentró sul profumo dell'Amortentia. Un forte odore di menta le arrivò alle narici, sostituito dopo da quello del mare. Rose sentí anche uno strano e lieve profumo da uomo che non ricordava di aver mai sentito prima. Sapeva come di muschio.

Restò in silenzio per tutta la lezione, giocherellando nervosamente con la sua pozione, e quando l'ora finì uscì di corsa. Si stava per congratulare con sé stessa per essere riuscita a scappare, quando qualcuno la chiamó.

"Lihley"

Rose si fermó di scatto. Non aveva deciso di farlo, ma, semplicemente, quel tono strascicato era così dannatamente autoritario e irritante che sembrava poter farle fare qualunque cosa.

"Ti sei fermata" constató lui con un ghigno sulle labbra sottili. "Senti, io.."

"Malfoy" lo fermó lei imbarazzata. "Va tutto bene"

Indietreggió, quasi per andarsene di nuovo, ma lui la prese per un polso e la trattenne. E questa volta lei non si divincoló. "Lo capisco, sai"

"Che cosa?"

"Se non va tutto bene" mormorò guardandola negli occhi. La sua voce era bassa, roca e seducente..

"Oh, smettila" lei roteò gli occhi, cercando una scusa banale per distogliere lo sguardo dal suo. Malfoy stava solo giocando con lei, lo sapeva. "Non lo puoi capire"

"Se non lo capisci neanche tu?" concluse lui divertito. Rose sgranó gli occhi e Draco colse il momento di distrazione per avvicinarsi al suo orecchio. "Non puoi nascondermi niente, Rosalie"

* * *

Rose si riscosse dallo stato di trance dopo pochi secondi. Non voleva rimanere lì, imbambolata, a guardarlo mentre se ne andava.

Non sarebbe stata al suo gioco.

Eppure neanche lei poteva negare era attratta da quel misterioso ragazzo biondo che sembrava divertirsi tanto nella sua maschera del cattivo ragazzo.

Entrò nel dormitorio, sperando fortemente che la notizia non si fosse ancora diffusa. Non era sicura di riuscire a far finta che non gliene importasse niente davanti alle sue quattro coinquiline.

"Ed ecco arrivare la futura Signora Malfoy!" annunció allegra Astoria.

A Rose caddero le braccia, ma si trattenne dal levare gli occhi al cielo. "Dio, non - non è come sembra"

Astoria inizió a ridere. "Certo che no" commentó Daphne. "Rose, tesoro, dicci almeno se é una cosa seria"

"Una cosa seria? Noi non - certo che non è una cosa seria. Non c'è proprio niente di serio"

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