Capitolo 2

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Rose aveva voglia di dirsi da sola "te l'avevo detto", per quanto prevedibile fosse effettivamente la sua vita.

A Beauxbatons era sempre stata considerata come una ragazza un po' schiva, ma molto intelligente e introversa, selettiva in tutto ciò che faceva, cosa che a lei non dispiaceva affatto.

Si era preparata sui corsi e il resto per non arrivare impreparata. I professori, le materie... I suoi genitori tenevano quanto lei alla sua istruzione, come ogni famiglia Purosangue che si rispetti. Quindi aveva dovuto studiare il doppio per rimettersi in pari con il programma.
Ma sapeva benissimo come funzionava. Venivi smistato in una Casa. E visto che non brillava per il coraggio o la bontà d'animo, era quasi certa che il Cappello Parlante sarebbe stato indeciso tra Corvonero e Serpeverde.

Ma lei non era cattiva in alcun modo credesse possibile, se non con le parole, e il fatto che i più grandi maghi oscuri della storia fossero tutti in Serpeverde non la spaventava. Era interessante.
Alla fine, la sua vera vocazione era risultata essere Serpeverde.

E non sapeva se essere arrabbiata per non essere stata smistata nella sua prima scelta, cioè Corvonero, o perché sua sorella era capitata esattamente dove voleva stare. Come sempre, del resto.

E Blaise, se aveva capito bene il nome, già non gli stava simpatico. Perché tutti si interessavano sempre a sua sorella?

Era sempre esaltata per qualsiasi cosa e quando parlava quasi gridava. Diceva che non le piacesse essere al centro dell'attenzione, e faceva di tutto per starci.

A volte pensava... Pensava che lei era molto più interessante, sotto ogni punto di vista. E allora perché tutti guardavano sempre sua sorella?

Venne distratta da Pansy, che le sfiorò leggermente la spalla mentre salivano le scale. La riteneva abbastanza a posto, per quanto a posto poteva essere.

"Allora, condividerai il dormitorio con me e altre tre ragazze" la informò.

"Come sono?" chiese Rose incerta.

"'Uhm" iniziò Pansy, e dal suo tono non si poteva dedurre niente di buono. "Tesoro, non le giudicare, okay? Sono pettegole, irritanti, probabilmente le persone più false che conoscerai... Ma sono leali, a modo loro"

Rose sbuffò. "Grandioso"

"Potrebbero farti degli scherzi, all'inizio" continuò cautamente, "Ecco, sei la nuova arrivata"

"Si, me la caverò" borbottò l'altra.

"Tu mi piaci, sai" continuò imperterrita Pansy.

Si mise a ridere e la ringraziò. Anche a Rose piaceva lei.

Entrarono nel dormitorio e Rose ebbe appena il tempo di osservare la stanza che gli occhi delle ragazze si puntarono su di lei. La porta era intarsiata con incisioni delicate, che formavano strani fiori. I letti avevano le coperte di un bel verde acceso, rifinite da candidi richiami in argento.

"Rosalie" una di loro, il cui viso era incorniciato da tanti riccioli d'oro, pronunciò il suo nome come se avesse dentro qualcosa di estremamente interessante. "Finalmente ci incontriamo!"

"Daphne, lei é Rose. Rose, loro sono Daphne e Astoria, sono sorelle. Lei é Millicent" spiegò velocemente Pansy, indicandole una ad una.

Rose strinse la mano a tutte e si sistemó sull'ultimo letto libero.

Le ragazze si lanciarono in un dettagliato resoconto degli avvenimenti degli ultimi sei anni, intervallandosi allegramente per aggiungere le informazioni più piccanti.

"E tu, tesoro?" chiese Daphne.

"Oh, credo sia niente paragonato a quello che mi avete raccontato" ironizzó, e Pansy le lanció un'occhiata divertita.

She saved me. Where stories live. Discover now