Capitolo 11

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Draco si maledisse così tante volte che ormai non ricordava più perché lo stesse facendo.

Che diavolo aveva in testa? Avrebbe potuto essere morto di lì a cinque mesi, eppure andava in giro a promettere cose che non avrebbe potuto mantenere. E non era giusto, né per lui che per lei.

Era egoista. Se... Se davvero, almeno un po' lei gli piaceva davvero, non avrebbe dovuto permetterle di affezionarsi troppo. Ma poi, chi voleva prendere in giro?

Anche lui era affezionato. Era come una droga....

Aveva colto l'occasione per distruggersi ancora una volta.

Aveva un potere fin troppo grande su di lei. Una sua parola sbagliata le avrebbe fatto più male che il Signore Oscuro con la Maledizione Crociatus.

Suo padre era un Mangiamorte. Lui stesso era un mangiamorte.

Non sapeva neanche se tenendola all'oscuro di tutto le faceva bene o male... Draco Malfoy aveva ufficialmente paura di far del male a qualcuno, e lo spaventava più di qualsiasi altra cosa.

Quella ragazza gli era entrata nella testa. E non era normale, non la conosceva neanche così bene... Eppure, qualcosa in lei lo spingeva a essere una persona migliore. Quella cosa che l'aveva spinto a proteggerla quando Potter stava per colpirla, quella che gli aveva fatto spedire le rose bianche.

Amava la persona che era quando stava con lei. E questa è la definizione che da quel momento avrebbe dato dell'amore. "Draco?" chiamó Tiger.

Draco alzó distrattamente lo sguardo. "Si?"

"Uh, i-io e Goyle volevamo dirti una cosa"

Prese Goyle per le spalle e se lo mise davanti, come a proteggersi. "Avanti" Draco li guardó con un'intrattenibile smorfia di scherno. "Vi sto ascoltando"

"N-noi... ecco, noi s-stiamo.."

"Tiger!" lo richiamó irritato. "Dimmelo e basta"

Tiger tremó e prese un respiro profondo. "Io e Goyle stiamo insieme!" buttò fuori tutto d'un fiato.

Draco non si trattenne dallo spalancare gli occhi. Cavolo, quei due ragazzi dall'aria così stolta che gli stavano attorno come due guardie del corpo stavano insieme?

Certo, aveva notato che avessero tendenze maschili. Non gli erano sfuggiti i fugaci sguardi agli altri Serpeverde e nessuna fantasia su qualche ragazza, ma... che si sarebbero messi insieme, quello davvero non l'avrebbe mai detto.
Si avvicinò lentamente a loro, che lo fissavano intimiditi. Intimiditi, ma sempre con la stessa espressione stolta stampata in volto. A Draco non passò neanche per l'anticamera del cervello di prenderli in giro. Forse quella ragazza aveva un effetto troppo drastico su di lui. "Tiger, Goyle" inizió solenne, trattenendo una smorfia. "Finalmente vi siete dati una mossa. Naturalmente lo sapevo da sempre, quindi... Congratulazioni"

Tornò a sedersi con un espressione furba sul volto. Non aveva bisogno di girarsi per vedere l'espressione stupita e confusa dei due ragazzi.
"Ehm, Draco?" chiese Goyle. "Sei sicuro di stare bene?"

"Mai stato meglio" rispose lui sovrappensiero.

* * *

Malfoy camminava per i giardini del Manor, assorto nei sui pensieri.
Ogni tanto gli capitava di guardare il Marchio, come se sperasse di vederlo magicamente sparire nel nulla.

Proprio mentre stava per controllare la presenza o meno del Marchio Nero, ebbe la visione distolta di una ragazza che entrava nel Manor.

Draco corse come non aveva mai fatto verso la porta, con il cuore in gola. Sapeva cosa stava per succedere, lo sentiva con tutte le fibre del suo essere.

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