Ci spostiamo verso quello di sinistra che conduce in un breve corridoio, dove si trova un quadro alto circa due metri e largo la metà. Raffigura un cielo stellato, con la Via Lattea ben visibile, che si specchia in un lago. All'orizzonte si vedono delle montagne dietro le quali si irradia una luce molto forte, come se, anche se a notte fonda, il sole stesse per sorgere.

E' bellissimo e mi fermo un attimo ad ammirarlo.

Avvicino le dita alla tela e la sfioro. Un brivido mi percorre da capo a piedi. Chiunque l'abbia realizzato è un maestro.

Prima che venga notata la mia assenza, mi affretto a raggiungere gli altri, che nel frattempo sono arrivati alla fine del corridoio: a sinistra noto subito la grande scala a chiocciola che sale ai piani superiori, sparendo oltre il soffitto di questo piano. Da fuori, questa zona corrisponde alla torre. A destra invece, trovo un salone che si estende per tutta la lunghezza della casa, arredato in stile parigino e anch'esso bianco. Sulla parete di fronte, ci sono tre ampie porte finestre che si affacciano sul giardino laterale, mentre al centro ci sono due divani grigio fumo uno accanto all'altro e in mezzo un tavolinetto basso. In fondo un grande camino occupa quasi tutta la scena, mentre sulla parete vicino a noi, c'è una libreria piena zeppa di volumi. A quanto pare io e Malfoy avevamo una passione in comune che non conoscevo.

Diamo una veloce occhiata a tutto e naturalmente io mi dedico ai libri: ce ne sono di tutti i tipi. Da vecchi volumi di incantesimi, sino a quelli più moderni. Ci sono anche libri in altre lingue: francese, italiano, arabo e, con mia sorpresa, libri di rune. Non sapevo che sapesse decifrarle: a Hogwarts non seguiva quella materia.

Dopo dieci minuti abbiamo ispezionato tutto, ma non trovando niente, ci spostiamo sul retro della casa, a cui si accede tramite un altro arco alla fine del salone. Ci ritroviamo in cucina: gli spazi anche qui sono molto ampi. Nulla di sospetto, però, attira la nostra attenzione.

Ci dedichiamo così all'ala est della casa, dove si trova un ampio studio, delle stesse dimensioni del salone. Le pareti sono ricoperte di carta da parati color crema, in contrasto con il parquet in legno del pavimento: in fondo c'è un altro camino e lì vicino un divano in pelle, con due poltrone. Al centro della stanza, invece, si trova una scrivania rivolta verso di noi, completa di sedie dallo schienale alto e rivestite di pelle verde. Dietro, innumerevoli scaffali incassati a muro, pieni di libri.

-Molti di questi, provengono dalla biblioteca del Manor- dice Blaise.

-Al Manor c'è una biblioteca?- chiedo incuriosita.

-Si, al piano terra-

Sentiamo picchiettare alla finestra proprio accanto a noi e vedo un gufo appollaiato accanto alla porta finestra che conduce in veranda.

-Un gufo?- chiedo.

Blaise lo fissa un attimo, stranito: -Vado io-

Si allontana, uscendo dalla stanza velocemente senza darmi il tempo di replicare. Stranita dal suo bizzarro comportamento, mi avvicino alla liberia e lentamente sfioro la superficie di quelli che noto essere dei tomi piuttosto antichi, ancora più preziosi dei precedenti. Per un attimo sono tentata dal prenderne uno a caso e sedermi da qualche parte a leggerlo, ma vengo riportata alla realtà da Harry:

-Ragazzi, guardate qui-

Mi giro e lo vedo indicare il centro della scrivania. Seguo la direzione del suo sguardo, ma lì per lì non vedo niente di particolare. Solo quando raggiungo la sedia mi accorgo di cosa sta parlando: La superficie dello scrittoio è ricoperta di un leggero strato di polvere, tranne che per una zona al centro, dalla forma rettangolare.

-Qui c'era poggiato qualcosa- dice Harry.

-E dalla polvere che c'è non può averlo di certo tolto Malfoy- interviene Ron.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Where stories live. Discover now