-Cave Inimicum. Repello Inimicum. Fianto Duri. Protego Maxima. Repello Babbanum-

La cupola prende ancora una volta forma e sotto i miei occhi pieni di speranza, la vedo assumere il colore tanto agognato: platino.

-Hermione, sono daltonico? Lo vedi anche tu?- mi chiede Blaise con voce emozionata.

Mi giro a guardarlo e sorrido apertamente: -Chiama Harry. Si va a Richmond-

***

-Accipere Babbanum- (*)

Anche l'ultimo incantesimo si scioglie sotto gli occhi ammirati di Blaise, Harry e Ron, mentre la calotta, che aveva assunto i colori dell'oro brillante, si disintegra.

-Entriamo forza- dico riscuotendoli dal loro torpore: a volte mi sembrano ancora dei bambini affascinati dalla magia. Sorrido e mi avvicino rapidamente alla porta d'ingresso, cercando di ignorare la sensazione di familiarità che pian piano si desta dentro di me. Che significa?

Nel sogno inizialmente mi era sembrata la mia casa. Possibile che quell'impressione si sia insinuata nella mia mente anche dopo il mio risveglio?

Ma mentre formulo la domanda, ho già la risposta:

"Harry stava per scagliare un incantesimo e tu già sapevi che non avrebbe dovuto"

"Nel sogno ero Malfoy"

"In qualche strano modo, ho stabilito un legame con la sua coscienza"

Scrollo la testa: "E' impossibile. Malfoy è morto. Morto"

La mia mano trema leggermente, mentre estraggo la bacchetta e pronuncio l'Alohomora per aprire la porta d'ingresso. Blaise accanto a me, mi fissa.

Sarà meglio entrare e fingere che vada tutto bene. Appena varco la soglia però, sono costretta a bloccarmi. Immagini veloci mi scorrono davanti agli occhi: il serpente del mio sogno, il Patronus di Blaise, un pezzo di pergamena che ondeggia sospeso tra le fiamme e un muro di pietra.

Perdo l'equilibrio, mentre la testa inizia a girare. Qualcuno mi sorregge:

-Granger, tutto bene?-

Blaise. Di nuovo.

-Io... Si, tutto bene- dico, dapprima incerta, per poi riacquistare sicurezza, ricordando con chi sto parlando.

-Herm, cos'hai?- Ron mi si avvicina preoccupato, scostando Blaise da me.

-Sto bene, tranquillo, sono solo un po' stanca-

-Forse è il caso che torni a casa e ti riposi un po'. Possiamo occuparcene noi- interviene Harry.

-No! Sto bene vi ho detto. Ora per favore iniziamo a lavorare- rispondo infastidita e leggermente alterata. Mi guardano scioccati ed effettivamente lo sono anch'io: si stavano solo preoccupando per me, come è già successo altre volte; perché li ho aggrediti?

Ho bisogno di riposare davvero, ora più che mai.

-Scusate- dico –Prometto che dopo che avremo finito, tornerò di corsa a casa e dormirò un po'- Guardo Ron con un leggero sorriso colpevole e lui si rilassa.

Sposto la mia attenzione sull'ambiente circostante.

Ci troviamo in un'ampio ingresso: di fronte a noi c'è un'ampia scalinata, con due corrimano in legno su ringhere in ferro battuto, che terminano con una testa di serpente.

"Serpeverde fino al midollo eh Malfoy?" penso ironicamente.

Le pareti sono bianche e lavorate con cornici in gesso, che sopperiscono alla mancanza di fotografie o di dipinti e che riprendono l'aspetto delle cornici di legno che circondano i due archi che si aprono ai nostri lati.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu