Sul retro della casa c'è un ampio giardino, dove di solito ci riuniamo con la famiglia di Ron, mentre sul portico si trovano un divanetto e una sedia a dondolo. Amo sedermi lì durante le sere d'estate ad ammirare il cielo e le costellazioni.

Sorrido pensandoci, mentre inizio a preparare i pancakes e il caffè.

Trascorsa un'ora, entrambi siamo pronti e usciamo in giardino per smaterializzarci.

Lavoriamo entrambi al Ministero. Questa mattina però, lui non è di turno e ha deciso di raggiungere Molly alla Tana, per tenerle un po' di compagnia.

L'anno successivo alla guerra, io ho conseguito i M.A.G.O., mentre lui ha lavorato con George al negozio e, nel frattempo, studiava insieme ad Harry per diventare un Auror.

Quella carriera mi aveva sempre affascinata, così ho deciso di seguirli e, un anno dopo, sono entrata a far parte anch'io della loro squadra.

Harry, da poco più di un mese è stato promosso a capo del nostro gruppo. Inutile dire che ne è stato felicissimo.


-Ci vediamo stasera. Saluta Molly da parte mia, mi raccomando- gli dico sorridendo e abbracciandolo.

-Si, a stasera- risponde sorridendomi a sua volta e baciandomi.

Mi smaterializzo in uno dei vicoli vicino l'ingresso per i dipendenti. Come al solito, c'è confusione, ma non me ne preoccupo. Siamo in pieno centro, a Londra, e sono le otto del mattino. E' tutto perfettamente normale.

Mi avvicino al finto bagno delle donne ed entro.

Appena raggiungo l'Atrium però, noto che la confusione è ancora molta. Alzo un sopracciglio dubbiosa: di solito a quest'ora, almeno qui dentro, c'è più calma rispetto all'esterno; invece adesso, sembra che sia esploso un detonatore abbindolante da qualche parte.

Facendomi spazio, arrivo finalmente agli ascensori e una volta salita, raggiungo il mio ufficio, anzi, per meglio dire, il nostro ufficio.

La mia squadra è composta da cinque persone: io, Ron, Harry, Blaise Zabini e, ahimè, anche Draco Malfoy.

Malfoy un Auror, chi l'avrebbe mai detto? Quando Harry me lo disse la prima volta, scoppiai a ridere: chi mai ci crederebbe? Dalla sua espressione seria e anche un po' dispiaciuta, intuii però, che diceva la verità.

Dopo la fine della guerra, la famiglia Malfoy venne sottoposta a processo. L'attesa fu lunga. Il Wizengamot aveva deciso di esaminare il loro caso per ultimo, perché riteneva fosse il più complesso. Nel frattempo erano stati relegati nella loro tenuta, a quelli che i Babbani chiamano "arresti domiciliari".

Seguii molto attentamente il loro caso, attraverso la Gazzetta, ma ad un certo punto, le notizie non vennero più diffuse e a Gennaio del mio ultimo anno, Malfoy tornò a Hogwarts. Naturalmente tutti iniziarono a guardarlo stupiti e contrariati. Si era salvato da Azkaban. Io non ne ero colpita più di tanto. Sapevo che lui sarebbe stato giudicato con più clemenza. Il fatto di non aver ucciso né Silente, né altri innocenti, ha influenzato molto la decisione della commissione. Inoltre, girava voce secondo cui, non avesse avuto altra scelta se non quella di diventare Mangiamorte, al solo fine di salvare i suoi genitori. Faccio fatica a crederci sinceramente. Tutti abbiamo una scelta. E lui, anche se costretto, avrebbe potuto decidere di fare il doppio gioco, esattamente come Piton. Ma non l'ha fatto e anzi, ha aiutato altri Mangiamorte ad entrare a scuola.

Il giorno del suo rientro, lo ricordo perfettamente: il tavolo dei Serpeverde era in visibilio. Finalmente il loro leader era tornato e lo avevano accolto felici. E' stato quello il momento in cui mi sono resa conto che anche le Serpi, se vogliono, sanno avere un cuore; che tengono molto all'amicizia, esattamente come noi Grifondoro, solo che non lo danno a vedere. La maggior parte tende a nascondere le emozioni.

Lumos - Nihil est ut videtur | Dramione (COMPLETATA) #Wattys2018Where stories live. Discover now