Lo sconosciuto

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I messaggi e le visite fuori casa furono sempre più frequenti che perfino Anne e Johanna si insopettirono e furono costretti a dire la verità alle due mamme.

Purtroppo non la presero bene e inizarono a impazzire dicendo di chiamare la polizia, ma loro non vollero, era la loro battaglia e la combattevano nel loro modo, non nel modo di altri.

Le notti per Harry furono un susseguirsi di incubi nel quale -A uccideva tutte le persone a cui lui teneva.

Una notte invece tutto cambiò. Quella lettera che Harry ritrovava sempre la mattinanon c'era.
Stranito da quella situazione chiamò Louis e gli raccontò cosa era successo.

Si meravigliarono entrambi di quello che era successo e si chiesero perché in quella giornata la lettera non era arrivata.

Harry andò a casa di Louis e tirarono giù varie ipotesi, ma nessuna sembrava dargli risposta a quella domanda.

Vibrò il telefono ad Harry e lo tirò fuori. Era sua madre.

-Mamma? Dimmi-

-Harry dove sei? C'è un tuo amico alla porta-

-Chi? -
-Non lo so non si è presentato. Ora è con Robin che lo tiene sotto controllo. Vieni subito-

-Arrivo-

Buttò giù la telefonata e spiegò brevemente a Louis quello che era successo e decise di accompagnarlo, non sapendo chi era l'amico.

Arrivarono a casa ed aprirono la porta rimanendo sorpresi di chi c'era davanti a loro.

-Fred?!- Esclamarono insieme.

-Siete sorpresi. Avevo pensato che avreste preferito vedermi dal vivo piuttosto che tramite lettere- Disse.

Indietreggiarono entrambi a quelle parole e Louis si mise davanti ad Harry per proteggerlo.

-Harry possiamo parlare? Da soli- Chiese Fred.

-No- Disse Louis.

-Lou lasciami andare, prima parlerò con lui, prima finirà questa cosa- Cercò di convincerlo Harry.

Andarono in camera sua e restarono lì per circa una mezz'oretta, poi Fred scese con un sorriso vittorioso, salutò Anne e Robin e allegramente uscì di casa.

Dopo qualche istante scese anche Harry, ma lui non era per niente allegro.

Louis si diresse subito verso il suo ragazzo e lo abbracciò forte forte, per fargli capire che lui c'era.

Harry a quell'abbraccio pianse, consapevole di quello che avrebbe dovuto fare il giorno dopo, non voleva ma era costretto.

-Cosa ti ha detto?-

-Nulla, la solita cosa- Mentii.

-Cioè?-

-Che cercherà di separarci e farà di tutto. Come Josh ci aveva detto-

-Josh non ha più fatto nulla. Giusto? Non farà nulla nemmeno lui-

-Lou promettimi una cosa-

-Dimmi-

-Qualsiasi cosa succede non dimenticarmi-

-Che dici Harry-

-Promettimelo Lou. Per favore-

-Te lo prometto-

Harry lo abbracciò come se fosse l'ultima volta. Louis si fermò da lui a dormire e quella sera fecero l'amore, come non lo avevano mai fatto.

Harry spingeva in Louis come se sapesse che stava per succedere qualcosa di brutto e voleva renderlo suo almeno un'ultima volta. Louis non sapeva che le paure di Harry erano fondate e forse anche troppo.

La mattina si svegliarono e si diedero un tenero bacio, si vestirono e scesero a fare colazione poi andarono a scuola. Lì gli aspettava un terribile evento chiamato meglio Fred che quando arrivarono sorrise strafottente.

Louis ed Harry si diressero ognuno verso le proprie lezioni, ma nessuno dei due riuscì a essere concentrato per vari motivi.

Harry pensava continuamente a come potesse fare una cosa del genere, ma non aveva scelta.

Louis invece cercava di capire cosa avesse Harry di strano.

Arrivò la pausa pranzo, l'ora di mettere in atto tutto. Louis andò a recuperare Harry come sempre e si diressero in mensa. Solo che quel giorno con loro i sedette anche Fred.

-Fred che vuoi?- Chiese un Louis scocciato.

-Sono stato chiaro con il tuo amico ieri, quindi ora deve fare la sua parte e giusto così credimi-

-Che significa questo?- Chiese Louis rivolto ad Harry.

-Significa che io non ti amo più Louis. Mi sono innamorato di Fred, ancora tempo fa. Non potevo dirtelo perché non volevo vederti soffrire, ma era la cosa migliore forse. Stiamo insieme ormai e non puoi farci nulla. Sei solo uno stupido se pensavi che ti andassi ancora dietro. Mi dispiace- Disse Harry con disprezzo.

Louis stentò a crederci, insomma l'altra sera si erano amati, lui gli sussurrava ti amo, come poteva cambiare idea così velocemente? Ripensò a quelle parole, mentre Harry e Fred se ne andavano mano nella mano.

Era certo che sotto ci fosse qualcosa, ma in quel momento aveva il cuore spezzato e di certo non poteva pensare ad altro. Non frequentò le lezioni quel pomeriggio, troppo distrutto per tutto. Tornò casa e tra le braccia di sua madre gli raccontò tutto e cercarono una ragione valida per il comportamento di Harry.

Passarono ore così, ma non gli veniva in mente nulla. Finché non pensò all'incontro con Fred avvenuto il pomeriggio precedete e capì che la causa era quello, insomma aveva parlato con Harry da solo e Harry non ha voluto nemmeno dirgli che cosa si erano detti. Qualcosa doveva esserci e poi se era veramente innamorato di Fred di certo non avrebbe detto che gli dispiaceva.

Quelli erano tutti segnali che Harry aveva mandato a Louis nella speranza che lui capisse e venisse a salvarlo, segnali che pian piano Louis stava capendo.

Una volta usciti dalla mensa, mentre Louis tornava a casa, Harry e Fred camminavano verso il giardino nel retro.

-Sei contento adesso?- Chiese Harry.

-Si molto, e sai perché? Perché tu sei solo mio, non suo o di chiunque altro. Mio-

-Tu sei pazzo-

-Si, ma di te-

-Stammi lontano Fred. Dico davvero-

-Non ti ho fatto mollare con Louis per perderti ora. Sai quali sono le condizioni no?-

-Sei uno stronzo-

-Si, uno stronzo che ti ama e che amerai. Fidati-

E gli diede un tenero bacio a stampo a cui Harry rispose con un schiaffo bello forte, tanto forte che gli fece girare la faccia dall'altra parte.

-Non toccarmi mai più-

E anche lui si diresse verso casa. Durante il tragitto pensò sempre a Louis e a come stesse, si diresse anche verso casa sua , ma non ebbe il coraggio di suonare il campanello.

Tornò a casa anche lui e si diresse subito in camera sua chiedendo che nessuno lo disturbasse. Si sentiva a pezzi, aveva causato da solo il suo male, ma l'unica cosa che riuscì a rincuorarlo fu che almeno Lou era salvo.

Suonarono il campanello e lui non si mossi di una centimetro finché la porta di camera sua non si aprì violentemente e l'immagine del suo amato non si vide attraverso l'ombra.

-Dobbiamo parlare- Disse Louis.

-Non ho nulla da dirti-

-Invece io si-

-Non voglio ascoltarti-

-Lo farai. Tanto io parlo lo stesso-

Harry non rispose.

-Voglio cominciare con il fatto che ieri mi hai mentito e non so il perché, poi continuo con il fatto che hai detto che ti dispiace di ciò che hai detto e se ci credi davvero non ti dispiacerebbe per nulla. Quindi ora parla-

'Mi sono fregato da solo' Pensò Harry.

Ma si decise a parlare comunque, raccontandogli la verità e sperando che vada tutto bene.

La scelta migliore della mia vitaМесто, где живут истории. Откройте их для себя