Capitolo 43

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Il suo petto nudo aveva lunghe ferite che lo marchiavano, mentre il sangue scorreva e sgocciolava sul pavimento, sotto le sue urla agghiaccianti.

Non avevo mai torturato qualcuno, perché ero sempre riuscita in qualche modo a fare parlare la gente..

Per quanto fosse sadico e così peggiore di quanto mi aspettassi, mi fermai e gli ridomandai "quando procederà la convenzione?" Con tono fermo e vuoto.

Dave aveva la fronte madida di sudore e i capelli gli ricadevano sulla fronte appiccicandosi.

Non rispondeva e io dissi " vedi di parlare Dave, perché quello che ti farò ogni volta che tacerai diventerà sempre più doloroso."

Ancora non voleva parlare.. non sapevo se era così stupido o così coraggioso questo bastardo.

Mi incamminai verso il tavolo e vi appoggiai i pugnali con cui avevo marchiato Dave..

Tirai fuori un martello grande e andai verso di lui...

" dimmi tutto quello che sai sulla missione che ha in mente la convenzione.." gli chiesi mentre mi avvicinavo a lui con il martello tra le mani.

Nonostante tutto e forse anche il dolore che aveva, fece una specie di smorfia divertita.

"Lo so Sam che te non hai mai torturato nessuno.. pensi che io abbia paura se mi colpisci o mi ferisci? Sai bene anche tu che ho affrontato di peggio." Disse lui con voce spezzata e divertita.

Mi sentì pervadere dalla rabbia e dalla consapevolezza che aveva ragione in parte..

Annuì e facendomi ricadere il martello dalle mani, che cadde rumoroso per terra...
Andai verso Daniel che sotto lo sguardo confuso io gli presi la pistola che aveva nella cintura.

Micheal e Daniel mi guardarono increduli.

"Sam non vorrai ucciderlo? Ci serve.." disse Micheal confuso e forse preoccupato.

Tolsi la sicura e andai verso Dave "forse hai ragione tu e non sono brava a torturare, ma vediamo se con qualche pallottola confessi tutto.." gli dissi tranquillamente, nascondendo il nervoso.

Vidi l'espressione sicura di Dave vacillare sulle mie parole..

Presi bene la mira e sparai sulla gamba in un  determinato punto. Non si sarebbe dissanguato velocemente al contrario di altri punti della gamba e avrei inciso sul suo centro nervoso, per il dolore che può provocare, incondizionatamente da una pallottola che si ha nella carne..

Le urla agghiaccianti e lamenti di dolori uscirono più forti di prima..

"Cosa hai fatto?" Mi sentì domandare da Aiden con tono nervoso..

"Dimmi ora Dave.. quando cazzo interverrà la convenzione?" Gli chiesi sempre puntandogli la pistola contro.

Mentre lui si lamentava e dimenava dal dolore, rispose con voce flebile " tra una settimana. Mercoledì a Times Square.. uno di loro manderà... manderà il virus per poi far esplodere alcune bombe nei posti più importanti che vi sono a New York. Tra tre giorni ci sarà il collaudo delle bombe per farle esplodere quando il virus a tutte le agenzie sarà stato mandato.. non solo sarà una strage governativa ma anche civile.. "

Io mi girai verso Aiden che era come me, pietrificato e incredulo su tutto questo..

"La convenzione si aspetta che ci sia il giorno del collaudo delle bombe e quando non mi troverà sono sicuro.. che.. che capirà tutto. La tua copertura è bruciata alla convenzione.. e o non puoi più fare nulla. Nessuno di voi può più. Dovete accettare il fatto che tutto finirà e regnerà il caos più totale.. siete tutti spacciati." Disse con voce impastata.

Closer to the love (sequel closer to me) Where stories live. Discover now