Capitolo 8

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Avevo appena finito di allenarmi e dopo che mio zio aveva seguito il mio ennesimo allenamento, mi guardò con uno sguardo strano.

Mi lanciò un'asciugamano e si avvicinò a me.
"Che c'è zio?" Gli domandai guardandolo stranita.

Lui alzò le sopracciglia e rispose " e me lo domandi anche? Non ti avevo mai visto nei panni di un'agente e ora che ti vedo così forte e che sai difenderti anche da sola, mi spiazza un po ecco..."

Feci una smorfia divertita e risposi grattandomi la testa "già... Come cambiano le cose in pochi mesi eh "

" andiamo su, che ti mostro la mia dimora.." Gli risposi scherzando.

Lui si mise a sghignazzare e mi seguì al mio alloggio.
****
Povs aiden
Dio che nervi.. Alla divisione era tutta una confusione.

Ora che Ryan era partito per sbrigare delle faccende con Langley su alcuni rapporti, ora toccava a me essere il capo alla divisione. Finché non tornava Ryan mi dovevo occupare io di approvare e decidere, ed era veramente una seccatura enorme..

Convocai la mia squadra in sala riunioni e alzandomi dalla mia scrivania e mi incamminai verso la sala.

Ma tutt'e oggi dovevano accadere questi fottuti imprevisti?

Appena entrai e trovai tutti a rapporto iniziai a spiegare " l'ultima volta nella missione Alvarez è riuscito a scappare ma questa volta non ci deve assolutamente riuscire.
Dalle ultime informazioni siamo riusciti a scovare Alvarez alla sua villa a Los Angeles. Non dobbiamo perdere tempo. Ho già un aereo pronto e voi dovete prepararvi, tra un ora si parte e questa volta riusciremo a prenderlo, e finalmente riusciremo ad eliminare il suo cartello di commercio armi. Capito?"

Tutti annuirono con espressioni sicure e serie.
"Bene... Un'altra cosa, Ryan sarà assente per un po e fino ad allora per qualunque cosa verrete da me. Per ora mi occupo io della divisione." Specificai prima di andare verso la porta della sala.

Tutti annuirono e prima che potessi andare via "aiden posso parlarti un'attimo?" Mi domando corinne seria.

Annuì e risposi " certo vieni nel mio ufficio."
Lei mi seguì sotto lo sguardo sospetto e curioso degli altri.

Entrai nel mio ufficio e subito dopo sentì la porta chiudersi.

Mi sedetti alla scrivania prestando attenzione a Corinne.

" aiden c'è una cosa che non ho detto e qualunque conseguenza ne verrà me ne prenderò la responsabilità." Disse lei con sguardo rammaricato e serio.

Io corrugai la fronte e le chiesi tranquillamente " dimmi.. Cosa vuoi dire?"

"Alvarez il tipo che dobbiamo stanare e arrestare, è più pericoloso di quanto pensi e penso che andare lì sia avventato è una trappola. Sopratutto perché dopo l'ultima volta lui ci sta solo aspettando. Il fatto che si esponga così tanto e non si nasconda non ti è sospetto?" Spiegò lei sicura gesticolando.

"E tu come fai a saperlo? Cosa c'è che non mi stai dicendo?" Le domandai mentre il nervoso mi saliva.
L'ultima cosa che mi serviva era avere una doppiogiochista anche in squadra.. Sopratutto lei quella che non stava mai con un piede in due scarpe.

" Alvarez è il mio ex fidanzato ed un tempo lavoravo insieme a lui.." Confessò accasciandosi sulla poltrona.

Spalancai la bocca sorpreso.
"Finora avevi informazioni importanti e avresti potuto occuparti tu dell'intera operazione ed invece ci hai fatto solo perdere risorse e tempo. Perché Corinne, cosa ti è saltato in mente?" Le dissi esasperato.

"Non lo so aiden, sono andata semplicemente in panico va bene?  Mi dispiace per questa situazione e te l'ho detto affronterò le conseguenze di questo mio comportamento." Disse lei appoggiando la pistola e il suo tesserino della divisione sulla mia scrivania.

Closer to the love (sequel closer to me) Where stories live. Discover now