Capitolo 40

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Avevo appena concluso una telefonata, quando raggiunsi velocemente Daniel uno dei miei contatti..

"Daniel, per il piano è tutto sistemato vero? Anche gli altri?" Domandai insicura, mentre lui mi sorrideva e annuiva.

"Bene.. quando sarà il momento vi dirò l'okey e voi agirete. Tra mezz'ora ritorno all'appartamento e do inizio al piano." Spiegai tranquillamente.

"Si, i gemelli sanno già tutto." Mi accordò lui semplicemente.

Gli sorrisi e mi incamminai verso l'unica persona con cui era ore a cui volevo parlare..

Stava discutendo con Corinne e Micheal di non so cosa, anche se mi sembrava molto coinvolto e attento su quello che si dicevano..

"Scusate, potete lasciarmi parlare un attimo con Aiden?" Domandai a loro gentilmente.

Corinne mi sorrise accondiscendente e Micheal alzò le sopracciglia con espressione buffa.

Aiden sa tranquillo sembrava essere diventato teso, quasi quanto me.

"Allora che devi dirmi?" Mi chiese con durezza e distaccato.

"Senti Aiden.. io ti devo dire delle.." iniziai io mentre cercavo di trovare le parole giuste per spiegargli tutto quello che volevo dirgli.

"Sam se non c'entra con l'operazione che stiamo conducendo, non voglio sapere nulla. Come dici tu prima la missione e poi il resto no? Quindi taglia corto che ho anche io del lavoro da fare.." disse prepotente e guardandomi freddamente negli occhi.

Rimasi delusa, e ferita da quell'atteggiamento verso i miei confronti. Non si era mai rivolto in questo modo con me, neanche quando lo facevo incazzare..

"Ti volevo dire che mi.." continuai più sicura, ma Cole mi urlò alle spalle, interrompendomi "Sam dobbiamo andare.." io sospirai e chinai il capo.

Lui sbuffò e distogliendo il suo sguardo dal mio viso e senza prestarmi più attenzione come prima, ritornò a guardare dei fogli che vi erano sul tavolo come se nulla fosse.

Io lo fissai assorta e lui disse semplicemente senza guardarmi "beh sei ancora lì impalata? Vai dal tuo amico su.." con tono arrogante.

La mia delusione e tutto il resto passo in secondo piano perché la rabbia si insinuava in me.. non poteva trattarmi in questo modo e pensare che io mi comporta da cagnolino bastonato. Col cazzo.

"Anzi Aiden sai che c'è, quando ti fai anche tu un esame di coscienza e non mi tratti come una merda, ma come mi hai sempre trattata allora possiamo pure parlare. E ora vado stronzo che non sei altro." Dissi velenosa e guadagnandomi pure una sua occhiata incredula ma pur sempre infastidita.

Gli diedi le spalle e me ne andai verso cole per seguirlo insieme agli altri..

****
Pov's aiden
Mi puntellai con le mani sul bordo del tavolo, e preso da una attacco di rabbia dopo che Sam mi aveva fatto la sua sclerata, diedi un cazzotto forte sul tavolo, facendogli produrre un tonfo rumoroso e la roba che vi era sopra tremare.

Sentivo le occhiate degli altri anche dietro il collo, ma nulla mi importava.
Quella stronza di Sam non riusciva proprio a capire che io la amavo come non mai e che odiavo Dave quanto l'idea che lei possa essere toccata da qualcuno che non sono io?
Non riesce proprio a capire quanto io odi estremamente quel bastardo di Dave? Non ci arriva proprio.

Sospirai nervoso e girandomi verso gli altri, che  notai subito voltare il capo e distogliere lo sguardo da me, mi focalizzai sul lavoro che stava facendo Jay.

.....

Rimasi con lui a raccogliere maggior informazioni su ogni singolo membro della convenzione in modo da aver abbastanza prove che testimoniassero ogni loro singola imputazione e violazione governativa e della legge.

Stavo proprio per andarmi a prendere una birra, nel mini frigo quando il rumore del cancello mi fece corrugare la fronte, e non solo a me.

Closer to the love (sequel closer to me) Where stories live. Discover now