Capitolo 22

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Pov's Sam
"Ahhhhhhhh" urlai dopo l'ennesima scossa che mi infliggevano nelle caviglie o nei polsi.

"Nnnnnonnn- sssonnno della ccia. " risposi con ancora gli spasmi dalle scosse.

Ero qui da non so quante ore forse da giorni, ma fatto sta che non ne potevo più..
non avevo più forze ed eppure loro continuavano. La convenzione continuava ad interrogarmi ed a torturarmi.

48 ore prima...
"Ho capito Dave. Se dovessi sopravvivere e tutto il resto come farai a saperlo?" Gli domandai mentre mi abbottonavo la giacca.

"Saprò io come e quando cercarti. Ho occhi ovunque Sam. Comunque sia, non ti posso far andare dalla convenzione senza averti lasciato qualche livido o qualche segno.." disse lui grattandosi il collo con sguardo serio.

Eravamo da poco ritornati dalla missione a Dubai insieme a Malach, che non facevamo altro che sedarlo per non avere problemi..
ci trovavamo a New York.

Io annuì e lo guardai indifferente.
Strinsi i pugni e mi preparai a ricevere dei bei lividi sulla faccia..

"Non sentirai nulla.." disse lui sorridendo.

Che pezzo di merda.. corrugai la fronte come se potessi credere alla stronzata che aveva detto ma neanche il tempo di pensarlo, che mi arrivò il suo cazzotto dritto sul labbro.

Sentivo un sapore quasi metallico e caldo.. e sapevo bene che sapore era quello.. sangue.

A parte il dolore, mi toccai il labbro e sapevo era spaccato..

Camminai lontano da lui e andai davanti allo specchio. Guardai il mio viso e a parte il sangue e lo spacco al labbro il mio viso sembrava immacolato.

"Fammi altri lividi. Così è troppo poco." Dissi a Dave sicura tornando da lui, e pulendomi con il dorso della mano il sangue che usciva dal labbro.

Lui alzò un sopracciglio sorpreso e subito dopo annuì.

"Ti ricordi quando prima ti ho detto che non sentirai nulla? Beh questa volta non conta.." disse lui semplicemente.

Alzai gli occhi al cielo e poi mi arrivò un cazzo di cazzotto sullo zigomo.

Che cazzo di dolore..

Mi appoggiai sulle ginocchia per controllare il dolore e cercai di resistere nel inveire su di lui.

Mi ricomposi e mi rimisi con la schiena dritta e lo guardai dritto negli occhi.

"Tocca a te ora.. " disse lui alzando le braccia e guardandomi deciso.

"Come scusa?" Gli domandai guardandolo incredula, mentre cercavo di non pensare al dolore fastidioso al viso.

"Ti ho dato due cazzotti, puoi anche ridarmeli indietro.." disse lui tranquillamente.

Scossi la testa e gli diedi le spalle..
"Dave troppo facile." Gli dissi tranquillamente.

"Cosa? " chiese lui non capendo molto probabilmente.

Appoggiai le valigie con fatica sulla tavola, mentre sentivo delle fitte provenire dai punti.

"Il fatto che adesso ti ridò indietro i cazzotti... Io intendo ridarteli indietro, quando tu non te lo aspetti. E quindi nelle situazioni più inopportune." Gli dissi sicura e con una vena malvagia.

Closer to the love (sequel closer to me) Where stories live. Discover now