CAPITOLO 27

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<< Ecco signorina >> mi disse la tassista << siamo arrivati >>
Guardai l'orologio, stranamente ero arrivata con un ottimo anticipo in aeroporto, eppure ero sicura di essere partita troppo tardi.
<< Grazie  >>
Pagai il taxi e scesi ringraziando di nuovo la signora per avermi aiutato con le valigie, il dottore mi aveva detto di evitare gli sforzi per un bel po'.Uno dei vantaggi di essere incinta.Così con le mie valigie in mano e un nodo allo stomaco enorme presi un bel respiro e superai la porta.
L'aeroporto non era un posto che avevo mai frequentato, ero più tipa da stazione degli autobus o, in caso eccezionali, dei treni. Più che altro perché un biglietto dell'autobus o del treno era molto più economico di uno aereo.Nonostante questo però lo adoravo, sin da piccola amavo guardare quel genere di film in cui lui scappa all'aeroporto per confessarle il suo amore prima che sia troppo tardi,le grandi dichiarazioni al gate,chi non ha mai sognato una cosa così?Ma la cosa che mi piaceva di più di quel posto era vedere la gente rivedersi, i sorrisi delle persone nel riabbracciare una persona lontana era qualcosa di impagabile per me, qualcosa che io non avevo mai provato. Nel mio caso non c'era mai nessuno ad aspettarmi per portarmi a casa, dovevo sempre arrangiarmi per tornare in quell'inferno in cui dormo.
<< Sirenetta>>
Quelle parole mi svegliarono come uno schiaffo dai miei pensieri, c'era solo una persona che mi chiamava così,abbassai lo sguardo e  le mie aspettative furono deluse al posto di un bel moro vidi una bambina guardarmi con occhi adoranti.
Non ti illudere Ella.
<< Sirenetta>> ripeté << sei tu vero?>>
<< No tesoro >> le risposi abbassandomi per essere al suo livello << non sono lei>>
<< Ma tu hai suoi capelli??>>
Nel chiedermelo i suoi occhi si fecero lucidissimi, quella bambina credeva davvero che fossi una principessa delle favole e se le avessi detto di non essere lei ci sarebbe rimasta sicuramente malissimo.
<< Okay mi hai scoperta >> le sussurrai. << sono io>>
<< Davvero?>> urló la piccolina spalancando gli occhi
<< Shh è un segreto però >>
Lei annui come per farmi capire di aver capito.
<< Sirenetta ,dov'è il tuo principe azzurro?>>
Me lo chiedo anch'io
<< Beh, abbiamo litigato >>
Sono cosa da dire ad una bambina Ella?
<< Rose>> urlò una donna vendendoci incontro <<Finalmente ti ho trovata saranno dieci minuti che ti cerco>> le disse abbracciandola, poi girò lo sguardo verso di me << mi scusi, lei è così...invadente con le persone, mi dispiace se l'ha disturbata >>
<< Nessun disturbo>> rassicurai la signora <<è molto simpatica >>
La bambina mi sorrise di rimando e si avviò con la mamma. In quel momento mi chiesi come sarebbe stato quando sarei diventata anche io mamma. Avrei avuto un maschio o una femmina? Mi sarebbe somigliato? Anche sarei scappata da una parte all'altra di un aeroporto come questa donna,quando si sarebbe allontanato?
<< Spero che tu e il tuo principe possiate avere il vostro lieto fine>> mi disse allontanandosi.
Lo spero anche io Rose, lo spero davvero tanto.


La fila per imbarcarmi era più lunga di quanto mi aspettassi, non pensavo che così tanta gente volesse andarsene da Los Angeles , anche se,a dirla tutta,non avevo visitato benissimo quella città da definirmi un'esperta. Eppure anche io, nonostante non capissi il perché del fatto che tutti volessero tornare a casa,ero la prima a voler scappare da quel posto.
Sarei potuta rimanere un'altra settimana e godermi ciò che la città aveva da offrirmi ,però avrei rischiato di incontrarlo in hotel o da qualche parte ed ero sicura che il rivederlo di nuovo mi avrebbe uccisa, non potevo scontrarlo per l'albergo e far finta di niente, non dopo il modo in cui ci siamo lasciati.
Solo il ripensare a tutto il veleno e le cattiverie  che ci siamo buttati addosso ,con così troppa facilità, sento come una pugnalata allo stomaco.Entrambi abbiamo esagerato quel giorno, portandoci all'odio l'uno verso l'altra,ma forse quella è stata la giusta fine per una breve storia come la nostra.
Una fine orrenda per una storia orrenda.
Ma se è davvero giusto perché fa così male?
<< Il volo per Bismarck è in partenza, avvisiamo tutti i passeggeri di recarsi all'imbarco>>
Annunciò la solita voce che infestava l'aeroporto dal microfono portandomi al mondo moderno,stava per dire altro ma ci fu un'interferenza.
<< Si prova, 1,2,3 prova>> iniziò a dire una voce maschile dal medesimo microfono << okay si sente,menomale. Beh,ora mi servirebbe che qualcuno mi suggerisse ciò da dire...>>
Dove ho già sentito questa voce?
<<Allora, non sono molto bravo con le parole ma devo provarci. Ella...>>
Dylan.
No, non può essere.
<< Spero davvero che tu non sia partita e che possa ascoltare questo mio patetico tentativo di chiederti scusa per tutto quello che è successo ,perché ho davvero bisogno che sia così. Non ho voglia di elencare tutti i miei errori , non servirebbe a niente, se non a rendere vano tutto questo. Voglio dirti piuttosto come sono stati questi giorni passati, beh, sono stati una merda. Dopo il nostro litigio sono corso in camera con l'intenzione di cancellarti dalla mia vita per sempre, e devo ammettere che per forse un'ora ero davvero sicuro di odiarti, poi però mi sono sdraiato sul letto e per via del riflesso del sole ho notato una cosa sul cuscino,un capello,un tuo capello ovviamente. So che è stupido ma quel capello mi ha fatto sentire talmente solo da farmi iniziare a bere per la prima volta nella mia vita. Era l'unico modo per non sentire il dolore che la tua mancanza mi provocava. Perché ,amore mio,nonostante ciò che tu credi io devo averti nella mia vita. Da quando ti ho incontrata qualcosa nella mia vita è cambiato, tu mi ha cambiato,hai trasformato un perdente come me in un ragazzo capace di amare ,e tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per paura, paura di te e di tutto ciò che hai portato nella mia vita. Tu e i tuoi occhi verdi siete diventati parte integrante di me e non vorrei separarmene nemmeno per tutto l'oro del mondo. Mi dispiace per quello che ci siamo detti qualche giorno fa , so che abbiamo detto cose che non pensavamo neanche lontanamente, so anche di non meritarmi neanche un secondo più del tuo tempo ma adesso voglio chiederti di dimenticare tutto e rincominciare. Ella, se provi davvero qualcosa per me, dacci un'ultima possibilità. Io sarò all'entrata ad aspettarti. Ti prego Sirenetta non rinunciare a noi.>>
La voce di Dylan si spense e l'odiosa donna riniziò a parlare chiedendo scusa per l'interferenza e cose così . Se devo dirla tutta non la stavo nemmeno ascoltando, non dopo le parole di Dylan. Certo non era il discorso più romantico del mondo ma di certo non era da ignorare. Forse era davvero disposto a rincominciare da capo solo noi due, o forse era solo un ennesimo tentativo di illudermi.
Ma se così fosse stato perché fare questo grande gesto all'aeroporto?
<< Signorina >> mi chiamò l'hostess << allora che fa? Sale?>>
Che cosa dovevo fare? Tentare di nuovo la fortuna con Dylan e cercare di costruire una vita con lui e nostro figlio? Oppure salire su quell'aereo e finalmente voltare pagina ?
<< Allora? >> insistette la donna leggermente irritata << non crederà che l'aereo aspetti lei?>>
Ella prendi una decisione, vuoi Dylan o no?
<< Mi scusi ha ragione >> le dissi << salgo >>
No, la mia risposta è no.
Non dopo tutte quelle bugie.

TELL ME WILL BE FOREVER||STYDIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora