CAPITOLO 23

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Georgie's POV
Ero al mio primo anno di liceo, in un giorno come un altro, mi pare fosse un giovedì o un venerdì , non ricordo bene, ma forse non è così importante.
Da quando avevo iniziato il liceo la mia vita era cambiata radicalmente, i miei orari, le mie abitudini, erano tutte state stravolte da quella scuola complicatissima,la mia solita ora di studio si era triplicata occupandomi tutto il pomeriggio e la mia sveglia era stata anticipata di un'ora in confronto alle medie. Prima avevo il tempo di fare tutto, studiare, uscire, andare in piscina ma adesso i compiti avevano occupato ogni minuto del mio tempo lasciandomi libero solo il sabato e a volte la domenica. Ma nonostante lo studio eccessivo la mia vita non era poi così male, potevo definirmi felice o comunque non triste,eppure sentivo che mi mancava qualcosa e quel qualcosa lo incontrai il 17 ottobre 2013.
Nonostante fossi in quella scuola da più di un mese ancora non riuscivo a ricordare dove fossero le classi, non facevo altro che perdermi ,per fortuna c'erano Ella,Linsdey e Caroline ad aiutarmi, loro erano al secondo anno quindi conoscevano quell'enorme scuola meglio di me, ma quel giorno non riuscivo a trovare nemmeno loro da nessuna parte perciò dovetti arrangiarmi.
Dopo 20 venti minuti a girovagare come un fantasma per la scuola finalmente trovai la classe di scienze, per fortuna il professore non era ancora arrivato.
Entrando in classe cercai con lo sguardo Emily, era la mia compagna di laboratorio quell'anno quindi non potevo sedermi ad un banco diverso dal suo, ma di lei nemmeno l'ombra, probabilmente era a flirtare con Percy.
Decisi di sedermi al primo banco, così da poter sentire la lezione senza nessuna distrazione sperando che nessuno si sedesse accanto a me , non ero una persona molto spigliata ed estroversa di conseguenza non amavo molto dover parlare con qualcuno che non conoscevo.
<< Scusami>> mi chiese una voce maschile
<< posso sedermi?>>
No voglio stare sola smamma coso.
<< Certo>> non potevo dirgli veramente ciò che pensavo, sarebbe stato scortese e io odiavo fare la maleducata, quindi decisi che l'avrei ignorato tutta l'ora.
Quando il ragazzo si sedette iniziai a notare che non era affatto male,non era molto muscoloso,anzi era piuttosto gracilino,ma sempre meglio di alcuni ragazzi della scuola. I capelli erano molto corti e scuri,sembravano gli aculei di un riccio, ero sicura che se li avessi toccati mi sarei punta.
<< Oh,io,io sono Dylan>>
Non appena mi guardò notai subito quanto fossero belli i suoi occhi,non avevano una forma o un colore particolare ma erano ipnotici, come se dentro ci fosse una storia che mi sarebbe piaciuto conoscere.
<< Georgie >>
<< È...un bellissimo no-nome>> quel ragazzo era talmente imbranato da diventare immediatamente adorabile ai mie occhi, non riusciva a parlarmi e a guardarmi senza arrossire, forse non parlava spesso con le ragazze, dal canto mio nemmeno io ero molto esperta per quanto riguarda parlare con il sesso opposto.
Guardai l'orologio, erano passati altri 40 minuti e il professore di scienze non era ancora arrivato, probabilmente si era preso un giorno di vacanza e nessuno ci aveva avvertito
Un pomeriggio a studiare per niente.
<<Tu di-di quale anno sei, Georgie?>> adoravo il suo modo di balbettare, mi faceva sentire come se io fossi talmente bella da essere difficile parlare con me, naturalmente non era così ma era divertente pensarlo.
<< Primo anno, tu?>>
<< Secondo ma dato che non sono una cima in scienze, per non farmi bocciare, il professore mi ha "consigliato" di seguire le lezioni del primo>>
Non so come ma un piccolo sorriso mi spuntò sul viso, c'era qualcosa in quel ragazzo di talmente divertente che non riuscivo a smettere di parlargli stranamente.
<< Allora Georgie>>iniziò a chiedermi il moro cercando di fare una faccia da figo <<vieni qui spesso?>>
<< A scuola?>> gli risposi cercando di soffocare una risata<< si abbastanza spesso >>
Vidi il suo viso farsi rosso di vergogna e non riuscii più a trattenere la risata, era troppo buffo.
<< Scusami non sono molto bravo a parlare con le ragazze >>
<< Ho notato>>
Entrambi iniziammo a ridere, fu una delle sensazioni più belle della mia vita.
La campanella che suonò fu come la sveglia che suona durante un bel sogno, senza che me ne accorgessi l'ora era già passata e quindi era arrivato il momento di salutare quel ragazzo e andare a letteratura.
Peccato.
Mandai un messaggio ad Ella chiedendole di accompagnarmi nell'aula della prossima lezione e poi mi alzai dal banco.
<< Allora ciao Dylan>>
<< Ciao Georgie >>
Iniziai ad avviarmi verso la porta per raggiungere Ella quando...
<< Ehi Georgie >> mi chiamò Dylan << che fai sabato?>>
<< Beh...su canale 6 fanno una maratona di vecchi cartoni animati, quindi penso che li guarderò e mi ordinerò una pizza >>
<< Oh, okay >>
Vidi un lampo di delusione balenargli negli occhi e mi chiesi il perché.
Cretina voleva chiederti di uscire.
<< Però potrei cambiare idea se qualcuno mi proponesse qualcosa di meglio>>
Cercai di essere il più chiara possibile ma non ero molto sicura che afferrò al volo perché ci mise un po' a cambiare espressione
<< Che ne pensi di una pizza in centro? Ti passo a prendere io>>
<< Okay >>
Gli scrissi il mio indirizzo su un foglio ed uscì dalla classe.
Finalmente avrei avuto un appuntamento con un ragazzo.


TELL ME WILL BE FOREVER||STYDIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora