47) Dying Song

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L'angelo si svegliò a metà mattina. Non si era reso conto neppure di essersi addormentato. Di solito gli piaceva godersi quei pochi istanti di "serenità" che ci sono tra il dormiveglia ed il vero sonno. Perché da sveglio era sempre nervoso... E mentre dormiva gli incubi lo tormentavano. Era così da quando era umano. Così aveva imparato ad apprezzare quel momento di dolce oblio dai pensieri, considerandolo il suo paradiso personale. Più tardi dopo una doccia fresca sarebbe andato a parlare con l'anziano. Sinceramente non sapeva neppure cosa dire! Non poteva entrare lì e dire: "Ho la sensazione di aver dimenticato qualcosa o qualcuno!", lo avrebbero preso ancora di più per pazzo. Allungò la mano sopra l'armadio... Prese la chitarra. Era piena di polvere. Gli dispiacque un po'. Aveva sempre pensato che le chitarre avessero un'anima. Per questo capita che a volte, quella che hai suonato per anni improvvisamente non suoni più come eri abituato a sentirla. Vuol dire che non l'hai trattata con amore! Che si sente tradita o trascurata. Dopotutto alla fine pur essendo (per i più disincantati), solo uno strumento musicale... Beh! Le chitarre esprimono l'interiorità di chi le suona. Assorbono emozioni... E in base a come vengono  "consumate", alcune parti sbiadiscono... È una cosa estremamente personale. Chitarra e chitarrista diventano un tutt'uno. E anche chi ne colleziona molte ha con ognuna un rapporto differente. C'è ne sempre una che si ama di più... Una... Come dire? Unica. Strano a dirsi ma per "lei" a sua volta sarà "lui" l'unico speciale. Non si farà suonare da tutti, Anzi... Ma vabbè... Gli tornarono in mente gli accordi di una canzone che gli piaceva... Quando? Boh! Comunque non ricordava le parole... Improvvisò lasciando che fosse l'istinto cantare per lui...

La ragazza Emo...
Mi dava il suo "veleno"
E un ricordo vano
Arriva da lontano...
Perché io l'amore...
Sai lo riconosco...
Anche quelle volte 
Che non è al suo posto!

Ok cazzo! Si disse... E adesso come gli era venuta in mente una strofa su una ragazza Emo? Gli venne da ridere... Che idea strana... "Un ricordo vano arriva da lontano"... La frase gli dette un Déjà vu... L'amore che non era al suo posto... Chissà, forse l'inconscio lo stava avvisando di qualcosa? D'improvviso tenere la chitarra in braccio gli dette un'emozione non buona... Si stava agitando... Voleva solo stare bene... Provò ad addormentarsi ancora un po'... La posò vicino al letto. Lì lo rassicurava come se avesse un'amica a controllare che nessuno lo svegliasse.

La ragazza Emo era lì forse da meno di un giorno... Ricordava di essersi svegliata nella stanza gelida che era notte... E di essere rimasta sveglia fino quasi all'alba. Poi si era riaddormentata. Adesso c'era il sole. Nessuno era ancora venuto a parlarle o a spiegarle qualcosa. O forse qualcuno era stato lì? Cavolo non aveva sentito entrare nessuno eppure c'era del cibo vicino a lei. Poteva fidarsi? Mah! Probabilmente si! Chiunque fosse se avesse voluto farle del male l'avrebbe fatto o tutt'al più l'avrebbe lasciata lì a morire. Decise di mangiare qualcosa... Che tristezza mangiare li su quel letto scomodo... Quasi le mancava casa anche se lì la privacy era una cosa inesistente. Mai una telefonata tranquilla col ragazzo senza che la mamma facesse domande indiscrete. A casa poteva fidarsi solo della nonna... E del cane! In parte anche del nonno ma senza confidenza eccessiva... Sorrise pensando a loro. Poi il sorriso si spense pensando a quando il ragazzo suonava per lei le canzoni che le piacevano ma cambiandone il testo... Inserendo il suo nome o dichiarandole cose facendo finta che fossero scritte così! Rideva sempre per le cazzate che diceva! Canzoni piene di parolacce ma anche di pensieri che si sarebbe vergognato a dire a voce alta. Quindi usava la recita del "cantautore scemo". A lui piaceva farla ridere... Era una cosa che lo faceva sentire importante! Regalare un sorriso alla persona che amava! Più pensava a lui e meno capiva come mai avesse potuto lasciar andare un ragazzo così. Ma vabbè... Inutile pensarci in quel preciso momento anche perché non credeva che l'avrebbe mai più rivisto e neppure era sicura che fosse ancora lo stesso... Adesso oltre ad essere il pazzo che era... aveva anche le ali cavolo! Peggiorava di giorno in giorno la sua stranezza! Però si ripromise che se si fosse sentita abbastanza serena gli avrebbe riparlato prima o poi... Magari cercando di tenere una certa distanza emotiva... Forse avrebbero trovato un modo per sentirsi vicini ma senza bruciarsi a vicenda... E... Oddio... Qualcuno si stava avvicinando... Poteva sentire i passi...

Un tonfo sordo svegliò l'angelo. La chitarra era caduta per terra. Allungò pigramente il braccio... Non ci arrivava... Un po' a malincuore uscì da sotto le coperte. Nonostante il sonno non riusciva a lasciarla lì... la prese... Si era spezzata una corda... Odiava quando succedeva... Lo prendeva sempre per un cattivo presagio... Forse a qualcuno di caro stava succedendo qualcosa? Si augurò di no anche se non gli passava per la testa nessuno che avrebbe potuto interessargli. L'avrebbe riparata subito perché era preso bene all'idea di scrivere una canzone per sciocca che fosse. Poteva essere un modo per ricordare... Sicuramente per comunicare con se stesso... Non che avrebbe portato risposte ma non si poteva mai dire. Provò di nuovo il pezzo... Sembrava suonare bene anche con una corda in meno! Anche se era strano! Poi la posò di nuovo vicino al letto... Era sicuro che nei giorni seguenti avrebbe trovato il tempo per riprendere a scrivere e suonare... Dopotutto era entrato in una specie di vacanza mentale forzata... Non voleva problemi, solo rilassarsi. Se fosse poi riuscito a fare anche qualcosa di divertente che si fosse rivelata utile al tempo stesso meglio ancora...

La porta si aprì. La ragazza Emo si mise in un angolo come a volersi proteggere... Era sicura che fosse Lilith. La cosa che non riusciva a capire era cosa potesse volere ancora da loro tutti... Nella testa intanto le girava una melodia e delle parole su un amore che non era al proprio posto: Era quella suonata per lei dall'angelo senza neanche saperlo. Una versione strana però: Come se fosse suonata con una chitarra alla quale manca una corda...

When love and death embrace Where stories live. Discover now