27) The Sacrament (Vol. 2)

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Dopo aver lasciato Lilith e la ragazza Emo, DANGER passeggiò un po' tra le rovine. Sentiva ancora quella sensazione indefinita dentro ma adesso era chiaro che non avrebbe potuto trovare le risposte che cercava se non chiedendo in modo esplicito a Lucifero. Sarebbe stato disponibile? Se le aveva rimosso dei ricordi dalla testa probabilmente aveva i suoi (sporchi?) motivi quindi era logico pensare che avrebbe opposto resistenza. Ma per lei non sarebbe stato un problema. Sapeva come era fatto. Demone o meno rimaneva un uomo e lei era maestra nel manipolare quella che definiva scherzosamente (ma non troppo), "La razza inferiore". Aspettò un paio d'ore poi mandò un messaggio alla ragazza Emo: "Che fai?". La ragazza rispose dopo qualche secondo: "Studio! Tua sorella è andata via da poco...". "Bene! Ti lascio studiare. Ci sentiamo quando vuoi!", disse ancora DANGER. La ragazza rispose con un'emoji che raffigurava un cuore. Sorrise tranquillizzata dal fatto che fosse già tornata a casa, ma era infastidita dal fatto che Lilith adesso sapesse dove abitava. Lei stessa non era mai stata a casa della ragazza per paura di essere seguita o peggio. L'aveva protetta dal mondo e da se stessa. Era forse l'unico gesto altruistico che si fosse mai concessa. Lei era la sua unica debolezza. 

Lilith uscì da casa della ragazza con un sorriso compiaciuto. Non era una da chiacchiere e risate complici, ma voleva tenersela buona per qualsiasi evenienza. Le faceva sempre ridere la fragilità umana e quella ragazza aveva un bisogno veramente profondo di... Sentirsi coccolata. Probabilmente non era molto socievole nonostante questo. Sembrava comunque una persona diffidente, non incline ai rapporti stretti se non con poche, speciali persone. Lei era potuta entrare nelle sue grazie per via del malinteso che aveva poi saputo volgere a suo favore facendola ridere... Già! Era talmente tanta l'infelicità umana che far sorridere una persona era un modo praticamente infallibile per conquistare il cuore di chiunque.

La ragazza Emo era piacevolmente confusa! Aveva passato una bella giornata! Iniziata sottotono per poi decollare. Le "gemelle DANGER" erano troppo Wow! Che strano, conosceva DANGER da un po' ormai e mai le aveva parlato di Lilith... Dentro di se immaginò una situazione incasinata a casa... Magari non vivevano assieme... Sapeva così poco di loro... Sapeva che DANGER era la donna di Lucifero ma Lilith si dichiarava regina degli inferi... Che fosse la sua ex? Mah! Comunque entrambe a modo loro le avevano illuminato la giornata... Specialmente Lilith con quel bacio mozzafiato. A ripensarci, ancora le batteva forte il cuore e il corpo reagiva eccitandosi... Le venne un brivido dolce lungo la schiena.

DANGER aspettò al buio nella camera di Lucifero che lui rientrasse. Era agitata ed eccitata. Probabilmente stava per scoprire qualcosa di grosso e non sapeva cosa aspettarsi. Soprattutto non sapeva cosa domandare. Lucifero era unico nel raggirare la verità e se non avesse fatto le domande giuste avrebbe detto mille cose con estrema sincerità ma senza farla arrivare a nulla. D'un tratto si aprì la porta. Era Lui con una ragazza molto giovane. DANGER la guardò e disse a voce bassa: "Vattene troia!". La tipa rimase senza parole... Guardò Lucifero con tono interrogativo, forse voleva essere difesa. Lui scoppiò a riderle in faccia e poi disse: "Non hai sentito la signora? Vattene... Troia!". La tipa sparì in mezzo secondo. Nella stanza cadde un silenzio così denso da otturare le orecchie. Si guardarono. Lui capì subito che verso avrebbe preso la conversazione. Così disse praticamente auto accusandosi: "Scommetto che hai parlato con Lilith!". "Voglio sapere dell'incendio alla scuola", rispose lei. "C'eri anche tu!", disse lui. "Voglio sapere la parte che mi è stata tolta!", rispose lei iniziando ad alterarsi. Lucifero ci pensò su un attimo e poi disse: "Mi è stato chiesto un "favore", se tradisco la parola data non potrò chiederne un altro in cambio quindi no!". Lei lo carezzò sul viso... Sapeva che lui era perso per lei... "Mi vuoi?", gli chiese. "Si!" Rispose lui. "Ma non tradirò la parola data!". Forse c'era margine di trattativa. DANGER lo spinse sul letto e gli si sedette sulle gambe. Poi iniziò lei raccontandogli del sogno... Del Sacramento... Del fatto che aveva visto lui e Dio prima della separazione tra il bene e il male, il loro tatuaggio prima che cambiasse forma. Quello che adesso aveva anche lei. Lucifero la ascoltò con attenzione. Infine disse: "Non era un sogno DANGER... Era una visione. Una specie di proiezione astrale. Sei tornata all'inizio dei tempi. Significa che la tua natura di potenziale si è finalmente rivelata. Adesso sei completa!". Lei chiese di sapere di più  sui potenziali... Lui le spiegò la loro natura. Ricollegandola alla sua visione e finalmente ebbe le idee chiare. Aveva un quadro (quasi) completo di ciò che stava accadendo dentro di lei. Lucifero la vedeva metabolizzare la cosa riflettendo. Credeva di averla distratta quando lei chiese: "Adesso parlami della mia controparte... Del mio opposto! È forse questo che mi hai tolto dalla testa? Non esiste un potenziale mezzo demone se non ce n'è uno mezzo angelo! È l'equilibrio dell'universo!". Lucifero rimase colpito da tanto acume. Avrebbe potuto pensare di essere una persona unica essendo perfetta e completa, Invece aveva capito subito che se in lei prevaleva la parte cattiva c'era per forza un altro potenziale in cui dominava la parte buona, e lei voleva capire come mai glielo avesse fatto dimenticare. La guardò con aria poco convinta e poi le disse: "Mi spiace infrangere la parola data... Ma in fondo il tradimento è ciò che ci si aspetta da me!". "Me lo devi visto che mi hai tolto tu i ricordi", incalzò lei. Lucifero sembrava dispiaciuto di ciò che stava per fare ma DANGER sapeva che in fondo gli piaceva che lei avesse tutto questo ascendente su di lui. Lo carezzò sulla testa, lui ebbe un fremito. Poi sottovoce disse: "Potrebbe essere doloroso... Fisicamente! Perché oltre ai ricordi rimossi vedrai anche i miei che dovranno farsi spazio nella tua testa". "Sono pronta!", rispose. La guardò negli occhi... Fino a farle girare la testa. Lei si sentì come ubriaca... Stava uscendo dalla sua realtà per tornare al giorno dell'incendio. Le premette l'indice in un punto al centro degli occhi, appena sopra il naso. Lei perdette conoscenza... 

Si ritrovò alla festa. Seduta con le gambe accavallate su un tavolino sorseggiando un alcolico mentre di fronte a lei succedeva il finimondo. D'un tratto entrò un tipo con le ali da corvo e gli occhi viola. La chiamò per nome chiedendole della ragazza Emo... Lei lo schernì dicendogli che la ragazza era impegnata con uno in palestra. Scatenò la sua folle gelosia. La prese per il collo gettandola a terra poi corse dalla ragazza. Danger era così ubriaca che dal pavimento ancora rideva di lui. Si rialzò e continuò a godersi la disfatta degli angeli colpendo chi gli capitava a tiro, finché una specie di telepatia la mise in allarme: L'angelo con le ali da corvo aveva bisogno di lei. Corse fino in bagno dove lo trovò con la ragazza tra le braccia, era messa male non respirava. Lui le chiese di portarla in salvo e le fece promettere che in caso fosse morto le avrebbe detto che l'aveva amata fino all'ultimo respiro. Lei prese la ragazza tra le braccia e corse via, fu l'ultima volta che lo vide. Il flash saltò ad un ricordo non suo. L'angelo era sotto le macerie. Praticamente morto. Lucifero lo prese e lo nascose in casa sua in stato di incoscienza per una settimana circa. Sentiva di doverlo tenere in vita. Con un unico potenziale sarebbe stato il caos. Al risveglio lui voleva morire: aveva perso di nuovo tutto ciò che amava. Ma capì di essere necessario per l'equilibrio universale. Chiese comunque a Lucifero di cancellare il ricordo di lui da DANGER e dalla ragazza Emo. E di poter sparire. Lucifero lo accontentò. Dicendogli che un giorno avrebbe dovuto ripagarlo del favore. Si strinsero la mano, il patto era fatto e L'angelo volò via nella notte...

DANGER ebbe una convulsione che la risvegliò. Era agitata. Il cuore impazzito. Adesso ricordava di lui. "È ancora vivo?"
Chiese a Lucifero. "Era messo molto male, non posso dire di esserne certo", ripose lui. "Capisco!" disse lei... Cercando di tenere il controllo... Ma d'improvviso fu presa da una crisi di pianto... Non sapeva se stava piangendo per lui... Forse era una reazione dovuta al recupero dei ricordi... Si sentiva triste... Vuota, sfiduciata... Aveva un buco nel cuore: Perché ricordandosi di lui si rese conto che anche lei era capace di soffrire... Il bene che istintivamente voleva alla ragazza Emo era dovuto all'empatia tra potenziali. Quindi... L'amava perché l'amava lui... E nonostante fossero amiche le mancava perché mancava a lui. Strano? Ancora una volta le loro anime si stavano fondendo... Questo le diede una tiepida speranza... Forse era ancora vivo...

When love and death embrace Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon