16) Heartache Every Moment

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Durante la strada l'angelo sembrava assente. In realtà adesso stava meglio ma si stava vergognando della scenata fuori luogo. Non si spiegava come avesse fatto a perdere così il controllo senza... Cioè era qualcosa oltre il non rendersene conto! Era come se dentro di lui ci fosse stata un'altra persona. Un demone. Provava solo odio e voglia di esplodere, di violenza. Si sentì... "Cattivo" ma non aveva ancora capito se quel senso di "libertà" gli fosse piaciuto. Rifletteva a testa bassa... D'un tratto DANGER disse: "Succede anche a me". Lui smise di camminare... "Di che cazzo stai parlando DANGER? Non è il momento di scherzare... Non è perdere il controllo quello... È... Troppo!". Rispose guardandola male. "Mi riferisco al tatuaggio... Agli occhi... Alle ali di corvo". Disse lei fingendosi tranquilla. "Succede anche a te... Benissimo cazzo! Ci mancava... Sai di cosa si tratta allora?" Rispose l'angelo... Ma in fondo ormai neanche era sicuro che gli importasse. Era preso da uno sconforto tale che se anche fosse stata una malattia terminale non gli sarebbe importato. Anzi... Avrebbe accolto con un sorriso il sollievo della morte. "Non lo so...", disse ancora lei... Aggiungendo: "Ma mi fa paura". Si sedettero per terra... In mezzo alla strada... Tanto era notte... Non sarebbe passato nessuno... E poi stendersi a guardare le stelle in mezzo alla strada li rilassava. Le loro mani erano vicine. Non si stringevano. Si stuzzicavano. Rimasero così ancora un po'... Poi lei si alzò... "Forse è meglio che vada...", Disse. "Si", rispose lui... "Ho una mezza idea di come scoprire qualcosa". E lei già di spalle andando via: "Ok proverò anche io a chiedere...".

Rientrando a casa l'angelo non passò neanche per la propria stanza. Andò direttamente nella biblioteca. Si muoveva con fare sicuro anche al buio, ormai sapeva la strada e anche dove andare a  mettere le mani. Entrò con passo silenzioso... Terzo scaffale a sinistra... Quarto libro quarta fila. Solo che il libro era sparito... Che fosse stato scoperto? Mentre il panico saliva qualcuno posò una mano sulla sua spalla. Istintivamente si girò colpendo l'aria. Non c'era nessuno. Possibile? Girandosi di nuovo per poco gli venne un colpo: l'androgino era di fronte a lui. Doveva ammettere che ogni volta era colpito dalla sua bellezza. Di nuovo stava perdendo il controllo. Ma stavolta i pensieri non erano violenti. Solo... Impuri per un angelo. Ammesso che quella parola avesse ancora significato accostata a lui. "Hai tu il libro?" Chiese a quella figura che ingannava i suoi sensi... "Si! Posso dartelo se vuoi, oppure semplicemente possiamo andare a fare una passeggiata e ti spiego un po' cosa succede." Rispose l'androgino.  L'angelo acconsentì. Voleva sapere finalmente. Ma voleva anche stare con quell'essere fantastico. Si stava eccitando. Si sentiva sporco ma anche su di giri. E non era sicuro fosse dovuto al suo nuovo stato né all'alcool della serata.

DANGER trovò Lucifero ad aspettarla nella stanza. La terza volta. Nell'aria fiutava guai ed eccitazione. Difficilmente lo trovava seduto su un letto invece che sdraiato in piacevole compagnia. "C'è qualcosa che vuoi dirmi?" Esordì lei. "Stai cambiando te ne sei accorta vero?" Rispose lui. Poi aggiunse... "Sai cosa stai diventando?". Lei fece finta di non essere colpita da tutto... Dal cambiare... Dal conversare con lui (cosa che non facevano mai), dal fatto che lo avesse trovato in camera. Riflettè un attimo e poi disse: "Ci sto lavorando, ma se sai qualcosa puoi aiutarmi!". Lui esplose in una risata inquietante poi disse: "Sono il re degli inferi. Uno: so tutto. Due: Non aiuto nessuno." Poi alzandosi si avviò verso la porta. Era di spalle quando si fermò un secondo... Lei pensò che c'avesse ripensato. Ma lui disse in tono duro che lei non gradì: "Smettila di frequentare quell'angelo. Farai un brutta fine.". "Geloso?" Rispose lei per provocarlo (sapendo già  la risposta). "Per me sei solo una delle tante" rispose lui mentendo. Poi aggiunse per darsi tono... "Quando hai voglia mettiti in fila... Mi troverai a scopare". Lei non rispose. Lui si chiuse la porta alle spalle. Provò a chiudere gli occhi ma non riusciva a rilassarsi. Pensò all'angelo. Si chiese se lui stesse già dormendo. Per un attimo la sfiorò una fantasia: Loro due che dormivano assieme. Senza far nulla. Solo condividere un letto. Si sentì così "umana" che le venne da ridere. Che idea sciocca.

Dall'altra parte della città l'androgino e l'angelo passeggiavamo al freddo. Silenzio. L'angelo si stava agitando. Non avrebbe iniziato un'altra conversazione a cazzo come aveva fatto con DANGER. Poi l'androgino iniziò il suo racconto: Gli spiegò che quello che stava accadendo a lui e alla sua amica demone era una cosa rara. Che i "Potenziali" non erano semplici angeli "corrotti" dal male né tantomeno demoni "con sentimenti buoni". Quelle cose si vedevano solo nei film. Nella realtà gli angeli sono "buoni" e i demoni "cattivi". Senza sfumature. Per questo imperfetti, limitati e destinati gli uni a combattere gli altri in una guerra eterna. Ma loro due non erano così... L'uno aveva rivelato la natura dell'altro... Loro due erano i primi "Potenziali" risorti in mille anni. "Risorti?" Chiese l'angelo. "Risorti. Si... Come reincarnazioni di antichi esseri al di là del bene e del male". Rispose l'androgino. "Tu cosa sei?" Chiese l'angelo ancora... "Come vedi non ho un sesso definito... La
mia natura? Ne angelo ne demone! Sono un guardiano del destino... Dovevo solo fare in modo che vi incontraste". Rispose l'androgino. "Voi invece..." Disse con voce rotta dall'emozione... "Noi?" Incalzò l'angelo. "Voi... I potenziali... Siete invece entrambe le cose racchiuse in una sola persona... È per questo che siete speciali! Anche se una parte domina avete in voi il seme del bene e del male... questo vi rende superiori ad Angeli e demoni pur essendo voi stessi un angelo e un demone". "Non capisco..." Disse l'angelo. "Semplicemente siete il bene e il male allo stesso tempo... Siete gli esseri perfetti del creato. Per questo qualcuno vuole che continuiate a battervi, voi rappresentate l'equilibrio". Tutto questo non aveva senso... Non riusciva a capire. "Non è possibile la pace?" Chiese ancora l'angelo... L'androgino abbassò lo sguardo... "No... Purtroppo la vostra natura di Potenziali è comunque opposta... Uno dei due alla fine morirà". L'angelo non sapeva che dire. Aveva bisogno di riflettere... Spiegò le ali, (stavolta di Angelo... Era abbastanza lucido da essere se stesso...), e volò via...  Tornò a casa pieno di angoscia... Non sapeva come raccontare il tutto a DANGER... Chiaro che fossero nemici... Ma era la persona più simile ad un'amica che avesse mai avuto. Per adesso, decise... Avrebbe tenuto il segreto.

When love and death embrace Where stories live. Discover now