37) The 9th Circle

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La ragazza si congedò da Lucifero chiedendo se qualcuno potesse portarla a casa: Doveva far "sparire" alcune cose in caso di... Non ritorno. DANGER si offrì di accompagnarla. Lei non rispose. Non la guardò neppure in faccia, anzi... Fece un'ulteriore richiesta a Lucifero: desiderava che DANGER non partecipasse alla spedizione. Disse che non si fidava della sua presenza e che temeva potesse essere una distrazione se non addirittura una complice di Lilith. Lucifero acconsentì. DANGER non riuscì neanche più ad aprire bocca. Tanto era ferita che quasi provava dolore umano. Sentiva... Una sensazione insolita nello stomaco: Era desiderio di redimersi agli occhi dell'unica persona che le avesse mostrato un bene sincero... Era pentimento. Desiderava di essere perdonata. Al tempo stesso però, la sua parte egoista voleva solo riprendersi la ragazza Emo perché le apparteneva. Era sua. Avrebbe trovato un modo per  parlarle... E... Per rigirare le mezze verità che le avrebbe raccontato a suo vantaggio.

Arrivata a casa, la ragazza si rese conto che in fondo non aveva nulla lì che le sarebbe importato perdere oppure far scoprire. C'era così poco ormai di lei in quella stanza... Si accorse di essere stata seguita. Senza girarsi disse alla presenza alle sue spalle: "Vattene DANGER.". Il demone come fingendo di non aver sentito entrò e si mise seduta sul letto come aveva fatto altre mille volte. "Voglio raccontarti la mia verità! Me lo devi!". Le disse. La ragazza rispose che non le doveva nulla. Poi aggiunse: "Parla pure se vuoi. Ma poi esci per sempre dalla mia vita!". A modo suo... Ancor prima di ascoltarla... L'aveva già processata e condannata. DANGER rimase in silenzio alcuni interminabili minuti. Apriva e chiudeva la bocca come se stesse ripassando un discorso mentalmente mimando i propri pensieri. Infine iniziò a parlare con voce bassa nella speranza che la curiosità della ragazza la facesse avvicinare un pochino. Aveva bisogno di... Sentirla accanto... Di provare ancora una volta quel senso di intimità e tenerezza che solo lei le faceva provare. Le raccontò del primo scontro con L'angelo. Di come l'avesse marchiato. (tacendo di volerlo sottomettere semplicemente per una scommessa con se stessa), le racconto della voglia di morire che aveva visto nei suoi occhi e che l'aveva incuriosita a tal punto da uscire un giorno con lui... Per chiedergli della sua vita prima anche divenisse Angelo. (La ragazza sembrava sul punto di chiedere qualcosa ma poi tacque). Le raccontò della bevuta psichedelica e le spiegò che quella con lei era successa per caso... Che l'aveva fatto per "difenderla" da Lilith, (si stava arrampicando sugli specchi e la ragazza Emo se ne accorse). Le raccontò del combattimento al Sigillum nel quale L'angelo aveva cercato di farsi uccidere da un demone perché era... "Fuori di testa". (Ma non le disse che era per il dolore che provava per lei!), tacque sul fatto che il demone infettandolo lo avesse sbattuto tra i suoi incubi peggiori e che tra questi c'era il fatto che lei stessa potesse portarle via l'affetto della ragazza che amava. Le disse tanto ma le nascose molto di più. Soprattutto non le confessò che all'inizio avrebbe voluto sedurla per far soffrire L'angelo e poi ucciderla per vedere se sarebbe impazzito. La ragazza la guardò inespressiva poi disse: "Non mi hai ancora detto cosa c'entro io in questa storia!". DANGER non sapeva cosa rispondere...
Dovette ammettere la verità: "Che prima ancora di conoscerla provava già qualcosa per lei per via del Black condiviso con L'angelo in un momento di crisi di lui. (Non disse che L'angelo non sapeva gli effetti di quel liquido infernale. Lo fece passare per un gesto consensuale). La ragazza guardava altrove. Non le serviva neppure di guardarla negli occhi per intuire che c'erano ancora molti segreti. Ma adesso non le importava. Sarebbe andata a salvare il suo angelo e poi avrebbe deciso il da farsi. Sinceramente a questo punto non riusciva neanche più a capire cosa provasse e per chi. Di sicuro se avesse deciso in quel momento avrebbe annullato ogni ricordo della sua vita legato a DANGER. Si sentiva ingannata e ferita.

Lucifero in persona passò a prenderla. Dalla sua Harley Davidson usciva un rombo infernale. Un teschio al posto del faro illuminava coi suoi occhi rossi tanta strada da sembrare di essere al tramonto. Sembrava ghignasse. Era terrificante. La gomma dietro larghissima dava l'impressione che la moto potesse stare in piedi da sola. E lo scarico era... Un serpente vero... Si muoveva cambiando forma facendo sembrare la moto in movimento anche da ferma. Non era solo bella: era viva! Non sarebbero andati con quella però. Doveva riportare la ragazza nella sua dimora. Parlarle un attimo in privato. Poi assicurarsi che DANGER non avrebbe interferito. Non voleva metterla in gabbia, legarla o altro. Le avrebbe semplicemente ordinato di chiudersi in camera fino al suo ritorno. Non che si fidasse, ma era una specie di prova. Da un po' non era più sicuro della sua fedeltà... Non sessualmente parlando, (Riguardo a quello erano molto liberi entrambi), ma come alleati infernali. Aveva dei dubbi che voleva togliersi. Anche tra loro c'erano segreti ma voleva averne solo lui. Di lei doveva potersi fidare. Non voleva ripetere l'errore fatto con Lilith. Non si sarebbe fatto più coinvolgere "emotivamente"... Anzi... Promise a se stesso che alla fine di questa storia sarebbe tornato a recuperare il suo cuore nel luogo dove lo aveva nascosto dopo esserselo strappato: Lo avrebbe bruciato distruggendolo per sempre.

Ripresosi da queste riflessioni, il demone fece cenno alla ragazza di salire a bordo. Che sensazione strana! Le sembrava di essersi seduta su un animale selvaggio. La moto vibrava tanto da stimolarle le parti sensibili. Le venne quasi da ridere al pensiero che... Rischiava di avere un orgasmo prima di arrivare a destinazione. Censurò mentalmente questo suo pensiero notando che Lucifero la stava guardando dallo specchietto ridendo. Ops! Era troppo tardi... Le aveva già letto la mente. Rise anche lei pensando a quanto a volte si sentisse simile a questi esseri. La moto partì a razzo... Tanto che per poco non scivolò all'indietro. DANGER li seguiva volando si sarebbero rivisti tutti a casa per gli ultimi dettagli.

Venti minuti dopo nella sala torture di Lucifero si stava scatenando il delirio: Lui e la ragazza Emo erano d'accordo sul piano ma DANGER non voleva affatto essere tagliata fuori. Era certa che la ragazza non sarebbe stata all'altezza e che si sarebbe fatta uccidere. Non era abituata ad entrare nella psiche delle persone e rischiava di rimanere intrappolata nella mente dell'angelo o peggio... In quella di Lilith. Alla fine dovette cedere al volere di Lucifero. Il piano era semplicissimo nella sua pericolosità: mentre lui avrebbe intrattenuto Lilith con qualsiasi mezzo la ragazza Emo avrebbe usato il sigillo demoniaco per entrare nel sogno dell'angelo. Allo stato attuale solo la persona che amava con tutta l'anima poteva convincerlo a svegliarsi riportandolo alla realtà. Potevano solo sperare che tutto andasse alla perfezione.   DANGER provò ancora ad alzare la voce, alla fine Lucifero con un semplice gesto della mano la fece addormentare. La prese in braccio e la portò in camera sua. Le rimboccò le coperte. Si augurò che dormisse fino al loro ritorno. Era dispiaciuto ma... Non era la sua guerra. Solo lui e la ragazza erano i diretti interessati. Le spiegò il rito da utilizzare una volta nella stanza dell'angelo. Era necessario che non si facesse distrarre dalle emozioni. Almeno non finché non fosse all'interno della sua testa. Da li avrebbe potuto agire come se fosse nella realtà. La ragazza ascoltò con attenzione. Aveva paura ma la motivazione ad andare avanti era di più. Alla fine Lucifero le carezzò la testa con fare paterno e le chiese: "Sei pronta?". La ragazza rispose: "Pronta per l'inferno!". Lui la prese per mano. Si concentrò sulla meta... Stavano per teletrasportarsi. L'ultima frase che arrivò alle orecchie della ragazza fu questa: "Si va nel nono girone, quello dei peggiori traditori...". Lei sapeva perché fosse il peggiore, l'aveva studiato... perché era quello di chi tradisce chi si fida. Un fischio fortissimo le urtò le orecchie fino a farle sentire le vertigini... Stava svenendo? No! Stava semplicemente per entrare nella terra dai dannati.

When love and death embrace Where stories live. Discover now