2) Poison Girl

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...E rieccomi davanti allo specchio. Faccia tumefatta, collo bruciato dal "bacio" e cuore a tremila. Ripresomi dallo svenimento sono tornato a piedi nella villa dove viviamo, troppo debole per usare le ali. Nessuno dei miei "amici" ancora in vita, (ne sono morti tre durante lo scontro), si è accorto che ero rimasto a terra o forse, credendomi morto, mi hanno lasciato ingloriosamente steso sul campo. Già! Fottuti angeli... la gente ha un'idea un po' sballata di noi, di certo tra le nostre prerogative non ci sono la bontà ne i sentimenti... solo una maledetta, presunta, "purezza" che sfiora l'algidità come il ghiaccio trasparente dell'artico: Gelido, immacolato, senza la benché minima traccia di calore quindi puro non perché lo sia realmente ma perché nulla può entrare in contatto con esso. Così vale per molti di noi. Non per me, ma adesso non mi va di parlare dei miei "perché", sono ferito ma poco conta... la cosa che mi turba è la strana sensazione che avevo addosso durante il combattimento con Danger... di solito non mi faccio problemi a combattere ma in lei ho sentito qualcosa di potente, sentirmi dominato... Cazzo! Odio ammetterlo ma mi ha risvegliato qualcosa dentro che mi ha impedito perfino di provare semplicemente a difendermi. Forse... sarebbe stato meglio se mi avesse ucciso, perché adesso per colpa sua dovrò di nuovo fare i conti con la mia parte umana: quella che credevo di aver estirpato il giorno in cui mi sono suicidato.

Abbasso un pezzo i jeans per controllare il tatuaggio. E' ancora li, immutato nel colore e nella forma. Ok. Almeno questo mi calma un po'. Mi sciacquo il viso. Ritraggo le ali ancora sporche di fango, mi spoglio ed entro nella doccia sperando che rilassarmi mi aiuti a smaltire un po' il dolore e i cattivi pensieri. L'acqua bollente... Mi sorprendo a sorridere pensando al combattimento, a lei... per un attimo dopo mesi... le visioni della mia "vecchia" vita scivolano via senza che me ne accorga. Forse "conoscerla" stasera mi ha fatto bene nonostante le circostanze... o forse è solo la stanchezza a parlare.
Mi sdraio sul letto. Indosso solo un paio di pantaloncini. Il corpo indolenzito è asciutto, nervoso, pieno di lividi e graffi, a modo suo dice molto di me, del mio passato. Chiudo gli occhi un attimo... mi addormento senza rendermene conto...

Dall'altra parte della città nel frattempo:

Danger era nella vasca da bagno. Le piaceva sempre rilassarsi dopo una serata di trasgressione e per lei nel termine erano inclusi anche omicidi e saltuariamente, (come stanotte), una piacevole rissa tanto per saziare il suo bisogno di violenza. Nel bagno un delicato profumo di magnolia nera, mentre lavava via il sangue e l'odore della tipa della discoteca, per un attimo le andò la mente all'angelo col quale aveva battagliato. Qualcosa in lui l'aveva colpita: Non si era difeso. Quello sguardo perso le aveva fatto decidere di non ucciderlo proprio perché i suoi occhi imploravano la fine. Si chiese chi fosse stato prima. Aveva visto nel suo sguardo la disperazione e lasciarlo in vita era stato un atto di puro sadismo, nulla di più... ma qualcosa non tornava, istintivamente portò la mano sul seno e lo sguardo sul pentacolo. Era al suo posto, come doveva essere. Decise che la cosa non era finita lì, voleva saperne di più. Se c'era traccia di oscurità in lui doveva scoprire a cosa fosse dovuta... forse il suo passato rendeva la sua anima torbida, quindi corruttibile. Avrebbe trasformato il suo dolore, la sua debolezza in qualcosa di "sporco", l'avrebbe reso impuro fino a fargli odiare se stesso al limite della follia! Sarebbe stato il suo capolavoro demoniaco. Doveva portarlo a desiderarla fino alla disperazione... Ne avrebbe fatto uno schiavo. Completamente asservito. Semplicemente perché la cosa le sembrava divertente. Alla prima occasione l'avrebbe catturato e segregato. Il resto sarebbe stato facile.

Torniamo da me.

...d'improvviso mi trovo nel bagno della discoteca. Deja-vù o forse sono solo sbronzo. La rossa è li... con la tipa. Mi guarda, la spinge via, si alza... mi mette una mano dietro la nuca e porta la sua bocca vicina alla mia.... per poi negarmi un bacio!!! Rimango male ma cerco di non darlo a vedere mentre a lei sembra piacere il fatto che neanche ha dovuto chiedere: mi ha preso e basta. Infila una mano nella mia maglietta e inizia a graffiarmi... dolore e brividi si fondono facendomi perdere la testa. Non capisco cosa stia succedendo ma mi abbandono all'idea che sta guidando lei... mi prende la testa e poggia il collo sulle mie labbra... inizio a morderla vogliosamente... inebriato dal suo profumo sto per infilare le mani sotto la gonna... lei si stacca... mi prende per il collo... incrocio con lo sguardo il rosso dei suoi occhi... nell'altra mano tiene un coltello... me lo passa velocemente sulla gola tagliandola... porto le mani al collo per difendermi... sono pieno di sangue, crollo a terra... non riesco a respirare... mi sveglio!!!
Mi ritrovo sul letto, per un attimo sono troppo confuso per capire dove sono. Respiro affannosamente. Sono sudato. Sto tremando, sento la febbre. Il collo è bollente dove sono bruciato. Forse lo scontro mi ha debilitato più di quel che credevo. Non riesco a togliermela dalla testa. Forse mi ha spaventato o forse solo soggiogato. Mi alzo per andare a sciacquarmi il viso. Scendo dal letto, cado in terra. Non ce la faccio a rialzarmi... tiro giù la coperta... mi copro cercando di smettere di tremare. Spero che qualcuno passi per la stanza. Questa sensazione di panico è innaturale. Per la prima volta in vita mia ho paura di morire invece di sentirne il desiderio.

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