Labirinto/ Guerra [parte 1]

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Riccardo riprende conoscenza lentamente. Sente di trovarsi disteso sul terreno. Che sia svenuto? Non ricorda bene.
Ha il timore di aprire gli occhi. I suoni sono sordi e confusi, un mix di versi di animali amplificati e suoni della natura come il tuono o il frusciare del vento. Tutto confuso e tutti nello stesso momento.
Non percepisce temperatura, ne caldo ne freddo, ciò lo preoccupa.
Ma se vuole scoprire dov da finito deve aprire gli occhi.
Cosi fa. Quanto avrebbe voluto non farlo.
La foresta é scomparsa, non vi é neanche una piccolissima parte di vegetazione.
Il cielo é principalmente rosso sangue, con sfumature di altri colori che modificano continuamente la luminosità diventando come un ipnosi, un ipnosi malevola, non riesce a guardare senza sentire un forte dolore alla testa.
Il cielo intenso mette in risalto la campagna in cui si trova, completamente nera intervallata da spuntoni di terra, come piccole montagne.
Neanche il tempo di farsi delle domande che la sua attenzione viene attirata da una voce lontana.
Qualcuno chiama il suo nome. No sono più di una.
Quelle voci si fanno più vicine. Sono degli altri del gruppo, Ritsuko, Vlad, Axel e Leira.
-Finalmente ti abbiamo trovato.-,dice quest'ultima con un sospiro di sollievo anche se non é del tutto sollevata, nessuno lo é. e ci credo, guardate dove sono finiti.
Axel lo aiuta ad alzarsi. Fortunatamente il ragazzo si riprende velocemente.
-Un attimo...manca qualcuno o sbaglio?-
-Tyler,l'abbiamo perso.-risponde il biondo.
-Gli stregoni devono averlo allontanato da noi apposta dato che lui sa un sacco di cose su di loro.- deduce Vlad.
-Ancora non ho capito dove siamo finiti.- dice Leira con lo scopo di sapere qualcosa dai due maghi.
-Siamo caduti in trappola in un labirinto.-
-Prego traduzione- chiede il castano alzando la mano come se fosse a scuola.
-I labirinti sono tratti di realtà alterata dove gli stregoni, solitamente quelli più forti, nascono e risiedono. - spiega Ritsuko con una calma forzata -Sono delle trappole pericolose, se qualcuno ci si finisce dentro é raro che ne esca vivo.-
-Come ci siamo finiti qui?- chiede Leira.
-Quando entri in un labirinto te ne rendi conto quando ormai é troppo tardi per uscirne.- risponde di nuovo la maga.
-E l'unico modo per farlo é...battere lo stregone che l'ha creato. in questo caso gli stregoni.-,continua l'altro mago.
Cala un silenzio di riflessione, breve ma intenso.
-Ma...dove sono loro?-,domanda Riccardo guardandosi intorno ma con sguardo principalmente basso, il cielo é cosi disturbante che non riesce a guardarlo senza il rischio di risvenire.
Ricala di nuovo il silenzio.
La tensione é cosi tanta che é quasi palpapible.

*nella foresta*
Victor continua insistentemente ad attaccare Elisabetta che, lesta, schiva tutto a pelo.
Non osa immaginare il dolore che proverà se uno di quei potenti colpi la colpisca....come se non stesse soffrendo di suo.
-Victor...vuoi davvero uccidermi?- chiede sperando in un brutto incubo.
-Mi sembrava ovvio.- risponde lui fermandosi -Insomma se continui a scappare mi rendi il lavoro più difficile... se ti lasci prendere...- fa qualche passo verso di lei -ti prometto che farò una cosa rapida e indolore.-
Eli é ancora combattuta. Prova a convincersi che le parole della gatta siano false e che ci sia una possibilità di riportare Victor alla normalità.
-Non rispondi ?- chiede Victor con impazienza.
Eli continua a tacere.
-Va bene... come vuoi.-
Ci vuole un attimo per squarciare l'oscurità della notte con una luce abbagliante ma allo stesso tempo cupa e inquietante. Proviene da Victor, ne é sicura.
Proprio come pensava, dopo che la luce si é affievolita, riesce ad ammirare il possente "Maestro Spadaccino Lancelot" ma é un po diverso: non é lucente come dovrebbe essere, l'impugnatura della spada invece di dorata e nera pece e il mantello é di un viola scurissimo, quasi nero.
Senza esitare Victor comanda il suo spirito affinché colpisse Eli con la sua enorme spada.
La ragazza riesce nuovamente a evitare l'attacco.
Sa che contro uno spirito guerriero da sola non può farcela.
Deve evocare il suo.

*da un altra parte ancora*
Melanu raggiunge Alexa che si era precedentemente schiantata contro il tronco di un albero ammaccandolo.
Comunque la giovane non ha riportato ferite, segno che il duo fattore di guarigione funziona benissimo.
-Ci tenevo a restare da sola con te...- ghigna la strega.
Alexa la fissa malamente ma non dice niente.
-Mi odi, vero?- fa una pausa aspettando una risposta ma non la ottiene, quindi si risponde da sola -Credo proprio di si, dopo tutto ti ho portato via la tua cara sorellina
-
Alexa freme dentro ma si contiene, cerca di non dargliela vinta.
-Ma guarda in faccia la realtà, se la meritava una morte simile... L'ho sempre detto che é meglio farsi i cavoli propri.-
-Lei cercava solamente di proteggermi- afferma arrivando con uno scatto repentino davanti a lei pronta ad assestarle un pugno, convinta di averla colta di sorpresa.
Quanto si sbagliava.
Melany le ha fermato il pugno e glielo tiene stretto impedendole di muoversi.
Ma anche Melany ha sottovalutato Alexa: la maga con la mano libera ha evocato una spada di fuoco e fa per colpirla.
Melany riesce a dissolversi nell'aria e ricomparire qualche metro distante da lei prima di essere colpita cosi facendole creare una grossa crepa.
-Sei brava...per una novellina.-
-Mi sono allenata duramente solo.per questo...- le punta la spada contro -La pagherai per tutto Melany.-
-Scommettiamo?- fa la bionda con un cenno di sfida cosi invitandola ad attaccare.

Il.gruppo é finito in un labirinto e per di più hanno perso Tyler, la loro guida. Riusciranno a cavarsela con gli stregoni?
Elisabetta riuscirà a tenere testa a Victor? Ed esiste davvero un modo per farlo tornare normale?
Alexa riuscirà a vendicare la sua sorellina?

Tutto questo nel prossimo capitolo.

Ragazzi su 15 stelle e commentini sui pareri della storia, che cosa vi aspettate?

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