Inazuma Eleven: Vendetta e Amore •The Sequel•

Altri maghi

-C-Chi sei?- domanda Alexa trattenendo i singhiozzi.
Quando la mora sta per dirle qualcosa si ferma di scatto, come se avesse sentito qualcosa, e si guarda le spalle con la coda dell'occhio.
-Che cosa...- la mora si getta subito su di lei tappandole la bocca.
-Zitta, vieni.-
La tira in un vicolo buio tra i palazzi senza toglierle la mano dalla bocca e guarda fuori, forse cercando qualcosa o qualcuno.
Alexa non riesce a spiegarsi un certo comportamento per di più da una che non conosce.
Quando sente che la mora stringe di più la presa sulla sua bocca, da sopprimere meglio i suoni, percepisce anche lei qualcosa.
Poco dopo infatti, camminando lento, passa accanto al vicolo una creatura fatta come di fumo nero.
É molto simile al mostro che l'aveva attaccata la sera del compleanno di Riccardo.
Il mostro ci mette tanto ad andarsene perché, probabilmente, sentiva la loro presenza.
Assicuratasi che il mostro sia lontano la mora libera Alexa, che per tutto quel tempo ha trattenuto il fiato.
-Volevi uccidermi?-
-A dire il vero ti ho salvata.- risponde fredda.
-Oh... -
-Rispondimi alla domanda di prima: vuoi davvero arrenderti? darla vinta alle streghe?-
É chiaro che lei sa tutto.
-Ecco... io...- stringe forte i pugni- no, non voglio dargliela vinta ma...non so come fare...-
Non ne é sicura ma forse le é parso di vedere un sorriso aprirsi sul volto della mora.
-Vieni con me.-
-Dove?-
-In un posto più sicuro. Ti spiegherò come so certe cose e posso insegnarti ad usare al meglio i tuoi poteri.-
La mora le da le spalle e comincia a camminare. Alexa non ci pensa due volte e la segue.
-Sei una maga, vero?-
-Si. - Alexa si sente improvvisamente sollevata...finalmente un altra maga come lei.
-Tu sei Alexa Blaze?-
Lei si ammutolisce, sorpresa che lei conosce il suo nome.
-Dopo ti spiegherò anche come faccio a conoscerti, ma adesso muoviamoci.- afferma accelerando il passo all'improvviso.
Alexa per starle dietro le tocca correre un pochino.
-Posso sapere almeno come ti chiami, per favore?-
Ella si passa una mano sui capelli aspettando qualche secondo prima di dirle il suo nome.
-Ritsuko Fujioka.-

*a casa di Axel e Leira*
Axel, seduto sul divano, stringe forte a se sua moglie che sembra essersi calmata ma non più di tanto.
In cucina Eli tiene la testa sul tavolo senza emettere alcun tipo di suono o parola, forse si sta sfogando in silenzio nella sua testa.
Accanto a lei sta Riccardo che le accarezza la schiena per consolarla mentre pensa intensamente ad Alexa.
Nella stessa stanza ci sono anche Tyler e la gatta impossessata che discutevano sull'arrivo degli stregoni Marvin e Thomas.
-Sono quasi certo che i miei fratelli sono in combutta con quella strega...-
-É probabile data la loro fama nel mondo degli stregoni.-
All'improvviso in cucina entra Axel,seguito da Leira, che si avvicina a Tyler attirando anche l'attenzione dei due ragazzi.
-Tyler...voglio vendicare mia figlia.- dice serio il biondo.
Quelle parole colpiscono nel profondo Elisabetta, anche lei volenterosa di vendetta per Victor.
-Lo so Axel.-
-Solo tu puoi far di me un guerriero capace di tener testa alle streghe...-
-Può?!?!- esclama Eli alzandosi di scatto dal tavolo, facendo sobbalzare Riccardo immerso nei suoi pensieri.
-Certo, potrei ma ciò non significa che sarete protetti come i maghi.-
-Che vuoi dire con questo?- domanda Leira.
-I maghi hanno il fattore di guarigione, cioè resistono più di noi al dolore e le ferite si rimarginano però fino ad un certo limite. Ciò può dipendere dall'esperienza del mago.- dopo la spiegazione guarda Axel -Anche se faccio di te un guerriero non sei comunque protetto ... e ciò significa che potresti non farcela.-
Axel stringe forte i pugni. Lui vorrebbe vendicare la sua adorata bambina ma poi potrebbe lasciare sola Leira e Alexa.
Adesso si che non sa che fare. Non vuole creare altro dolore nei loro cuori.
-Non mi interessa, io accetto.- aspetta, non é stato lui a parlare.
É stata Elisabetta.
-Eli... ma che dici? -
-Non intendo starmene con le mani in mano mentre certe creature diffondono una tale disperazione uccidendo persone innocenti...-
-Sono d accordo con lei.- si alza anche Riccardo -Le loro prossime vittime potrebbero essere altre persone a noi care... e se possiamo impedirlo intendo provarci.-
-Ragazzi...- Tyler sta sicuramente per persuaderli ma Eli sa cosa dirgli per farlo accettare.
-Per colpa mia una persona a me cara é finita in coma, se fossi stata più attenta adesso lui sarebbe qui con me. L'unica cosa che voglio é avere la soddisfazione di averlo vendicato, voglio aiutarvi in questa battaglia e sono sicura che anche lui l'avrebbe fatto...Non voglio che il suo sacrificio sia stato vano.-
Quelle parole profonde e quegli occhi pieni di determinazione convincono Tyler.
-Va bene...-
-Evvai.- esclamano i due ragazzi dandosi il cinque.
-Anche io voglio aiutarvi.- afferma decisa Leira facendo un passo in avanti.
-Cosa? Scordatelo!- dice Axel.
-Axel, come Eli vuole vendicare Victor io voglio vendicare mia figlia, proprio quanto te...quindi non puoi lasciarmi in disparte.-
Axel sa che con Leira insistere é una cosa impossibile, é testarda e piena di grinta. Una delle tante qualità che lui adora di lei.
Le prende la mano -Va bene.-
-A quanto pare tutti volete diventare dei guerrieri... ma non sono io che deve farvici diventare...-
-Sono io...non rubatemi il lavoro!- esclama lo spirito nella gatta leggermente offeso.
-Certo certo...-
-Non farò poi così tanto...alimenterò l'energia che già possedete.-
-Che significa?-
La gatta non gli risponde. i suoi piccoli occhietti diventano tutti gialli, quasi inquietanti.
Nella stanza si alza uno strano vento mentre l'animale fluttua al centro.
Esso comincia a brillare e quella luce investe tutto e tutti i presenti.

*nel giardino di una casa*
-Siamo arrivate.- afferma Ritsuko fermandosi davanti alla porta di una cantina.
-Dobbiamo andare la sotto?-
-Si, hai forse paura?-
Dopo tutto quello che ha passato non può avere paura per così poco.
Nega con la testa e Ritsuko apre la porta.
Fa andare avanti Alexa e poi entra e chiude la porta.
Alexa resta immobile un paio di secondi prima ci scendere le scale.
Scende lentamente perché non vede dove mette i piedi mentre Ritsuko alle sue spalle non ha la minima difficoltà.
Arriva in fondo.
Nella stanza accanto c é luce e da li provengono delle voci.
-Chi c é?- domanda Alexa indicando la stanza.
-Altre persone come noi.- risponde andando in quella direzione.
-Vuoi dire maghe?-
Ritsuko posa una mano sulla porta, annuisce e poi la apre.
-Oh Ritsuko é tornata.- esclama la voce di una ragazza raggiante, dall'aria sempre felice.
Questa ha una folta chioma di capelli arancioni con due codine legate in due fiocchi color magenta e occhi azzurri.

Appena nota la presenza di Alexa fa un salto andando davanti a lei e le stringe la mano.
-Tu devi essere Alexa. Piacere, io mi chiamo Amanda Hobbes ma chiamami solo Amy.-
-Hobbes? mi ricorda qualcosa...- pensa ad alta voce Alexa.
-Forse ti riferisci ad Austin Hobbes, compagno di squadra di tuo padre... ecco lui é mio zio.-
-Amy calmati.- dice un altra ragazza seduta su una poltrona non poco distante a leggere un libro.
Si toglie gli occhiali da lettura, li posa sul tavolino e si avvicina ad Alexa.
Questa é molto alta e snella, ha i capelli lunghi poco più delle spalle di un verde pallido e occhi viola.

-Io mi chiamo Josephine Lilium, ma se vuoi puoi chiamarmi solo Josie o Jo.- le dice sorridendo.
-Molto piacere.- dice con un filo di imbarazzo Alexa.
-E io sono uno che conosci...- dice una voce dietro il suo orecchio.
Riconosce quella voce ma...Non é possibile...

Axel, Leira, Elisabetta e Riccardo vogliono combattere le streghe e Tyler e la gatta li accontentano.
Che cosa capiterà loro?
Nel frattempo una maga, Ritsuko, ha portato Alexa in uan cantina dove ci sono altri maghi.
Chi é la persona che dice di essere una conoscenza di Alexa?

Tutto questo nel prossimo capitolo.

Okok di nuovo 15 stelle e una decina di commentini e pubblico subitissimo.

Raga provate a indovinare chi possa essere quella persona. ;)